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Spagna, il premier Sanchez: “La violenza di genere è affare di Stato, non c'è spazio per i negazionisti”

Da inizio anno, in Spagna, si contano già 10 femminicidi e 7 minori uccisi per “violenza vicaria”, ovvero per mano di uomini che avevano come obiettivo quello di colpire, nel modo più doloroso possibile, le madri delle vittime

16 aprile 2024
NORWAY SPAIN DIPLOMACY

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Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, considera il problema della violenza di genere come “un affare di Stato”, rispetto al quale “non hanno spazio i discorsi negazionisti”: lo indica in una nota il governo iberico, dando conto di una riunione straordinaria dell'Osservatorio Statale della Violenza sulle Donne. Tale incontro è stato organizzato alla luce “della gravità delle cifre recenti”, che indicano, da inizio 2024, “dieci donne uccise per violenza di genere” e “sette minori uccisi per violenza vicaria” (quest'ultima è un tipo di violenza con cui esperti indicano il fenomeno di uomini che fanno del male a bambini con l'intenzione di colpire indirettamente, e nel modo più doloroso possibile, le loro madri).

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La riunione dell'Osservatorio è stata presieduta da Sánchez stesso, che ha definito come "priorità a breve termine” il rinnovo di un “patto di Stato contro la violenza di genere” (attualmente ne è in vigore uno approvato nel 2017). In particolare, il premier ha chiesto di “insistere” nelle politiche di contrasto alla violenza di genere “che già ci sono e funzionano”, “correggere difetti” del sistema di prevenzione e protezione alle vittime esistenti e “creare nuovi meccanismi per combattere questa violenza strutturale”: un maggior “coordinamento tra organi giudiziari e amministrazioni” con competenze sulla materia e più “formazione” per gli attori implicati sono due delle strade indicate. La ministra per la Parità Ana Redondo ha reso nota l'approvazione di due pacchetti, da 19,8 milioni di euro e di 140 milioni rispettivamente, per finanziare misure in questa linea.