La protesta contro i Cpr (ri)suona a Milano: “Basta lager di Stato”

La manifestazione di domani alle 11 sarà diversa dal solito e si svolgerà col linguaggio della musica classica. Gli organizzatori: “L’arte diventi strumento di affermazione del dissenso”

di CLAUDIA CANGEMI
10 maggio 2024

Cpr di via Corelli a Milano

Sarà una manifestazione davvero insolita quella che andrà in scena sabato 11 maggio alle 11  vicino al Centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli a Milano. Non slogan e cartelli, o almeno non solo: la contestazione dei Cpr per una volta avverrà in musica. E non si tratterà di rock, rap “arrabbiato” o canzoni d'autore, bensì di musica classica. Singoli musicisti che condividono l'opposizione ai Cpr, provenienti da varie orchestre (Teatro alla Scala, Conservatorio Verdi Milano, Civica scuola Claudio Abbado, corali e altre istituzioni musicali) eseguiranno brani orchestrali e corali di Gabrieli e Fauré.

“Siamo convinti del fatto che l’arte non possa e non debba essere mero esercizio estetico/espressivo, soprattutto in un periodo storico in cui i diritti fondamentali della persona umana vengono continuamente calpestati – spiegano gli attivisti della “Rete No Cpr Mai più lager” –. L’arte può diventare un mezzo di denuncia politica e di partecipazione collettiva alla lotta. L’arte può diventare uno strumento di affermazione del proprio dissenso verso leggi ingiuste e discriminatorie, come quelle che giustificano l’esistenza della detenzione amministrativa e dei Cpr. In una realtà dove sempre più spesso le parole vengono svuotate del loro contenuto e significato, noi vogliamo riaffermare la nostra strenua opposizione sottolineandone alcune: lager di Stato, tortura, deportazione, leggi razziali. Vogliamo farlo in una maniera nuova, mai sperimentata prima fuori da un Cpr: tramite una momentanea sospensione del linguaggio verbale e la creazione di un evento che lasci spazio alle note musicali e ai diversi messaggi che possono portare con sé”.

Continuano le manifestazioni contro il Cpr di via Corelli
Continuano le manifestazioni contro il Cpr di via Corelli

Il linguaggio universale della musica, dunque, torna a essere protagonista nella sua forma più condivisa, quella dell'orchestra e del coro. Ma non basta: l'idea è quella di allargare ancora di più la partecipazione a questo evento.

Gli organizzatori invitano quindi chiunque coltivi la passione per la musica (sia come strumentista che come cantante) a partecipare attivamente anziché limitarsi a fare da spettatore. “Suoni uno strumento musicale? Ti piace cantare? Porta il tuo strumento e la tua voce: dopo la prova aperta ci sarà spazio per fare musica insieme”, spiegano.

E aggiungono i link per conoscere gli spartiti e i testi, rivolgendosi sia ai professionisti (che possono scrivere a [email protected] per partecipare all’esecuzione del repertorio classico), sia a tutti coloro che vogliono partecipare.