La legge sulla sterilizzazione forzata in Giappone era “incostituzionale”

Lo ha stabilito la Corte Suprema del Paese, chiedendo al governo di risarcire i querelanti. La legge sull’eugenetica, in vigore dal 1948 al 1996, fu applicata su circa 25mila persone

3 luglio 2024
Il primo ministro giapponese Kishida (Ansa)

Il primo ministro giapponese Kishida (Ansa)

La legge sulle sterilizzazioni forzate in Giappone era “incostituzionale”. Lo ha decretato la Corte Suprema del Paese, che svolge anche la funzione di corte costituzionale ed è perciò chiamata a deliberare in questo tipo di questioni, stabilendo a posteriori l’incompatibilità con la costituzione della norma che restò in vigore dal 1948 al 1996 e che segnò, in nome dell'eugenetica, almeno 25.000 persone. Lo scrivono i media giapponesi.

Del totale, 16.500 persone furono obbligate a essere sterilizzate – per lo più si trattava di persone con disabilità intellettive ereditarie – per “prevenire la generazione di discendenti di bassa qualità”, mentre almeno altre 8.500 si fecero sterilizzare “volontariamente”. Anche se queste ultime, secondo gli avvocati, furono di fatto indotte o "de facto forzate" a sottoporsi alla procedura per via di forti pressioni.

La legge sulla sterilizzazione in vigore dal 1948 al '96 (AP)
La legge sulla sterilizzazione in vigore dal 1948 al '96 (AP)

La Corte Suprema del Giappone ha quindi ordinato al governo di pagare i danni ai querelanti, avendo prima stabilito che il termine di prescrizione di 20 anni per un atto illegale non si applica ai casi riguardanti la legge sull'eugenetica. I cittadini che hanno intentato causa in cinque tribunali distrettuali (Sapporo, Sendai, Tokyo, Osaka e Kobe), fanno parte di un totale di 39 persone che dal 2018, a distanza di oltre 20 anni dall'intervento chirurgico, hanno chiesto un risarcimento in cause simili ad 11 tribunali distrettuali e una corte distaccata.

Tutte e cinque le alte corti hanno dichiarato l'incostituzionalità della legge, che consentiva la sterilizzazione di persone con disabilità intellettive, malattie mentali o disturbi ereditari anche senza il loro consenso. Nell'aprile 2019 è stata promulgata una legge che prevede il pagamento di un risarcimento statale di 3,2 milioni di yen (20.000 dollari / 18.500 euro) per ogni persona sottoposta a sterilizzazione forzata, con circa 1.100 individui valutati per ricevere il denaro. Un provvedimento molto criticato perché considerato iniquo e perché non tiene conto dei singoli casi.