Normale per chi? Diverso da cosa? Esegesi del testo firmato generale Vannacci

Reazioni e commenti sulle frasi discriminanti contenute nel libro 'Il mondo al contrario' scritto dall'ex capo dei paracadutisti della Folgore, oggi comandante dell’Igm di Firenze. E un invito

di LETIZIA CINI -
18 agosto 2023
Il generale Roberto Vannacci, ex capo dei paracadutisti della Folgore e attualmente alla guida dell’Istituto Geografico Militare

Il generale Roberto Vannacci, ex capo dei paracadutisti della Folgore e attualmente alla guida dell’Istituto Geografico Militare

Al centro di tutto c'è il concetto di normalità. Ci sono voluti decenni per scardinare l'assunto che "esclusivamente ciò che è condiviso dalla maggioranza delle persone vada bene". E che "solo se la maggioranza concorda su un’idea, allora questa merita di essere considerata normale". Il nostro canale ha il merito di aver acceso una Luce!  con l'obiettivo di evidenziare quanto simili preconcetti siano superati e assurdi. Stupisce quindi che nell'epoca del politicamente corretto e del fisiologico superamento di tante barriere, qualcuno possa considerare quello in cui viviamo un "mondo al contrario" solo perché ha iniziato a prendere coscienza che nel normale e nel diverso si nasconde un'infinita bellezza. Che nelle sfumature è racchiusa la meraviglia di un universo arcobaleno e nella tolleranza mette radici la speranza di rendere questo Pianeta un luogo migliore, nel quale far crescere generazioni capaci di non giudicare.

Normale per chi e diverso da cosa?

Normale per chi e diverso da cosa, quindi? Se lo stanno chiedendo in tanti, dopo le frasi omofobe e fortemente discriminanti pubblicate nel  volume che stiamo prendendo in esame - “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, per rendere l'idea - , affermazioni capaci di scuotere e far riflettere l'intero Paese, a prescindere dalla compagine politica. Per Guido Crosetto si tratta di parole ‘farneticanti’: “Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione - ha scritto su Twitter il ministro della Difesa -. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto". "Sono state estratte frasi dal contesto - replica l'ufficiale e autore del pamphlet - e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni". "Non mi esprimo nei confronti del ministro - sottolinea il militare - . Mi esprimerò davanti a lui quando mi convocherà o nei confronti di chi mi convocherà. Conosco il rispetto, risponderò nelle sedi opportune". A Pisa dove ha sede il Centro Addestramento di Paracadutismo della Folgore, le esternazioni contenute nel libro dell'ufficiale continuano a far discutere. Una vera e propria pioggia di polemiche e di critiche nate dalle frasi contenute nel libro Il mondo al contrario autoprodotto dal generale nonché ex capo dei paracadutisti della Folgore e attuale comandante dellIstituto Geografico Militare di Firenze.
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L'ufficiale è autore del libro autoprodotto "Il mondo al contrario"

Il generale, che nel saggio si scaglia contro "la dittatura delle minoranze, attaccando omosessuali – definiti “non normali“ – se la prende anche con ambientalisti, femministe, immigrati clandestini e famiglie arcobaleno. "Inaccettabile e fuori luogo il comportamento del generale dell’esercito Vannacci – commenta il capogruppo in consiglio comunale a Pisa di Sinistra Italiana, Luigi Sofia -. Come Sinistra italiana, tramite la voce del nostro segretario nazionale Nicola Fratoianni, depositeremo una interrogazione parlamentare".
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L'ex capo dei paracadutisti della Folgore durante la missione del contingente italiano in Iraq

"Le persone Lgbt sono normali, Paola Egonu rappresenta orgogliosamente l’Italia nel mondo e crediamo che non esista alcuna dittatura delle minoranze" risponde alle sparate dell'ufficiale il consigliere Sofia. "L’unico fatto discordante con la normalità è che un alto ufficiale dell’Esercito Italiano si metta pubblicamente a esprimere insulti omofobi e razzisti, pregiudizi che disonorano l’istituzione che rappresenta e la Costituzione su cui ha giurato. Per questo siamo indignati e auspichiamo presto un intervento da parte del ministro Crosetto“.
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L'ufficiale con la Brigata paracadutisti Folgore (Instagram)

Dello stesso avviso anche il coordinatore di Pinkriot Arcigay Pisa, Junio Aglioti Colombini: “Le esternazioni di Vannacci purtroppo non ci stupiscono perché in linea con una violenza istituzionale che giorno dopo giorno si fa sempre più pressante nei confronti della nostra comunità. La gravità e l’assurdità di quanto detto all’interno del libro sono evidenti, ma quello che rischia di passare sottotraccia è come una figura così riconosciuta all’interno dell’esercito sia potuta arrivare agli apici professando ideologie anticostituzionali, razziste e omobitransfobiche. La politica e le istituzioni che hanno permesso questo dovranno risponderne - continua Colombini -, non con la semplice rimozione di Vannacci dai suoi incarichi ma con una seria presa di responsabilità rispetto alla cultura dell’odio di cui esponenti delle istituzioni si fanno portavoce“.
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Nel mirino del militare 54enne sono finiti anche gli ambientalisti, gli immigrati clandestini e le famiglie arcobaleno (Instagram)

“Il contenuto del libro pubblicato dal generale Vannacci è inquietante, soprattutto se pensiamo che si tratta del pensiero di un uomo che è ai massimi vertici delle forze armate del nostro Paese”, dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. Che prosegue: “Parliamo delle forze armate di un Paese democratico, che dovrebbero ispirarsi in via prioritaria ai valori costituzionali, e restare lontano anni luce da considerazioni gravide di odio, discriminazione, omofobia, sessismo, razzismo. Siamo convinti che lo Stato Maggiore dell’Esercito e il ministro della Difesa Guido Crosetto debbano intervenire con risolutezza, per dipanare il prima possibile ogni dubbio sulla distanza che corre fra queste esternazioni e il mandato istituzionale e costituzionale delle forze armate". "Il generale Vannacci non può restare al suo posto, non in un Paese democratico. Dal canto nostro insistiamo sulla necessita’ che chi opera negli apparati istituzionali riceva opportuna formazione su questi temi. E’ una necessità che emerge evidente da quanto emerso oggi e rispetto alla quale Arcigay mette a disposizione le proprie competenze”, conclude Piazzoni.
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L'attuale comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze

La destra non ci sta

“Da uomo di destra considero tutto questo una vera vergogna", si legge su buonadestra.it. "Il generale Roberto Vannacci, dovrebbe dimettersi immediatamente. Le sue gravissime e inaccettabili dichiarazioni – ‘Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!’. E poi, attacchi al femminismo, all’ambientalismo, ai migranti e a chiunque vorrebbe farci credere che le razze non esistono – violano l’articolo 54 della nostra Costituzione. Pertanto, la sua permanenza alla guida dell’istituto non è compatibile con il ruolo che ricopre e con le leggi dello Stato Italiano. Le folli tesi esposte dall'autore di un libro da lui stesso prodotto e messo in commercio rappresentano un segno della degenerazione culturale di una certa destra e dimostrano la sua infedeltà ai valori fondanti della nostra Repubblica. Altro che patriottismo, questo è tradimento”, sottolinea il leader della Buona Destra Filippo Rossi.

La difesa dell'ufficiale: "Frasi travisate"

“Io mi posso tranquillamente definire una persona non normale. In tutto quello che ho fatto, nella mia vita e nella mia carriera militare, sono uscito dalla normalità". Il generale Roberto Vannacci  ha spiegato così su Quotidianonet questo concetto, sottolineando la sua volontà a non voler passare per razzista o omofobo. "Gli omosessuali non sono normali tanto quanto non lo sono io. Sono una persona che ha fatto scelte diverse, cose e di cui vado fiero. E sarei altrettanto fiero se fossi omossessuale". E alla domanda, "si rende conto del motivo per il quale le sue parole hanno fatto scalpore?", l'ufficiale replica: "Si tratta di frasi estrapolate dal contesto. La normalità che ho espresso è una questione statistica non di merito. Mai avuto intento di offendere o discriminare. Le semplici parole prese e sbattute su un titolo possono sembrare terribili, ma sono state travisate".

Le frasi incriminate

“Lobby gay internazionale”, “Cari omosessuali, normali non siete”, “I tratti somatici di Paola Egonu non rappresentano l’italianità”, “Nelle mie vene una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi". Queste alcune delle frasi contenute nel libro  -  373 pagine, data di pubblicazione 10 agosto 2023  - che comunque è balzato al primo posto nella classifica dei bestseller di Amazon. Nel saggio - come riporta lanazione.it - vengono trattati diversi temi, dalle forme di protesta contro il cambiamento climatico alle occupazioni di alloggi disabitati da parte di persone senza fissa dimora, dai desideri di genitorialità degli omosessuali fino al cosiddetto “politicamente corretto”.

Invito alla riflessione

Se solo tutto ciò che è condiviso dalla maggioranza delle persone merita di essere considerato normale, a giudicare dalle reazioni scatenate dal libro preso in esame e dai concetti in esso contenuti, il testo non soddisfa quindi i criteri di normalità. L'invito all'autore? Un'attenta riflessione e una revisione del contenuto. Non classificato.