Madrid, uno dei tre Re Magi truccato di nero. Scoppia il caso blackface

L'accusa è di razzismo dopo aver scelto un attore bianco con il viso dipinto per interpretare Baldassare. Ma l'amministrazione madrilena è in buona compagnia per la pratica "faccia nera"

di EDOARDO MARTINI -
6 gennaio 2024
L'attore bianco col volto tinto di nero posticcio per interpretare il Re Magio Baldassarre (Instagram)

L'attore bianco col volto tinto di nero posticcio per interpretare il Re Magio Baldassarre (Instagram)

È scoppiata la bufera sul consiglio comunale di Madrid che, in occasioni delle recente feste di Natale, ha scelto una persona di carnagione chiara col volto tinto di nero posticcio per rappresentare Baldassare, uno dei tre Magi. L'accusa è quella di razzismo visto che, oltre a trattarsi di un nuovo episodio di blackface, l'uomo era stato incaricato di mandare un messaggio ai bambini per l'Epifania con un improbabile accento arabo.

La vicenda

Oltre alle immediate reazioni sui social, dove molti genitori hanno definito il messaggio come "volgare e razzista", anche il mondo della politica è insorto. La deputata del partito progressista Mas Madrid al Congresso, Tesh Sidi, ha accusato l'amministrazione cittadina a guida del Partito Popolare di "razzismo strutturale". Poi ha aggiunto: "Potendo scegliere una persona nera per Baldassarre fra i 120.000 residenti afrodiscendenti a Madrid, decidono come sempre di far truccare di nero una persona bianca". "Non è un'azione innocente, è un'azione razzista calcolata", commenta invece il politologo afro-spagnolo Fernando Garcia Lopez. Purtroppo non è la prima volta che l'amministrazione madrilena è protagonista di questo tipo di scivoloni. Anzi ormai possiamo affermare che è un'antica consuetudine quella di scegliere un bianco per rappresentare il re d'Oriente Baldassarre, raffigurato nella storia dell'arte come di carnagione scura.
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La vicesindaco e portavoce del governo, Immaculada Sanz (Instagram)

Dall'amministrazione comunale la vicesindaca e portavoce del governo Immaculada Sanz ha annunciato l'apertura di un'indagine per capire cosa fosse accaduto. Poi si è parlato di un servizio appaltato a un'impresa che ha curato l'iniziativa, in cui erano "previsti sei attori per interpretare i Re Magi, cinque neri e uno no". A causa del Covid che ha messo fuori gioco due Baldassarre, l'originale è stato sostituito da quello bianco truccato. Per questo Sanz ha dovuto rettificare le precedenti dichiarazioni, segnalando l'impresa che ha prodotto i videomessaggi come responsabile del "terribile errore". "Questi video che abbiamo visto non dovevano uscire così", ha dichiarato la vicesindaca ai media. Anche il gruppo locale del Psoe presenterà lunedì una mozione d'urgenza nel prossimo consiglio municipale del distretto, per chiedere la causa degli "insulti razzisti pagati con il denaro pubblico".

Cos'è il Blackface

Il blackface (termine inglese che letteralmente si traduce con "volto nero"), in senso stretto è uno stile di make up teatrale, diffuso nel XIX secolo, che consiste nel truccarsi in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate e stereotipate di una persona nera. Il suo utilizzo è stato gradualmente abbandonato negli Stati Uniti, grazie al movimento per i diritti civili degli afroamericani di Martin Luther King, che negli anni Sessanta ne denunciò i preconcetti razzisti e denigratori.
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Un esempio di blackface teatrale

La stilizzazione era così evidente da permetterne l'uso, per assurdo, agli stessi neri, che così facevano una caricatura di se stessi o, meglio, ironizzavano in modo singolare e straniante sulle parodie dei bianchi da cui venivano imitati, ottenendo spesso il risultato di parodiare la parodia. Gli stereotipi personificati nei ruoli standard di chi utilizzava il blackface giocarono un ruolo significativo nel radicarsi e nel far proliferare immagini e atteggiamenti razzisti. In alcuni ambienti, le caricature su quel modello persistono fino al giorno d'oggi e sono causa di controversie ancora in corso. Verso la metà del XX secolo, il cambio di atteggiamento verso le discriminazioni razziali fece declinare, fino alla scomparsa, l'uso del trucco nero al viso, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, anche se casi sporadici si ripresentano anche ai nostri giorni, destando però abbastanza scandalo e indignazione (per fortuna, ci sarebbe da aggiungere) più che risate.

I casi precedenti

Nel corso della storia sono stati molti gli esempi di Blackface. Tutti però ricordiamo quello del luglio 2022, quando, la soprano Angel Blue, il personaggio principale de La Traviata di Giuseppe Verdi, che avrebbe dovuto interpretare all'Arena di Verona, annunciò il suo forfait.
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Il premier canadese Justin Trudeau, all'epoca 21enne, con il volto dipinto di nero (Instagram)

Il motivo? Protestare contro il Blackface comparso nel cartellone dell'Aida, nel quale le due attrici che avrebbero dovuto dar voce alla principessa etiope, entrambe appunto bianche (Anna Netrebko e Liudmyla Monastyrska), si erano sottoposte allo specifico trucco scuro per una migliore resa del personaggio. Il caso della "faccia nera" ha colpito anche la politica. Ne sa qualcosa il premier canadese, Justin Trudeau, costretto nel 2019 a scusarsi pubblicamente per una foto e un video degli anni '90, che lo ritraevano a una festa mascherata, quando era uno studente di 21 anni, con la "blackface" in T-shirt e pantaloncini corti, mentre alza le braccia e tira fuori la lingua.