
Dal primo settembre scatta il blocco del libero accesso: in corso la rimozione di 15mila “trottinette” in affitto. Si tratta della prima capitale europea a farlo, dopo un referendum
Parigi dice addio ai monopattini elettrici: al 1°settembre scatta il divieto di circolazione. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Qui Quo Qua scorrazzavano per le vie di Paperopoli con il loro 'monopattinini'. Mentre in italia si discute dell’obbligo del casco, ed infiammano le polemiche sia sugli incidenti sia sui parcheggi selvaggi, i cugini d’Oltralpe hanno tagliato la testa al toro, e, dopo un referendum consultivo, sono pronti a leverarli dalle strade
Accade a Parigi, dove tra pochi giorni questi mezzi elettrici self service, che si noleggiavano a 23 centesimi al minuto, scompariranno. I tre operatori Dott, Lime e Tier, gli unici autorizzati dal Comune a gestire il servizio, rimuoveranno tutti i loro mezzi entro la fine di agosto, come è stato deciso dal referendum cittadino del 2 aprile.
I monopattini elettrici, accessibili da smartphone tramite app, sono arrivati nella capitale francese nel 2018. Nel 2020 il municipio ha cercato di regolamentarne l’uso, limitando a tre il numero degli operatori autorizzati. Il Comune di Parigi ha poi apertamente incoraggiato gli elettori a dismettere il servizio a causa dell’aumento degli incidenti del 189% dal 2019, parlando anche di clima ansiogeno nella capitale.

Con la fine dei 15mila 'trottinette' elettrici self-service prevista per la fine dell’estate 2023 a Parigi, ci si chiede quale sarà il futuro dei parcheggi a loro riservati. A cosa serviranno?
Parigi dice 'no'
Chiamati alle urne, l’89% dei votanti ha scelto infatti di vietare i velocipedi chiamati 'trottinette'. E’ vero che al voto avevano partecipato poco più di 100.000 persone, per la precisione 103.084, pari al 7,46% dei parigini iscritti alle liste elettorali. Fatto sta che alla fine il ‘popolo’ si è pronunciato, e Parigi è diventata la prima capitale in Europa a vietare completamente questi mezzi. Che l’aria non fosse delle più favorevoli agli emuli dei nipotini di Paperino, lo aveva del resto fatto capire la stessa sindaco socialista di Parigi, Anne Hidalgo, che, nell’impegnarsi a “rispettare puramente e semplicemente il risultato”, aveva fatto convintamente campagna per il “no”, sottolineando come la rimozione di questi scooter avrebbe ridotto il “fastidio” sui marciapiedi della sua città.
Amati, odiati, esaltati, detestati: i mezzi elettrici non passano inosservati
Le critiche
Critici naturalmente i vertici delle tre aziende escluse, secondo cui Parigi “costituisce un’eccezione sul territorio europeo”, come sottolinea l’azienda californiana Lime in un comunicato stampa, comunicando che i mezzi cacciati dalla capitale cominceranno altrove una nuova vita in altre città "cosmopolite e internazionali" come Lille, Copenaghen o Londra (intanto, però, su ogni mezzo è stata posizionata dall’azienda una vera e propria cartolina di addio, con tanto di saluti commossi ai cittadini). L’azienda tedesca Tier, invece, sposterà i suoi in Germania, in particolare a Berlino, e in Polonia, soprattutto a Varsavia.
Il caso Lucca: dallo scorso mese di maggio l’amministrazione comunale ha proibito il noleggio libero per i monopattini in centro storico e periferia