Quando i soci del Coordinamento Associazioni Toscane per l'Autismo hanno saputo che la “mototerapia” sarebbe stata inserita tra le terapie a carico delle pubbliche amministrazioni – servizio sanitario compreso – senza aggravio dei costi, sono letteralmente cadute le braccia: “Esprimiamo stupore, amarezza e rabbia per l'ennesimo attacco alla dignità delle persone con disabilità – si legge nel comunicato che hanno pubblicato sui propri canali social -,attraverso l'ennesima legge beffa.
Le Linee guida nazionali per il trattamento dell'autismo non annoverano la mototerapia tra le terapie consigliate, dunque al massimo, sempre secondo il Coordinamento toscano, può essere considerata un'attività ludica “per alcune persone nello spettro autistico, ma non può assolutamente essere considerata una terapia basata sull'evidenza (evidence-based), ossia quelle la cui efficacia è stata provata da studi internazionali.”
La polemica
Il problema, secondo le associazioni che si occupano dei bisogni legati alle persone con autismo sul territorio toscano, è che il servizio sanitario oggi non eroga le terapie evidence-based né in base al bisogno del singolo, né in base ai numeri dell'autismo, peraltro in costante crescita. “Ai nostri ragazzi non vengono garantite né le terapie adeguate né un progetto di vita che abbia come obiettivo il miglioramento della qualità di vita in termini di autonomia, inclusione sociale e lavorativa, autodeterminazione, benessere fisico e psicologico, realizzazione delle proprie aspettative – si legge nel comunicato -. In questa situazione è inconcepibile che le pochissime risorse possano essere dirottate verso la mototerapia.”
In chiusura la polemica si infiamma ancor di più, anche perché il Coordinamento vede lesa la dignità della persona con autismo senza giustificazione alcuna “Basta con le false speranze, ogni qual volta viene lanciato un trattamento la cui efficacia non è dimostrata si prendono in giro le famiglie. Basterebbe applicare le leggi vigenti, seguire le Linee guida nazionali e garantire i diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Il Coordinamento Associazioni Toscane per l'Autismo denuncia ancora una volta la mancanza delle risorse umane e finanziarie necessarie a garantire trattamenti efficaci per l'autismo e ribadisce con fermezza che le poche risorse pubbliche debbano essere utilizzate per le terapie basate sull'evidenza e per la predisposizione e realizzazione del progetto di vita.”