Sinodo, bufera sulle benedizioni delle coppie gay

Il predicatore Timothy Radcliffe, futuro cardinale, si sarebbe opposto all’approccio dei vescovi africani nei confronti del mondo Lgbt, ma il testo a lui attribuito è stato disconosciuto

di MARCO PILI
22 ottobre 2024
Timothy Radcliffe, futuro cardinale al centro dello scandalo (Crediti: EMI)

Timothy Radcliffe, futuro cardinale al centro dello scandalo (Crediti: EMI)

Con l’avvicinarsi del Giubileo 2025, il mondo sta spostando giorno dopo giorno i suoi riflettori su Roma. L’evento, ritenuto in grado di mobilitare fino a 35 milioni di fedeli che visiteranno la capitale nel corso del prossimo anno, viene considerato uno dei momenti fondanti del cattolicesimo, durante il quale il pontefice può concedere l’indulgenza plenaria ai presenti.

Ma il percorso di avvicinamento a questo momento è stato recentemente scosso da una serie di dichiarazioni che hanno gettato nuove luci e ombre sui partecipanti del Sinodo. Nel corso degli incontri, infatti, il predicatore Timothy Radcliffe, recentemente indicato da Papa Francesco come uno dei nuovi cardinali, ha attaccato i vescovi africani che avevano preso le distanze da un documento ufficiale che consentirebbe la benedizione delle coppie omosessuali.

All’interno della Fiducia Supplicans, infatti, è possibile cogliere un’apertura della chiesa romana alla benedizione verso coloro che non rispettano i canoni relazionali espressi dal Vaticano, oltre ad una chiara ripetizione della loro difformità rispetto ai precetti cattolici. Un passo in avanti che, pur confermando lo stato di incredibile arretratezza nel quale gli agenti di San Pietro ufficiano il loro culto, sembra aprire ad una seppur minima presa di coscienza della variegata realtà nella quale il conservatorismo religioso è immerso.

Un messaggio, quello rilanciato a gran voce proprio da Radcliffe, che è stato presto contestato dai vescovi africani, in quanto considerato eccessivamente progressista. Ciò che è scaturito da questo diverbio è, però, immerso nel mistero. Radcliffe, infatti, avrebbe contestato ai vescovi più conservatori il loro approccio, affermando nel suo testo Lo spirito del Sinodo e l'ecclesiologia dei cappelli che “I vescovi africani sono sotto una forte pressione da parte degli evangelici, con denaro americano, degli ortodossi russi, con denaro russo, e dei musulmani, con denaro dei ricchi Paesi del Golfo”.

Il testo, pubblicato a suo nome il 12 ottobre dall’Osservatorio Romano, è stato però disconosciuto dallo stesso autore ben dieci giorni dopo la pubblicazione, nonostante la gravità del contenuto, che accenderebbe i riflettori su un giro di tangenti da Russia, Stati Uniti e paesi del Golfo al fine di influenzare la rotta della Chiesa di Roma, apparentemente votata ad un tiepido progressismo.

Una dichiarazione subito commentata dal cardinale Fridolin Ambongo Besungu, presidente del simposio delle conferenze episcopali africane: “Abbiamo letto quell'articolo sull'Osservatore Romano. Si scrive che noi abbiamo preso soldi dalla Russia, dalle monarchie del Golfo e dagli Stati Uniti tramite le Chiese pentecostali. Ma noi siamo qui al Sinodo e seguiamo le predicazioni di padre Timothy, non riconosco padre Radcliffe in quello che è stato scritto”.

Il cardinal Besungu ha poi aggiunto: “Padre Radcliffe è venuto da me ed è sconvolto che siano state scritte delle cose di questo tipo attribuendole a lui. Mi ha assicurato che non ha mai detto queste parole che non corrispondono alla sua personalità”, rilanciando poi la tesi di una cospirazione volta a destabilizzare il mondo ecclesiastico: “L’intento era creare un incidente per dividere la Chiesa, ma per fortuna questo non è successo”.

Le fonti, subito disconosciute dai diretti interessati, lasciano trasparire numerosi punti oscuri nei finanziamenti della Chiesa vaticana, la quale rischierebbe così di finire al centro di nuovi scandali nelle settimane che precedono il Giubileo. Ma ciò che è certo è, sicuramente, la spaccatura che - ad oggi - contraddistingue il mondo ecclesiastico in merito ai diritti della comunità Lgbt. Secondo Radcliffe, infatti, lo stesso cardinale Ambongo avrebbe dichiarato: “A poco a poco, gli occidentali spariranno. Noi auguriamo loro buona sparizione. Stanno tentando di imporre al nostro mondo un’ideologia decadente”.

Una serie di fatti che, in ogni caso, apre ad un appello non solo alla chiarezza dei finanziamenti nei confronti degli istituti cattolici, ma soprattutto ad un’evoluzione della dottrina nei confronti di coloro che, ancora oggi, sono discriminati e discriminate dalle trame tessute dalle istituzioni religiose.