Maine primo Stato americano a depenalizzare la prostituzione

Secondo i legislatori una misura necessaria per stroncare alla base la domanda di sesso a pagamento e aiutare le vittime di tratta

di MARIANNA GRAZI -
2 luglio 2023
Prostituzione Maine

Prostituzione Maine

Il Maine primo Stato americano a decriminalizzare la prostituzione. L'esecutivo locale ha avviato un esperimento controverso depenalizzando parzialmente la pratica, nel tentativo di eliminare lo sfruttamento delle lavoratrici del sesso e adottando un modello che, secondo i sostenitori, non ha precedenti nel Paese. La governatrice democratica Janet Mills ha firmato lunedì una legge che eliminerà le pene per chi vende sesso, lasciando in vigore però le norme che ne vietano l'acquisto. Ex magistrata e procuratore generale, Mills aveva posto il veto a una misura simile nel 2021, ma ha approvato il disegno di legge quest'anno dopo un colloquio con la famosa scrittrice e femminista Gloria Steinem.
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La governatrice dem del Maine Hanet Mills

Favorevoli e contrari

Questo approccio, adottato in diverse versioni in Canada e in alcuni Paesi europei, è sostenuto da molte femministe che lo considerano il modo migliore per stroncare la domanda di sesso a pagamento, proteggendo al contempo coloro che lo vendono, per necessità economiche o perché vittime della tratta. Tra gli oppositori ci sono i conservatori che sostengono che potrebbe ostacolare gli sforzi per aiutare proprio queste persone che vengono 'vendute' come schiave; contrari alla depenalizzazione parziale anche coloro che sostengono la piena liberalizzazione del lavoro sessuale consensuale.

Cosa accade nel resto del Paese

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Misura analoghe sono state adottate in materia di industria del sesso anche in Canada (in foto le proteste a favore della legalizzazione del sex work) e in alcuni Paesi europei

A livello nazionale, le città e gli Stati stanno rivalutando il modo in cui la legge dovrebbe trattare il commercio sessuale. L'anno scorso, la California ha seguito lo Stato di New York nell'abrogazione del divieto di vagabondaggio con l'intento di vendere prestazioni. Nel 2021, l'allora procuratore distrettuale di Manhattan Cyrus R. Vance Jr. annunciò che il suo ufficio non avrebbe più punito casi di prostituzione e massaggi senza licenza, ma avrebbe continuato a perseguire acquirenti e trafficanti, unendosi nella decisione a Baltimora e Philadelphia. Ma nel resto del Paese l'offerta di sesso in cambio di denaro rimane illegale per venditori e compratori, ad eccezione del Nevada, dove alcune contee rurali consentono l'esercizio di bordelli autorizzati, secondo l'organizzazione Decriminalize Sex Work, che cerca di cambiare le leggi a livello nazionale.

Meno sesso a pagamento

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La governatrice Mills era contraria alla misura, tanto da aver bocciato una prima proposta nel 2021. Ha cambiato idea dopo un colloquio con la nota scrittrice Gloria Steinem

"Lo scopo di tutto questo è diminuire la domanda di prestazioni a pagamento", ha dichiarato la rappresentante dello Stato del Maine, Lois Reckitt, che ha sponsorizzato la proposta di legge, aggiungendo di voler fare qualcosa per aiutare le donne che si trovano nel limbo del mercato a uscirne. La funzionaria spiega poi che tradizionalmente la polizia ha sfruttato le donne arrestate per prostituzione per arrivare alle persone che le trafficano. "Ora dovranno arrestare i clienti e fare affidamento su di loro per scoprire da dove proviene il traffico", ha aggiunto Reckitt, che già nel 2021 ha sponsorizzato la misura del 2021 e si è detta "sorpresa" del recente cambiamento di opinione della governatrice Mills. Una portavoce della scrittrice Gloria Steinem ha confermato che lei e la politica hanno effettivamente parlato della questione durante il loro incontro, ma non ha voluto specificare altro.

Il racconto della vittima di tratta

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Chi si prostituisce è spesso vittima di tratta o costretta a vendere il proprio corpo per esigenze economiche

Tricia Grant, 44 anni, racconta al Boston Globe di essere diventata vittima di tratta sessuale nell'industria del Maine a 15 anni, e che ora lavora con un'organizzazione no-profit anti-tratta chiamata Just Love Worldwide. La donna ha elogiato la nuova misura come un modo per "impedire alle forze dell'ordine di continuare ad arrestare e incriminare le persone che ne sono vittime". Molti di coloro che vendono prestazioni lo fanno forzatamente o costrette delle circostanze della vita, e poi faticano a ottenere un alloggio o un prestito a causa della loro fedina penale, ha precisato la 44enne. "È un punto di partenza per i grandi cambiamenti che continueranno a verificarsi, non solo nel Maine, ma anche nel nostro Paese". Entrambe le camere del Maine sono controllate dai democratici e un'altra proposta di legge per mettere al sicuro la fedina penale delle donne condannate per prostituzione sta avanzando nella legislatura.