Educazione alimentare, arriva il progetto sostenibile Positive Food

L'iniziativa serve a rispondere a un'esigenza sempre più urgente per i consumatori: nutrirsi in modo consapevole e sano. Giuggioli: "La tutela del cibo deve essere sempre garantita"

di EDOARDO MARTINI -
11 luglio 2023
La presentazione del progetto Positive Food al Foro Italico di Roma

La presentazione del progetto Positive Food al Foro Italico di Roma

Arriva Positive Food, il primo sistema di etichettatura alimentare che fornisce informazioni anche sulla sostenibilità dei prodotti.

È il progetto presentato al Foro Italico di Roma da Milan Center for Food Law and Policy, l'associazione riconosciuta, apprezzata a livello internazionale e costituita con l'obiettivo di dare seguito ai temi di Expo Milano 2015 "nutrire il pianeta, energia per la vita".

L'iniziativa nata in Italia ha l'obiettivo di sensibilizzare i consumatori verso una nutrizione più consapevole.

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L'obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i consumatori a una nutrizione più consapevole (Instagram)

Positive Food: la novità nel panorama alimentare mondiale

Il progetto, sviluppato con il know-how scientifico dell'Università degli Studi di Milano e in collaborazione con la Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri, è un'assoluta novità nel panorama alimentare mondiale.

Proprio per questo Positive Food è la prima etichetta che basa la valutazione di un alimento in un'ottica multifattoriale, andando oltre al contenuto di informazioni nutrizionali.

La certificazione, che sarà rilasciata alle aziende su base volontaria, ha come finalità quella di descrivere un prodotto alimentare nel modo più completo possibile e fornire al consumatore un insieme di informazioni utili per nutrirsi in modo consapevole.

Il consumatore che acquisterà un prodotto alimentare etichettato con il sistema Positive Food potrà fruire di importanti dati e valori legati alle diverse dimensioni della sostenibilità dell'alimento e della relativa filiera, da quella etico-sociale a quella nutrizionale.

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I 4 indici dell'etichetta alimentare Positive Food: ambiente, persone, filiera e nutrienti

I 4 indici dell'etichetta Positive Food

L'etichetta è stata elaborata partendo da quattro indici:  Ambiente: un alimento deve essere prodotto in armonia con il pianeta e le sue risorse ed è necessario che il suo impatto, qualunque esso sia, venga dichiarato. L'obiettivo di questo indice è di chiarire quanti e quali processi interessano un determinato alimento in relazione al mondo circostante: quanto un prodotto impatti sul cambiamento climatico, sull'uso del suolo, sull'esaurimento delle risorse minerarie ed energetiche, quanto vengano intaccate le risorse idriche, quanto l'alimento concorra all'ecotossicità dell'acqua dolce e molti altri indici. In questo modo, conoscendo tutti i parametri di studio e ricerca, i consumatori potranno meglio rendersi conto dell'impatto reale che un prodotto ha sul pianeta e compiere, di conseguenza, scelte responsabili e consapevoli. Persone: all'origine di un buon alimento c'è il benessere di coloro che hanno concorso a produrlo, delle lavoratrici e dei lavoratori di tutta la filiera cui devono essere garantite condizioni di lavoro sane, sicure, giuste ed eque. La sostenibilità economica e sociale di ogni prodotto permette di creare un circolo virtuoso che alimenta un ciclo produttivo trasparente e un consumo responsabile e si basa su criteri oggettivi e riconosciuti, tra cui il benessere dei lavoratori, l'inclusione e la diversità, l'innovazione sociale, l'occupazione e la parità di genere. Tutti questi indicatori concorrono a certificare prodotti alimentari che in questo modo potranno restituire una storia di garanzia e informazione trasparente. Filiera: ogni prodotto fornirà una panoramica completa degli impatti sociali, delle opportunità e delle sfide nella produzione alimentare. È importante che il suo percorso, dalla nascita alla distribuzione, fino alla vendita, sia responsabile e che la filiera resti sempre tracciabile. Territorialità e tracciabilità, promozione sociale, innovazione, economia circolare e benessere degli animali sono indicatori che verranno rappresentati per fornire al consumatore una fotografia del prodotto alimentare lungo tutta la filiera.

L'iniziativa serve a rispondere a un'esigenza sempre più urgente per i consumatori: nutrirsi in modo consapevole e sano

Nutrienti: un'alimentazione corretta e completa deve essere varia e di qualità, e consentire di attingere ad un elevato numero di differenti nutrienti. Fornire questo tipo di informazioni nutrizionali – in concomitanza con gli altri indici – permette al consumatore di compiere scelte consapevoli e di contribuire attivamente alla propria salute, nonché quella collettiva. Durante la prima fase di ricerca e sviluppo dell'etichetta Positive Food, studiosi e ricercatori si sono concentrati sui prodotti lattiero-caseari. In questo caso, alla ricerca delle caratteristiche nutrizionali di interesse nella letteratura scientifica, sono stati aggiunti altri tre indici di qualità nutrizionale coerenti con le informazioni precedentemente raccolte. Si tratta del contributo in calcio, di quello delle proteine rapportato ai grassi e del sale.

Il sistema di punteggio da 0 a 5

Il sistema Positive Food prevede un sistema di punteggio per ogni indice, da 0 a 5, che restituisce un valore complessivo in cui più il punteggio è elevato, maggiore sarà la sostenibilità complessiva del prodotto e della filiera. L'obiettivo dell'etichetta è quello di rendere il consumatore consapevole anche dell'impatto ambientale, sociale ed economico che caratterizza la filiera dei diversi alimenti, oltre al contributo nutrizionale. Sono tutti fattori che, dipendendo dalle scelte aziendali, possono e devono essere costantemente migliorati. Il progetto si propone quindi di contribuire a innescare un sistema virtuoso che stimoli le aziende a implementare le proprie strategie di sostenibilità.
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Pier Filippo Giuggioli, docente all'Università degli Studi di Milano e responsabile del progetto per il Milan Center for Food Law and Policy (Instagram)

"La tutela del diritto al cibo deve essere garantita"

Sull'iniziativa è intervenuto Pier Filippo Giuggioli, docente del dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell'Università di Milano e responsabile del progetto per il Milan Center for Food Law and Policy. "Siamo orgogliosi di presentare il progetto Positive Food, il nuovo sistema di etichettatura sostenibile che permette a noi e ai consumatori di fare un grande passo avanti nel mondo della nutrizione" dice Giuggioli. "Dal 2015, subito dopo l'esperienza di Expo, lavoriamo costantemente per garantire la tutela del diritto al cibo, che deve essere qualitativamente adeguato per tutti. L'equità e la tutela del diritto nei sistemi alimentari sono temi cruciali, da cui dipende gran parte del benessere del singolo individuo" continua. "Inoltre, il Centro si impegna per certificare con credibilità ogni prodotto che viene offerto al consumatore, rendendo quest'ultimo il più informato possibile. Siamo sicuri questo sia solo l’inizio di una rivoluzione dell'educazione alimentare" conclude il docente.

Come si strutturano gli indici

Per la strutturazione degli indici hanno lavorato più team interdisciplinari di ricerca dell'Università Statale di Milano, coordinati dai docenti Stefano Corsi, Riccardo Guidetti, Daniela Martini e Patrizia Riso, che hanno sviluppato una metodologia multi-criteriale su più livelli, trasparente e plausibilmente più comprensibile dal consumatore. "Quest'ultimo aspetto sarà oggetto di validazione in target di consumatori per finalizzare il percorso di ottimizzazione del modello" ha sottolineato il coordinatore scientifico del progetto Positive Food e docente del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia dell’Università degli Studi di Milano, Stefano Corsi.
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Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi (Instagram)

Educazione alimentare e il problema della sedentarietà

L'ultima parola è spettata al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha messo in evidenza l'importanza dello sport per la condivisione dei principi di educazione alimentare. "Abbiamo condiviso pienamente lo spirito di questo importante progetto, in perfetta sintonia con le deleghe che mi sono state affidate dal presidente Meloni" dice. E prosegue: "Attraverso lo sport è fondamentale veicolare i concetti e i principi di educazione alimentare, a partire dai più giovani, per far sì che non solo la nostra pratica sportiva sia migliore, ma che lo diventi anche la nostra qualità della vita". Quindi conclude: "L'Italia, secondo la classifica Ocse, è il quarto paese più sedentario tra gli adulti e primo tra i bambini. La sedentarietà è un fattore di rischio per il nostro benessere, e contrastarla anche grazie allo sport abbinato a una sana e corretta alimentazione, vuol dire puntare a conquistare anni di vita in buona salute".