Insulti antisemiti alla comunità ebraica. L'odio social scaturito da una raccolta fondi

La comunità ebraica di Firenze e Siena è stata insultata dopo aver lanciato una raccolta fondi per restaurare la sinagoga senese. Il presidente: "Un gran dolore"

di REDAZIONE
17 settembre 2023
SINAGOGA

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L'ignoranza e l'odio non hanno epoche storiche. Purtroppo. Insulti e commenti antisemiti sono piovuti sulla Comunità ebraica, dopo il lancio di una raccolta fondi per restaurare la sinagoga di Siena e metterla in sicurezza. I commenti antisemiti includevano l'uso di termini dispregiativi come "giudei" per descrivere gli ebrei e suggerivano che gli sforzi di una raccolta fondi mirassero ad appropriarsi di fondi "immeritati" dipingendo gli ebrei come avidi e ricchi, promulgando stereotipi legati al denaro. La Comunità ebraica di Firenze e Siena ha segnalato i commenti antisemiti all’Osservatorio sull’antisemitismo della Fondazione Cdec che monitora gli episodi di antisemitismo in tutta Italia e all’Ucei, l’unione delle comunità ebraiche italiane.

La Comunità ebraica: "Doloroso veder riemergere certe parole"

“È abbastanza doloroso – commenta Enrico Fink, presidente della Comunità Ebraica di Firenze e Siena - vedere riemergere messaggi del genere in seguito ad una richiesta di aiuto per difendere un monumento e un pezzo di storia, della città, che è di tutti. Abbiamo letto commenti infarciti di luoghi comuni ed errori anche piuttosto grossolani, per fortuna non sono tutti così e ci sono stati anche messaggi di sostegno oltre alle donazioni che stanno continuando, ad arrivare. C’è solo da augurarci che prima o poi spariscano questi pregiudizi e vengano spazzate via offese e frasi antisemite che non appartengono a città come Siena e Firenze che hanno sempre mostrato vicinanza e sostegno nei nostri confronti”.
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Enrico Fink (foto New Press Photo)

L'annuncio della raccolta fondi per la sinagoga

Domenica 10 settembre la Comunità ebraica di Firenze e Siena, in occasione della XXIV Giornata Europea della Cultura Ebraica, alla presenza del sindaco di Nicoletta Fabio, del Presidente della FMPS Carlo Rossi e dei rappresentanti della Soprintendenza della città del Palio, aveva annunciato la campagna di restauro e fundraising a favore della Sinagoga di Siena la cui aula di preghiera è stata chiusa per motivi di sicurezza in seguito agli eventi sismici dello scorso 8 febbraio.
Servono oltre 300mila euro per restaurare la Sinagoga. È questa la cifra stimata dall’Associazione Opera del Tempio ebraico di Firenze, fondata nel 1996 da Enzo Tayar, oggi guidata dal suo presidente, l’architetto Renzo Funaro, che si occupa fin dalla sua costituzione della conservazione dei beni ebraici in Toscana.
La Sinagoga, alle spalle di piazza del Campo, presenta dissesti alla copertura e alla volta interna con lesioni sia verticali alla muratura che orizzontali alla volta. Anche la volta con il tetto rifatto negli anni ’70 presenta delle lesioni passanti.
Al momento le funzioni religiose sono state temporaneamente trasferite nel matroneo, mentre resta la possibilità di effettuare visite guidate e visitare il Museo Ebraico.

La solidarietà della città

A dimostrazione di quanto sostenuto con forza dal presidente Fink, ovvero che le offese appartengono, per fortuna, solo ad un gruppo ristretto di persone, alcuni privati cittadini della città del Palio, hanno voluto far sentire la propria vicinanza e solidarietà alla comunità, partecipando alla raccolta fondi per lo storico monumento che è parte integrante del tessuto cittadino.
E proprio per rafforzare il filo diretto con la città e valorizzare la Sinagoga, in quanto bene monumentale patrimonio di tutti i senesi, la comunità  rifiuta qualsiasi vittimizzazione e punta sulla condivisione.
La strategia scelta è infatti quella di continuare a promuovere una serie di eventi aperti alla cittadinanza, in modo da favorire la conoscenza della cultura ebraica.
"I commenti antisemiti sulla campagna di crowdfunding portata avanti per restaurare la stupenda sinagoga comparsi sui social ci ricordano che, purtroppo, ancora oggi, dobbiamo contrastare ogni forma di antisemitismo. Esprimiamo la nostra più totale solidarietà e vicinanza". È quanto afferma Emanuele Cocollini, presidente dell'associazione Italia-Israele di Firenze.