Parigi dice addio ai monopattini elettrici: dal 1°settembre scatta il divieto di circolazione

Il dado è tratto, nella Ville Lumière è in corso la rimozione di 15mila 'trottinette' in affitto. Si tratta della prima capitale europea a farlo, dopo un referendum

di DOMENICO GUARINO -
24 agosto 2023
Dal primo settembre scatta il blocco del libero accesso: in corso la rimozione di 15mila “trottinette” in affitto. Si tratta della prima capitale europea a farlo, dopo un referendum

Dal primo settembre scatta il blocco del libero accesso: in corso la rimozione di 15mila “trottinette” in affitto. Si tratta della prima capitale europea a farlo, dopo un referendum

Parigi dice addio ai monopattini elettrici: al 1°settembre scatta il divieto di circolazione. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Qui Quo Qua scorrazzavano per le vie di Paperopoli con il loro 'monopattinini'. Mentre in italia si discute dell’obbligo del casco, ed infiammano le polemiche sia sugli incidenti sia sui parcheggi selvaggi, i cugini d’Oltralpe hanno tagliato la testa al toro, e, dopo un referendum consultivo, sono pronti a leverarli dalle strade  
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Con la fine dei 15mila 'trottinette' elettrici self-service prevista per la fine dell’estate 2023 a Parigi, ci si chiede quale sarà il futuro dei parcheggi a loro riservati. A cosa serviranno?

Accade a Parigi, dove tra pochi giorni questi mezzi elettrici self service, che si noleggiavano a 23 centesimi al minuto, scompariranno. I tre operatori Dott, Lime e Tier, gli unici autorizzati dal Comune a gestire il servizio, rimuoveranno tutti i loro mezzi entro la fine di agosto, come è stato deciso dal referendum cittadino del 2 aprile.

Parigi dice 'no'

Chiamati alle urne, l’89% dei votanti ha scelto infatti di vietare i velocipedi chiamati 'trottinette'. E’ vero che al voto avevano partecipato poco più di 100.000 persone, per la precisione 103.084, pari al 7,46% dei parigini iscritti alle liste elettorali. Fatto sta che alla fine il ‘popolo’ si è pronunciato, e Parigi è diventata la prima capitale in Europa a vietare completamente questi mezzi. Che l’aria non fosse delle più favorevoli agli emuli dei nipotini di Paperino, lo aveva del resto fatto capire la stessa sindaco socialista di Parigi, Anne Hidalgo, che, nell’impegnarsi a “rispettare puramente e semplicemente il risultato”, aveva fatto convintamente campagna per il “no”, sottolineando come la rimozione di questi scooter avrebbe ridotto il “fastidio” sui marciapiedi della sua città.
Con la fine dei 15mila “trottinette” elettrici self-service prevista per la fine dell’estate 2023 a Parigi, ci si chiede quale sarà il futuro dei parcheggi a loro riservati. A cosa serviranno?

Amati, odiati, esaltati, detestati: i mezzi elettrici non passano inosservati

I monopattini elettrici, accessibili da smartphone tramite app, sono arrivati nella capitale francese nel 2018. Nel 2020 il municipio ha cercato di regolamentarne l’uso, limitando a tre il numero degli operatori autorizzati. Il Comune di Parigi ha poi apertamente incoraggiato gli elettori a dismettere il servizio a causa dell’aumento degli incidenti del 189% dal 2019, parlando anche di clima ansiogeno nella capitale.

Le critiche

Critici naturalmente i vertici delle tre aziende escluse, secondo cui Parigi “costituisce un’eccezione sul territorio europeo”, come sottolinea l’azienda californiana Lime in un comunicato stampa, comunicando che i mezzi cacciati dalla capitale cominceranno altrove una nuova vita in altre città "cosmopolite e internazionali" come Lille, Copenaghen o Londra (intanto, però, su ogni mezzo è stata posizionata dall’azienda una vera e propria cartolina di addio, con tanto di saluti commossi ai cittadini). L’azienda tedesca Tier, invece, sposterà i suoi in Germania, in particolare a Berlino, e in Polonia, soprattutto a Varsavia.
Con la fine dei 15mila “trottinette” elettrici self-service prevista per la fine dell’estate 2023 a Parigi, ci si chiede quale sarà il futuro dei parcheggi a loro riservati. A cosa serviranno?

Il caso Lucca: dallo scorso mese di maggio l’amministrazione comunale ha proibito il noleggio libero per i monopattini in centro storico e periferia

Che succederà ora in Italia?

Che succederà ora in Italia? Ci sarà un ‘effetto emulazione’? Il tema è caldo, anche perché non sono poche le città a manifestare problematiche legate all’uso dei monopattini. Il terreno di scontro più caldo è, manco a dirlo, Milano, dove la convivenza tra i monopattini, i pedoni e gli altri veicoli si è dimostrata particolarmente difficile. Un po’ per l’uso spregiudicato di questi veicoli, usati addirittura come mezzi da carico, un po’ per la mancanza di infrastrutture ciclabili, un po’ per il traffico già complicato di per sé nel capoluogo meneghino. Fatto sta che dal giugno 2020 sono stati quasi 2mila gli incidenti che hanno visto coinvolti i monopattini elettrici.

L'esempio di Lucca

Per la cronaca la prima città italiana ad introdurre una regolamentazione stringente è stata Lucca. Forse non a caso, si direbbe, visti i legami storici con la Francia. Dallo scorso mese di maggio infatti l’amministrazione comunale ha proibito il noleggio libero per i monopattini in centro storico e periferia, secondo il modello che prevede punti di prelievo e rilascio sparsi in varie zone della città. E’ stato altresì ritenuto ammissibile (attraverso un provvedimento comunale che ne disciplini modalità e quantità) il noleggio presso esercizi commerciali in sede fissa. “Il sindaco e la giunta, per garantire la sicurezza dei cittadini – le motivazioni dell'assessore alla mobilità Remo Santini – si sono posti l’obiettivo di regolamentare l’utilizzo di monopattini, risciò e altri mezzi in centro storico, aprendo a servizi moderni ed una mobilità green e di condivisione. La conformazione del centro storico e la tipologia di turismo che ospitiamo impongono una disciplinazione attenta e un ordine che possa tutelare la fruibilità della città e delle sue immense bellezze”.