“Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, la mostra che prova ad abbattere gli stereotipi e i pregiudizi sulla disabilità e la sessualità, arriva a Padova. In mostra venti stampe, realizzate dai partecipanti delle diverse edizioni del Concorso "Sensuability & Comics" e da illustratori e fumettisti famosi, che affrontano in chiave ironica e talvolta irriverente il connubio sesso e invalidità.
Nata da un’idea di Armanda Salvucci, la mostra è organizzata nell'ambito del Disability Pride Veneto dal network di associazioni promotrici dell'evento, in collaborazione con il Centro antidiscriminazioni Lgbt+ "Mariasilvia Spolato", l'Associazione Nessunotocchimario e il Comune di Padova.
L'esibizione farà il suo debutto con un evento inaugurale venerdì 13 settembre alle 18 alla Sala Acquario del Centro culturale Altinate/San Gaetano e sarà visitabile fino a domenica 22, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19.
"Per fare una rivoluzione serve immaginazione!" recita il claim della mostra. Dal 2018, infatti, l'invito per i giovani artisti è a rielaborare scene di quadri, film, canzoni, favole e riprodurre la propria idea di disabilità e sessualità utilizzando i linguaggi del fumetto, del cinema, della musica e della pittura.
Il robot C-3PO, Jessica Rabbit, Pinocchio e Sofia Loren sono solo alcuni dei protagonisti delle tavole che, da sei anni, ridisegnano un nuovo immaginario erotico di corpi non perfetti ma estremamente sensuali e, allo stesso tempo, fanno riflettere sulla grande varietà di fisicità che abitano il mondo.
Nascita del progetto
Il progetto Sensuability nasce nel 2016, quando Armanda Salvucci si imbatte in un annuncio per un casting nel quale si ricercava un “nano che facesse tenerezza”. "Da qui – spiega – ho avvertito la necessità e l'urgenza di affrontare con ironia e leggerezza un tema in realtà molto serio, per contribuire a cambiare l'immaginario collettivo sulle persone con disabilità, rappresentate come eroi o angeli asessuati. La narrazione comune evita di mostrarle per come sono, ovvero persone con pregi e difetti, capaci di collezionare successi e insuccessi, amori ricambiati e falliti, avventure sessuali gioiose e qualche rifiuto".
“Sensuability – prosegue Salvucci – propone una nuova idea di sessualità ma anche un modo di essere e di agire nei confronti degli stereotipi. I nostri corpi sono sensuali nelle loro imperfezioni, sono unici, possono essere attraenti e devono essere espressi nella loro eterogeneità, amati da noi stessi così come sono. Un messaggio che non ci stancheremo mai di esprimere, che deve arrivare al cuore dei tanti ragazzi vittime dei modelli di bellezza che la società ci impone, minati nella loro sicurezza e nella loro serenità".
La cerimonia di inaugurazione
In apertura del vernissage, Claudia Frizzarin – presidente dell'associazione padovana Mil Muoversi in Libertà, terrà un momento di approfondimento sul tema – che permetterà di raccontare meglio il percorso svolto dagli artisti e i temi affrontati attraverso le opere esposte.
Per Claudia Frizzarin, il rapporto tra sessualità e disabilità "è forse tra i più sottovalutati, perché non si coglie l'importanza di un'integrazione che passi anche per gli aspetti relazionali nel quotidiano delle persone con disabilità. Il passo successivo deve per forza essere la dimensione erotica e sessuale, scevra da qualsiasi richiamo sanitario o assistenzialistico".
L’impegno del Centro Spolato
Il Centro Spolato, spiega Mattia Cortese Galdiolo, è impegnato a contrastare ogni forma di discriminazione basata su orientamento sessuale e identità di genere: “Per farlo dobbiamo anche impegnarci per un discorso pubblico maturo e consapevole sulla sessualità come un diritto della persona. Viviamo in un mondo sommerso da una rappresentazione disumana della sessualità; machista, cisgenere, performativa e non disabile, le rappresentazioni delle relazioni sono spesso basate su modelli patriarcali e sessisti e rispetto a questi modelli vengono valutate le nostre relazioni e scelte di vita. Contro questa deriva è fondamentale il lavoro di iniziative come questa, per una narrazione diversa e differente che parli di noi e delle nostre verità senza discriminazioni e senza esclusioni".