Spagna, le 16enni possono abortire senza consenso dei genitori

La Corte costituzionale spagnola ha avvallato la riforma della legge sull’interruzione di gravidanza, respingendo il ricorso di Vox e approvando anche l’istituzione di un registro degli obiettori di coscienza

18 giugno 2024
Irene Montero, ministra dell'Uguaglianza in Spagna

Irene Montero, ministra dell'Uguaglianza in Spagna

La Corte costituzionale spagnola dà il via libera all’aborto senza obbligo di consenso per le sedicenni. La giuria, riunita in sessione plenaria, ha convalidato oggi la riforma della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza in Spagna, che consente di accedere alla pratica senza l’obbligo di approvazione da parte dei genitori, e ha stabilito come centri di riferimento gli ospedali pubblici.

Con 7 voti a favore, dei magistrati di maggioranza del settore progressista, e 4 contrari, tra i giudici conservatori, l'Alta corte ha respinto il ricorso presentato dal partito di estrema destra Vox, che sosteneva che la normativa violasse numerosi principi costituzionali, fra i quali quello di libertà, pluralismo e legalità, così come i diritti all'uguaglianza, alla vita e alla libertà ideologica, secondo fonti giuridiche citate dall'agenzia Efe.

Aborto in Spagna
Aborto in Spagna

La consulta spagnola si è espressa allo stesso modo di come si era pronunciata qualche anno fa, quando aveva avallato la legge sull'aborto promossa dal governo socialista di José Luis Rodriguez Zapatero, che eliminava il consenso dei genitori per le minori di 16 e 17 anni, poi rintrodotto da una riforma varata nel 2015 dall'allora governo conservatore di Mariano Rajoy (Pp).

Nella sentenza odierna i togati indicano quindi gli ospedali pubblici come centri di riferimento per l'Ivg. E sostengono la creazione di un registro di obiettori di coscienza per il personale sanitario, eliminando al contempo il dovere di informare le donne che si sottopongono ad aborto sulle prestazioni di aiuto e sostegno alla maternità, e i tre giorni di riflessione.