Roberto Gualtieri dimostra nuovamente di essere un passo avanti rispetto alle politiche nazionali. È per questo motivo che lunedì, 20 gennaio, gli è stato conferito, per la seconda edizione consecutiva, il premio “Rainbow Awards” per i diritti delle persone Lgbt+ nella sezione “Politica e istituzioni”. Ne ha dato notizia la responsabile dell’ufficio dedicato della Capitale, Marilena Grassadonia.
“Questo riconoscimento è la conferma che il lavoro che stiamo portando avanti, insieme a tutta l'Amministrazione di Roma Capitale, è cosa preziosa e frutto di impegno serio e costante”, scrive Grassadonia sui suoi social. “Il premio di quest'anno arriva in particolare per le trascrizioni dei certificati di nascita esteri e per la sottoscrizione del protocollo di intesa per migliorare la presa in carico degli adolescenti in percorsi di affermazione di genere. Una motivazione che mi emoziona particolarmente e mi rende felice – conclude – perché mette al centro la cosa più importante, la serenità di bambinə e adolescenti”.
Trascritto il primo certificato di nascita estero del 2025
Sempre lunedì, infatti, il sindaco di Roma è intervenuto in Campidoglio a trascrivere all’anagrafe il certificato di nascita estero di una bambina figlia di una coppia omogenitoriale. La firma è avvenuta in presenza dell'assessore capitolino ai servizi anagrafici Giulio Bugarini e della coordinatrice Grassadonia. Partecipi alla registrazione dell’atto anche i parenti delle due mamme, entrambe ad Amsterdam, dove lavorano. Le due donne si sono collegate in videoconferenza ringraziando sentitamente l’amministrazione per l’impegno.
“Siamo molto contenti per questa prima trascrizione del 2025, la decima per noi”, ha detto Gualtieri. “Un giusto e doveroso adempimento amministrativo che Roma sta facendo assieme a tanti Comuni italiani, confortati dalla giurisprudenza che ci sta dando ragione. Nessun profilo di illegittimità (...) – ribadisce il sindaco – sarebbe una privazione dei diritti dei bambini, a cui spetta essere trattati come tutti i cittadini”. “Rifiutare la trascrizione sarebbe – conclude – la violazione del preciso dovere di una amministrazione”.
Anche la responsabile dell’ufficio Lgbt+ commenta soddisfatta del completamento della procedura. “Da oggi Sole e le sue mamme possono dormire sonni più tranquilli (...) Con queste trascrizioni – sottolinea Grassadonia – Roma si pone ormai nel solco delle tante città europee che portano avanti politiche chiare sul campo dei diritti. Andiamo avanti con determinazione e costanza per restituire piena dignità alle famiglie omogenitoriali e ai loro figli e figlie”.
Gli altri provvedimenti
Non è la prima volta che l’amministrazione Gualtieri, in netta opposizione al Governo, si distingue nel campo dei diritti civili. Nell’arco della sua legislatura, infatti, il primo cittadino della Capitale, in più occasioni ha evidenziato il suo impegno mostrando una particolare sensibilità verso questo tema. Qualche settimana fa, in occasione di un grave episodio di omofobia in zona Pigneto, dove una coppia di giovani è stata vittima una brutale aggressione, il Comune ha indetto una manifestazione ufficiale di solidarietà nei confronti dei due, ribadendo l’urgenza di misure concrete per contrastare i sempre più frequenti episodi d’odio nei confronti della comunità Lgbt+.
Inoltre, la scorsa settimana, il Campidoglio ha annunciato un bando da 420 mila euro per finanziare dei progetti di educazione affettiva nelle scuole medie della città, con l’obiettivo di prevenire la violenza e la discriminazione, promuovere la parità di genere e aiutare gli studenti a gestire le proprie emozioni. Un progetto che ha scatenato le polemiche dell’universo politico più conservatore e delle forze ultra-cattoliche, che lo hanno definito “ideologico” e “uno spreco di denaro pubblico”.