Tutti conosciamo o almeno una volta nella vita abbiamo visto magari sui social o in tv Sammy Basso, il 'giovane vecchio' malato di Progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, patologia genetica rara che causa l'invecchiamento precoce delle cellule e dell'organismo, ma non del cervello.
Una sua foto, scattata nel 2019 dopo un intervento al cuore, è stata utilizzata per diffondere una fake news a contenuto omofobo. L'immagine, che ritrae il biologo, scrittore e attivista italiano disteso su un letto d'ospedale, è stata pubblicata su X dal profilo di un uomo che in quell'occasione si è spacciato per il padre del paziente, che avrebbe contratto l’Mpox, (conosciuto anche come vaiolo delle scimmie).
Il post virale e la bufera sui social
"Lui è Marco. Mio figlio. È ricoverato in terapia intensiva dopo aver contratto il #vaiolodellescimmie, o come viene chiamato oggi #Gayolodellescimmie. Da quando ha cominciato a frequentare la comunità Lgbt è sempre soggetto a malattie e parassiti strani. Sono devastato", questo il post diventato subito virale prima della possibile disattivazione del profilo.
Gli utenti non ci hanno messo molto a riconoscere Sammy Basso nello scatto. E sui social è scoppiata la bufera con tantissimi utenti che hanno attaccato il presento padre. "Lui non è tuo figlio, è Sammy Basso, e spero ti quereli. Fai vomitare", "spero ti denuncino", "segnalare a raffica", "spero che Sammy Basso ti levi anche le mutande", sono solo alcuni fra i commenti più ricorrenti.
"La foto è stata rubata per far passare un messaggio omofobo, questo è inaccettabile"
Nonostante questo il biologo e attivista ha deciso di non sporgere denuncia. "Avevo da poco letto quello che è successo a Renzo Rosso – spiega – con una sua foto utilizzata per scopi illeciti. Nel suo caso c'entra l'intelligenza artificiale, nel mio no, ma il messaggio che passa è simile. Bisogna opporsi a chi cerca di utilizzare le foto a scopo fraudolento, ma in questo caso ho imparato a non prendermela. Ci sono rimasto male, ovvio, perché è impossibile rimanere indifferenti, ma non credo che presenterò denuncia.
Ho ricevuto lo screenshot da un amico ed è veramente orribile quello che hanno fatto. Non è stato affatto piacevole vedere che è stata usata una mia foto in un momento particolarmente difficile della mia vita, quando subii un intervento al cuore. La foto è reale ed è stata rubata per far passare un messaggio omofobo, questo è veramente inaccettabile. Oltre al coinvolgimento del vaiolo delle scimmie, nel messaggio passa una teoria assurda che essere gay sia un crimine, anche se preciso che i miei gusti sessuali sono differenti".
L'attacco all'intelligenza artificiale
Infine, il 28enne ha attaccato l'intelligenza artificiale: "Ha potenzialità sconfinate, ma deve essere utilizzata nel modo giusto, altrimenti può diventare pericolosa. Ormai sta diventando difficile distinguere ciò che è vero da ciò che falso, anche sui social. Io li utilizzo per raccogliere fondi sulla Progeria e a scopo divulgativo. I social possono essere strumenti utili e importanti, ma purtroppo circolano fin troppe informazioni false, come abbiamo visto nel caso di Renzo Rosso e nel mio. Se fino ad oggi serviva cautela, con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale serve ancora più cautela".
Il precedente di Renzo Rosso
Ma il caso di Basso è solo l'ultimo in ordine di tempo. Qualche giorno fa infatti, l'immagine di Renzo Rosso è stata utilizzata per convincere gli utenti a registrarsi a shop online e comprare cryptovalute o altri prodotti simili. L'intento è semplice: trarre in inganno l'utente che pensa: "Se l'ha fatto lui allora c'é da fidarsi". Sui social lo stesso imprenditore ha avvertito: "Stanno circolando contenuti sponsorizzati (falsi, realizzati con Ai) in cui inviterei gli utenti a registrarsi sui siti per comprare cryptovalute. Assolutamente non credete a questi falsi. Mi sto muovendo con i miei legali per far rimuovere questi contenuti. Se ne vedete, per favore, segnalateli subito a Instagram".