Sindrome del cuore spezzato: in Nuova Zelanda si cura il mal d'amore

Obiettivo della campagna finanziata dal Governo: aiutare i più giovani, soprattutto quelli nella fascia 12- 24 anni, a reperire gli strumenti necessari per superare una delusione amorosa

di LETIZIA CINI -
2 aprile 2023
Sindrome del cuore spezzato

Sindrome del cuore spezzato

Delusioni d'amore? Patimenti amorosi? Chi non ha bevuto da quell'amaro calice in giovane età? Niente paura. Dalla sindrome del cuore spezzato si può guarire? Si, o almeno, ci si può provare, anche quando la fine di un amore brucia come non mai. In Nuova Zelanda, proprio per aiutare chi ha il cuore a pezzi dopo la fine di una relazione, è stata lanciata una campagna pubblicitaria che si chiama Love Better, supportata dal ministero dello Sviluppo Sociale e da Youthline, che ha ottenuto milioni di dollari di finanziamenti. L’obiettivo è quello di aiutare i più giovani, soprattutto quelli nella fascia 12- 24, a reperire gli strumenti necessari per superare una rottura, senza che le sue conseguenze sulla salute mentale influiscano negativamente sulle altre relazioni o peggio, sul proprio benessere psicofisico.
Un cuore spezzato ma ricucito nella fontana sul lungomare di Terrasini

Un cuore spezzato ma ricucito: la fontana sul lungomare di Terrasini

Di cosa di tratta: un fondo di circa 3,7 milioni di euro

Un fondo di circa 3,7 milioni di euro per aiutare gli adolescenti a voltare pagina dopo una delusione amorosa: l’iniziativa è del governo della Nuova Zelanda, che ha deciso di finanziare - con un contributo di 6,4 milioni di dollari neozelandesi in tre anni - la campagna Love Better, destinata ai giovani cuori infranti del Paese. L’iniziativa è guidata dai giovani - riporta la Cnn - e nasce per porre un rimedio a ciò che l’esecutivo di Wellington ha identificato come uno dei loro problemi principali. Il Ministero dello Sviluppo Sociale, infatti, cercherà così di aiutare gli adolescenti a riprendersi dalle loro delusioni amorose e ridurre al minimo i danni provocati dalle loro fallite relazioni. "Oltre 1.200 giovani neozelandesi ci hanno detto di aver bisogno di sostegno per affrontare le prime esperienze di amore, di dolore e le separazioni, tutte identificate come una sfida comune", ha dichiarato in un comunicato la ministra associata per lo Sviluppo sociale e l’occupazione, Priyanca Radhakrishnan. "Le separazioni fanno schifo", dichiara un video promozionale della campagna. Il filmato mostra adolescenti che parlano della necessità di bloccare i loro ex e le loro ex e di superare le loro relazioni passate. Uno di loro dice: "La situazione sta diventando ridicola. La situazione mi sta sfuggendo di mano. Ho bisogno di dormire la notte. Ho bisogno di dimenticarla". La campagna - che utilizza lo slogan "Sii padrone dei tuoi sentimenti" - include una linea dedicata per l’assistenza ai giovani in difficoltà gestita dall’organizzazione Youthline.

Una linea telefonica e la comunità di supporto sui social

Una parte della campagna – che utilizza lo slogan “Own the feels” – prevede un numero di telefono, di messaggistica e un’email dedicata ai giovani che stanno attraversando una separazione, gestita da Youthline. L’organizzazione stessa, dedicata al sostegno delle persone di età compresa tra i 12 e i 24 anni, riceverà una parte dei finanziamenti per sostenere l’espansione del servizio di assistenza telefonica esistente. L’impegno portato avanti con Love Better “si basa sui social media e sulla realizzazione di una comunità di ragazzi e ragazze per affrontare insieme l’impatto delle rotture – spiega il ministro Radhakrishnan -. È un modo per ispirare gli altri a sviluppare la propria forza, la propria autostima e la propria resilienza” aggiunge, sottolineando come l’approccio della campagna non sia mai stato sperimentato prima. “Sappiamo che le separazioni possono avere un impatto molto negativo, sia a livello personale che di comunità”, ha dichiarato Shae Ronald, direttore generale di Youthline, aggiungendo che i problemi sentimentali sono uno dei motivi principali per cui i giovani si rivolgono alla linea di assistenza. Secondo il Ministero dello Sviluppo Sociale il sondaggio condotto sui 1.200 adolescenti ha rilevato che il 68% ha vissuto un’esperienza negativa “che va oltre il ‘normale’ dolore per una rottura”.

Spezzare il ciclo della violenza

Love Better fa parte di un impegno più ampio del governo per contrastare la violenza sessuale e familiare
Il ministro ha dichiarato che l’obiettivo della campagna è quello di sostenere i giovani attraverso “queste esperienze formative”, nella speranza di influenzare positivamente il loro modo di affrontare le relazioni future. L’iniziativa infatti fa parte di una più ampia strategia nazionale del governo perché “La Nuova Zelanda registra cifre vergognose per quanto riguarda la violenza in famiglia e sessuale e abbiamo bisogno di approcci innovativi per spezzare questo ciclo”, ha aggiunto Radhakrishnan. Secondo il Ministero della Giustizia, ogni anno la polizia neozelandese indaga su oltre 100mila episodi di abusi in ambito famigliare. Nel 2020, la polizia ha ricevuto 9.723 denunce di violenza sessuale e circa la metà delle persone si sono rivolte alle forze dell’ordine per questo tipo di reati nel Paese avevano meno di 18 anni al momento dell’incidente.
Si chiama anche sindrome del cuore infranto o cardiomiopatia da stress la cosiddetta sindrome di Takotsubo

Si chiama anche sindrome del cuore infranto o cardiomiopatia da stress la cosiddetta sindrome di Takotsubo

La sindrome del cuore infranto o sindrome di Takotsubo

Parlando di cuore spezzato, merita una menzione speciale la cosiddetta sindrome di Takotsubo, chiamata anche sindrome del cuore infranto o cardiomiopatia da stress. Si tratta di una sofferenza cardiaca momentanea, che si manifesta con tutti i sintomi tipici dell’infarto e che deriva da una situazione molto stressante o emotiva. La parola takotsubo in giapponese indica un cestello utilizzato dai pescatori per catturare i polpi. Il nome è stato attribuito dai ricercatori che hanno descritto la sindrome per la prima volta perché le immagini del ventricolo sinistro del “cuore spezzato” ricordano proprio la forma del takotsubo da pesca. In genere, la sindrome di Takotsubo è molto frequente tra la popolazione femminile in menopausa, con età compresa tra i 58 e i 75 anni.