Stati Uniti contro TikTok: approvata la legge alla Camera per vietare la popolare app

La misura è stata votata con 352 sì e 65 contrari, ora si attende l'ok dal Senato. Il timore dei legislatori e le reazioni dal mondo della politica (e non solo)

di EDOARDO MARTINI
14 marzo 2024

La Camera Usa vota la legge sul divieto di TikTok

Era nell'aria da qualche giorno ma ora la Camera degli Usa ha deciso approvando a larga maggioranza (352 voti favorevoli e 65 contrari) la legge che apre la strada al divieto di utilizzare TikTok negli Stati Uniti. La misura concede sei mesi all'azienda cinese ByteDance per vendere la piattaforma che, altrimenti, sarà bandita dal territorio nazionale. Ma non è detto che il provvedimento verrà approvato visto che prima dovrà passare al Senato

Il timore dei legislatori 

Bisogna però tenere presente che sono circa 170 milioni gli utenti americani che usano TikTok, incluso il presidente Joe Biden che secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, firmerà il "Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act", trasformandolo in legge se dovesse arrivare sulla sua scrivania. Il timore dei legislatori infatti è che i dati degli utenti americani dell'app vengano usati dal governo cinese.

Le manifestazioni dei cittadini Usa a sostegno dell'app
Le manifestazioni dei cittadini Usa a sostegno dell'app

Proprio per questo diversi senatori si sono mostrati restii a una rapida approvazione perché non permetterebbe di valutare tutte le implicazioni di un possibile bando. La deputata Alexandria Ocasio Cortes, ad esempio, ha votato "no alla vendita forzata di TikTok", perché "questa legge è stata affrettata in modo incredibile, dalla commissione al voto in quattro giorni, con pochissime spiegazioni".

Anche l'ex presidente Donald Trump è intervenuto sulla vicenda mostrandosi scettico su questa legge, cambiando così posizione visto che quando era alla Casa Bianca aveva invocato più volte una misura analoga dichiarando TikTok "una minaccia per la sicurezza nazionale".

L'appello agli utenti Usa

Dopo il voto, il numero uno di TikTok, Shou Zi Chew, ha esortato gli utenti della piattaforma negli Stati Uniti a parlare apertamente e condividere le loro storie, anche con i loro senatori. "Continueremo a fare tutto il possibile, incluso l'esercizio dei nostri diritti legali per proteggere questa straordinaria piattaforma che abbiamo costruito con voi", ha affermato nel video pubblicato su X. Poi ha aggiunto: "Crediamo di poter superare questa situazione insieme. Proteggi i tuoi diritti costituzionali. Fai sentire la tua voce".

La reazione cinese 

Immediata la reazione cinese con il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, in prima fila: "La messa al bando negli Usa dell'app di condivisione video si ritorcerebbe inevitabilmente contro gli Stati Uniti. Le mosse contro la popolare app è parte di un comportamento di bullismo".

La risposta di TikTok

L'ultima parola è infine spettata a TikTok che attraverso un portavoce ha dichiarato: "Questo processo è stato condotto in segreto e il disegno di legge è stato portato avanti per un'unica ragione: bannare TikTok. Ci auspichiamo che il Senato consideri i fatti, ascolti i propri elettori e comprenda l'impatto sull'economia, sulle 7 milioni di piccole imprese e sui 170 milioni di americani che utilizzano la nostra piattaforma".

Vedremo quindi come si concluderà la questione visto che la piattaforma ha negato fermamente qualsiasi legame con il governo cinese ristrutturando l'azienda in modo che i dati degli utenti statunitensi rimangano nel Paese.