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Oklahoma, aborto verso il divieto totale: "I cittadini potranno denunciare le donne che interrompono la gravidanza"

di REMY MORANDI -
25 marzo 2022
L'Oklahoma va verso il divieto totale di aborto

L'Oklahoma va verso il divieto totale di aborto

Un nuovo calcio ai diritti delle donne negli Stati Uniti. Dopo la legge del Texas, ora anche l'Oklahoma va verso il divieto totale di aborto in qualsiasi fase della gravidanza. Martedì 22 marzo la Camera dei rappresentanti dell'Oklahoma, controllata dai repubblicani, ha infatti approvato un disegno di legge che vieterebbe la maggior parte degli aborti in qualsiasi momento della gravidanza - fatta eccezione solo per alcuni casi di incesto, stupro o se la vita della donna incinta è in pericolo - e consentirebbe ai privati cittadini di denunciare chi pratica l'aborto illegalmente (ovvero in qualsiasi altro caso che non sia legato a incesti, stupri e pericoli di vita delle donne incinte). Si tratta di un disegno di legge, che se fosse approvato anche dal Senato dello Stato, introdurrebbe una misura ancora più rigida di quelle prese in Texas e in Arizona, dove l'interruzione di gravidanza è vietata dopo la quindicesima settimana.

L'Oklahoma va verso il divieto totale di aborto in qualsiasi fase della gravidanza (Foto AP / Erica Gay)

Oklahoma verso il divieto totale di aborto, che cosa prevede il disegno di legge

La Camera dell'Oklahoma ha approvato martedì scorso (78 voti favorevoli, 19 contrari) il disegno di legge che introdurrebbe, qualora fosse approvato anche dal Senato, il divieto quasi totale di aborto. La proposta dell'Oklahoma, nota come House Bill 4327, vieta ai medici di eseguire o indurre un aborto in qualsiasi momento della gravidanza, fatta eccezione solo per alcuni casi: "per salvare la vita di una donna incinta in un'emergenza medica" o se la gravidanza è stata "il risultato di stupro, aggressione sessuale o incesto che è stato segnalato alle forze dell'ordine", si legge nel testo del provvedimento. Come il disegno di legge 8 presentato dal Senato del Texas, anche la proposta dell'Oklahoma consentirebbe a qualsiasi privato cittadino di denunciare e citare in giudizio una persona che ritenga abbia violato la legge. La pena è severa: almeno 10.000 dollari di multa. E nei guai finirebbero non solo le donne che hanno abortito, ma chiunque "aiuti o favorisca l'esecuzione o l'induzione di un aborto".

Jessica Arons, consulente dell'American Civil Liberties Union, ha commentato la misura: "Questo è un momento oscuro per le abitanti dell'Oklahoma"

Gli attivisti per i diritti delle donne negli Stati Uniti: "Un momento oscuro per l'Oklahoma"

"Questo è un momento oscuro per le abitanti dell'Oklahoma", ha dichiarato Jessica Arons, consulente dell'American Civil Liberties Union, l'organizzazione non governativa orientata a difendere i diritti civili e le libertà individuali negli Stati Uniti. È un momento oscuro per le donne e "per il loro diritto di controllare il proprio corpo e il proprio futuro", ha aggiunto la consulente, che ha sottolineato come questa proposta di legge "avrà effetti a catena in tutta la regione". "Dopo aver assistito alla devastazione causata dal draconiano divieto di aborto in Texas, i politici dell'Oklahoma hanno compiuto il passo inconcepibile di imporre un divieto ancor più severo alle persone incinte che cercano questa assistenza sanitaria essenziale", ha spiegato Jessica Arons. Forti critiche sono arrivate anche da Emily Wales, presidente ad interim e ceo di Planned Parenthood Great Plains Vote, gruppo che si occupa di promuovere l'accesso all'assistenza sanitaria sessuale e difendere i diritti riproduttivi negli Stati Uniti. "Le persone che hanno bisogno di abortire - ha detto Emily Wales, citata dalla Cnn - saranno costrette a fuggire dal loro stato d'origine, tenteranno di porre fine alle loro gravidanze senza supporto medico e affronteranno i cacciatori di taglie creati dallo Stato qui a casa. Come abbiamo visto durante la crisi in Texas, i divieti non eliminano la necessità di aborto", ha concluso la presidente.

Jonathan F. Mitchell, classe 1976, è colui che ha redatto il disegno di legge in Oklahoma. Sempre Mitchell è l'ex procuratore che in Texas ha presentato la legge contro l'aborto

Il divieto di aborto in Oklahoma entrerà in vigore?

Dopo l'approvazione della Camera, controllata dai repubblicani, il disegno di legge contro il divieto di aborto passa ora all'esame del Senato. Il testo, fa sapere la Cnn, è stato redatto dall'ex procuratore del Texas Jonathan Mitchell per rispecchiare il disegno di legge del Texas. La legge, per entrare in vigore, dovrà dunque essere approvata anche dal Senato. Anche qui i repubblicani hanno la maggioranza e non ci si attende un esito differente da quello della Camera. In passato il Senato dell'Oklahoma ha già approvato diversi progetti di legge che limitano l'accesso all'aborto, tra cui una misura che vieta l'aborto trenta giorni dopo l'ultimo periodo mestruale di una donna incinta.