Venditti criticato per le offese a una donna disabile (Agenzia fotogramma)
Prese in giro e poi pesanti offese verso una donna con disabilità che, proprio a causa di quest’ultima (una grave forma d’autismo) e dei riflessi involontari che emette il suo corpo (simili a gemiti per capirci) lo stava interrompendo durante il suo racconto. Antonello Venditti dal palco prima le si rivolge con un classico romanesco “li mortac.. tua” e le fa il verso, credendo che il suono che sente sia una replica, e infine, visto che ancora non riesce a capire la situazione, si blocca e si rivolge direttamente a quella ‘fastidiosa presenza’ tra il pubblico, invitandola a salire sul palco “se hai il coraggio, stron.. di mer...”.
Lo sconcerto del pubblico
I fan fischiano, si indignano, urlano “buu” e gridano di disappunto rivolte al cantante, che domenica 25 agosto si trovava a Barletta, per un concerto al Castello Svevo. Un’esibizione che si è però trasformata in un brutto, bruttissimo episodio di intolleranza verso una fan in sedia a rotelle che, ignara di ciò che stava accadendo, era lì solo per godersi come tutti qualche ora di buona musica. Il resto dei presenti, soprattutto quelli più vicini alla ‘fonte di disturbo’ dell’artista, sono rimasti male nel sentirgli pronunciare quelle parole cariche d’odio, tanto che si sente una persona dire “non c’ha capito un ca...” nello sconforto generale.
“Un ragazzo speciale che deve imparare l’educazione”
A sbloccare quella che appariva come una situazione a dir poco imbarazzante ci ha pensato uno steward, che si è avvicinato a Venditti per informarlo sulle condizioni della donna. Qui, in una situazione normale una persona si sarebbe scusata, magari anche avvicinata alla vittima di discriminazione per provare a riparare il torto. Invece il 75enne non solo non ha fatto nulla di tutto ciò, ma ancora arrabbiato per l’interruzione ha avuto anche il coraggio – lui sì – di replicare stizzito: “Ho capito che è un ragazzo speciale (già qui sintomo di abilismo, ndr), ma deve imparare l’educazione. Non esistono ragazzi speciali, l’educazione è una cosa…”.
Ovviamente frasi pronunciate al microfono, davanti a tutto il pubblico pugliese. I presenti hanno ripreso l’accaduto e diffuso sui social il video (pubblicato sulla pagina Barlett E AVEST), che oltre a diventare virale ha fatto montare ancora di più la rabbia e le critiche contro il cantautore romano, accusato di insensibilità e mancanza di rispetto.
Le “scuse” attirano altre critiche
Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, sia lo staff del cantautore che la produzione si sarebbero scusati con la famiglia della signora al termine del concerto. E Venditti? In un video pubblicato sempre sui social si scusa con la fan e – dimostrando ancora ben poco pentimento e più un tentativo di mettere una pezza sulla figuraccia –dice di non essersi accorto della ragazza, “pensavo che fosse una semplice contestazione politica a cui sono abituato”. Qui le prime critiche nei commenti, che ricordano al cantante che si trattava di un concerto qualsiasi in una cittadina pugliese, non certo il concerto del Primo Maggio.
Ancora Venditti spiega: “Ho risposto in maniera molto violenta a questa ragazza della quale poi sono venuto a conoscenza, si chiama Cinzia. Il padre è fantastico, la famiglia è fantastica e quindi mi devo scusare. Ma più delle scuse non posso fare – aggiunge –, non me la sento perché il mio concerto è molto complicato ed è diverso da tutti gli altri. Io dico delle cose molto forti, quindi reagisco a qualcosa che nel buio, tra 5mila persone uno non può rendersi conto”.
Quindi da scuse sono diventate un tentativo di giustificazione di un comportamento che non può mai essere giustificato. “Ho fatto ammenda ma l’ho fatta subito, ieri sera dopo il concerto”, dice ancora l’artista. Insomma le scuse sarebbero state immediate, ma ovviamente private, perché lui è “sconvolto, lo vedete no?”. Lo vediamo in un video social che appunto sembra essere stato fatto più per scagionare se stesso che per scusarsi davvero. “Perché oltre gli attacchi politici che mi vengono da tutte le parti arrivano anche attacchi che non mi merito. Tutti sanno quanto voglio bene ai ragazzi speciali e lo possono testimoniare tutti quelli che vengono ai miei concerti, c’ho sempre tenuto a dare anzi un posto migliore a quelli che non possono ambirlo...”.
Il finale non può che attirare ancora critiche: “Se ho sbagliato scusate, è stato il frutto del buio e delle persone e magari anche dello stress che uno vive facendo un concerto molto molto complicato, raccontando cose non da tutti”.