Pride, Amnesty International scende in piazza in 42 città: “Passi indietro nei diritti”

Per la campagna “Proteggo la protesta, proteggo il Pride”. Da una ricerca di Amnesty International è emerso che sono stati fatti dei passi indietro nel contrasto alle discriminazioni

7 giugno 2024
Amnesty International al fianco del Pride (foto Amnesty)

Amnesty International al fianco del Pride (foto Amnesty)

Amnesty International Italia scende nelle principali piazze e strade di 42 città italiane accanto ai Pride con la campagna “Proteggo la protesta”, declinata in chiave Lgbtqia+. Lo slogan della campagna diventa quindi “Proteggo la protesta, proteggo il Pride” e mira a trasmettere un messaggio di tutela e rivendicazione degli spazi di protesta e proposta, con un'attenzione particolare alle battaglie per i diritti umani di tutte le persone:

"In un contesto politico che spesso mina i diritti delle persone Lgbtqia+, è fondamentale promuovere la libertà di espressione e il diritto alla protesta”. “Lo scorso ottobre, a poco più di un anno di insediamento del governo Meloni, abbiamo presentato un'analisi delle politiche attuate - o non attuate - nel campo dei diritti umani. Dalla nostra ricerca è emerso che sono stati fatti dei passi indietro nel contrasto alle discriminazioni nei confronti della comunità Lgbtqia+, con la perdurante assenza di una legge di contrasto ai crimini d'odio e una diminuzione delle protezioni per le famiglie omogenitoriali, oltre a resistenze ingiustificate riguardo a misure antidiscriminatorie. Purtroppo, ad oggi, lo scenario non è cambiato affatto o addirittura peggiorato”, ha dichiarato Anneliese Baldaccini, responsabile per Amnesty International Italia dell'Ufficio Relazioni istituzionali. A maggio, Amnesty International Italia ha pubblicato la settima edizione del suo Barometro dell'odio, incentrato sul diritto di protesta.

“Dal nostro Barometro dell'odio di quest'anno è risultato evidente che le persone appartenenti alla comunità Lgbtqia+ sono soggette a maggiori rischi di violazioni di diritti umani e discriminazioni quando scelgono di manifestare", ha aggiunto Martina Chichi, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia.