Milano Pride, quattro giornalisti molestati alla conferenza di Elly Schlein

Durante uno spazio dedicato alla stampa, un uomo non ancora individuato ha palpeggiato alcuni giornalisti che stavano raccogliendo le dichiarazioni della segretaria del PD

di MARCO PILI -
1 luglio 2024
Schlein dal Pride: "Serve una legge contro le discriminazioni"

Schlein dal Pride: "Serve una legge contro le discriminazioni"

Non sono bastate le ferme condanne contro la violenza di ogni tipo, pronunciate a gran voce nel corso del Pride di Milano, a fermare un uomo non ancora identificato che, al termine dell’evento, ha molestato quattro giornalisti accorsi alla conferenza della segretaria del Pd Elly Schlein. L’incontro con la stampa, organizzato nei pressi del carro del partito in via Vittor Pisani, ha visto il ragazzo avvicinarsi al gruppo e palpeggiare anche operatori tv, lasciandosi poi andare a gesti espliciti che hanno messo a disagio le persone coinvolte.

I quattro, toccati più volte nelle parti intime, hanno deciso di sporgere denuncia contro ignoti. Fin da subito, le autorità hanno collaborato con i presenti per provare a individuare l’autore delle molestie. Ferma la condanna del Pd, che ha escluso l’appartenenza dello sconosciuto allo staff del partito impegnato nello svolgimento dell’evento. Inoltre, gli uffici dem si sono subito messi in contatto con le forze di polizia impegnate nelle indagini, fornendo tutti i video girati da sopra il carro al fine di facilitare l’individuazione del colpevole.

Le condanne: dalla politica alle associazioni di categoria

Alessandro Zan e Elly Schlein (Ansa)
Alessandro Zan e Elly Schlein (Ansa)

"In merito alle testimonianze di quattro giornalisti che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali da parte di un uomo estraneo al Partito Democratico durante il punto stampa della segretaria Elly Schlein ieri a Milano il Pd, a ogni livello, condanna fermamente l'accaduto ed esprime la più sincera solidarietà ai cronisti”, ha dichiarato la segretaria regionale del Pd Lombardia Silvia Roggiani.

Anche il segretario cittadino del Pd Milano, Alessandro Capelli, ha condannato nettamente l’evento, ribadendo il proprio supporto alle indagini: “Appresa la notizia, abbiamo contattato i giornalisti coinvolti per esprimere la nostra vicinanza e per fare luce su questa inaccettabile e vergognosa vicenda. L'uomo in questione non ha nulla a che fare con il Partito Democratico. Lavoriamo affinché questa denuncia non finisca nel nulla. Siamo tutti affranti, ancora una volta, per l'ennesimo episodio di violenza. Ci battiamo al fianco di chi denuncia e contro tutte le forme di violenza di genere e molestie sessuali''.

L’associazione Giornaliste Italiane, inoltre, ha espresso il proprio sostegno ai giornalisti e agli operatori aggrediti: “Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai colleghi e alle colleghe che ieri, durante il Milano Pride, mentre erano impegnati nel seguire l'evento, hanno subito molestie da parte di un ragazzo che li ha palpeggiati e si è lasciato andare a gesti espliciti”.

FdI: “Atteggiamenti vergognosi”

Pride Milano, 29 giugno 2024 (ANSA/DAVIDE CANELLA)
Pride Milano, 29 giugno 2024 (ANSA/DAVIDE CANELLA)

Al contrario, una condanna di stampo nettamente diverso si è levata dalle fila di Fratelli d’Italia. Riccardo de Corato, membro della Commissione d'inchiesta alla Camera sulla Sicurezza e sul degrado delle Periferie in Italia ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, non ha unicamente mostrato la propria vicinanza alle vittime di molestia, ma ha scelto di sfruttare l’occasione per attaccare i messaggi politici del Pride: “Rivolgo la mia solidarietà ai quattro giornalisti che ieri, mentre svolgevano la loro attività lavorativa a Milano, hanno subito molestie da parte di un uomo che ha partecipato al Pride milanese”.

E ancora: “Oltre a questo episodio, il pomeriggio del sabato milanese, ha visto anche diversi insulti e urla contro il Premier Meloni, l'intero Centrodestra, nei confronti di Israele ed a favore della Palestina, oltre a cartelloni contro Papa Francesco. Di questi gravi fatti, da parte degli Lgbt non è arrivata come al solito nessuna condanna. Abbiamo assistito al consueto scenario che avviene ogni anno durante questa manifestazione. Atteggiamenti davvero indecorosi e vergognosi!”.