Noemi e l’intelligenza artificiale: “Il rischio è che renda tutto troppo semplice”

Le parole dell’artista sul palco del Festival di Luce! Il riferimento è anche alla musica, che rischia di essere pesantemente influenzata dall’IA

di COSTANZA CHIRDO -
20 ottobre 2024
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Noemi sul palco del Festival di Luce! (New Press Photo)

Firenze, 20 ottobre 2024 – “Nella mia idea l’intelligenza artificiale non può uscire da quello che già conosce per astrarre qualcosa di nuovo – racconta Noemi – infatti ogni volta che scrive una canzone, una poesia, c’è sempre qualcosa che abbiamo già sentito. Invece l’essere umano riesce ad astrarre non solo una canzone, ma il sentimento che c’è dietro”. In occasione del festival di Luce!, la cantautrice italiana ha parlato di intelligenza artificiale e del suo rapporto con la musica e con la scrittura.

“La dimensione umana nella musica è fondamentale - racconta, parlando di cosa significa salire su un palco, del suo rapporto con il pubblico, di andare in tournée – Anche nei momenti più difficili la carica mi arriva dal pubblico, dall’incontro con le persone”.

L’industria musicale, come molte altre, va molto veloce di questi tempi, ma Noemi spiega come lei cerca comunque di prendersi il suo tempo, specialmente per quanto riguarda la scrittura dei testi delle canzoni: “Per il mio modo di fare musica, mi piace essere come il letto di un fiume – dice – Tutto ti attraversa, però c’è qualcosa che ti rimane. Oggi questo processo è molto veloce per chi fa musica. Però credo che il vero senso della musica sia proprio prendersi il proprio tempo, e soprattutto sentire la propria vibrazione”. 

La cantautrice parla poi dell’utilizzo dell’IA in ambito musicale, del fatto che è stato "strano" per lei ricevere canzoni creato dall’IA che imitavano le sue e addirittura la sua stessa voce: “Penso che l’IA sarà un grande aiuto, ma purtroppo anche una mezza condanna – dice –  Assorbirà quella che è la creatività umana e darà molto spago alla noia, alla pigrizia, rendendo tutto troppo semplice, livellando il desiderio di migliorarsi dell’essere umano”.

In questo mondo “super tecnologico”, Noemi parla dell’importanza di riconoscerci, di dare peso a ciò che ci accomuna come esseri umani: “Questo secondo me è il problema di oggi. Ognuno dice ‘io sono questo e tu sei quest’altro’, quando in realtà siamo tutti sotto lo stesso cielo”.