Vittorio Schiavone sfida la sclerosi multipla a passi di Tip Tap: "Sogno uno show tutto mio"

Il performer e ballerino è conosciuto sui social con lo pseudonimo di Colibrì: "Porterò nei teatri la mia storia e si chiamerà la fortuna inciampata"

di ILARIA VALLERINI
23 dicembre 2022
Vittorio Schiavone, il ballerino Colibrì che sfida la sclerosi multipla

Vittorio Schiavone, il ballerino Colibrì che sfida la sclerosi multipla

"Io la chiamo la mia benedizione e vi prego di capire che non voglio offendere nessuno con queste parole. Dopo mesi di collera e depressione, ora la vedo così". Vittorio Schiavone, performer e ballerino, classe 1989, racconta così la sua esperienza con la sclerosi multipla, patologia che gli fu diagnostica a soli 20 anni. "Non mi ha bloccato - aggiunge Schiavone -, ma al contrario mi ha dato la forza di comunicare alle persone con ancora più forza la voglia di emozionarmi e far emozionare". Un messaggio che parte da un grande uomo, anche se sui social ha scelto lo pseudonimo Colibrì per la sua statura: "Sono basso, ma dotato di una grande forza interiore, sulle caviglie ho tatuato le ali di Hermes il messaggero degli dei, perché credo di essere qui per dare un messaggio: trasformate gli episodi negativi della vita in qualcosa di positivo. Ho in mente di realizzare uno show tutto mio che voglio portare nei teatri piccoli di tutta Italia in cui raccontare la mia storia: si chiamerà “a fortuna inciampata, un one man show comico-drammatico per aiutare chi si trova nella mia stessa situazione o sensibilizzare il pubblico su questa tematica".

L'incontro con il Tip Tap

"Quando ero piccolo passavo il tempo libero a imitare le coreografie di Michael Jackson, e ci riuscivo anche abbastanza bene", racconta il giovane ballerino. Da quel momento inizia a seguire corsi di rock ‘n’ roll, boogie, danza acrobatica fino al primo incontro con il Tip Tap: "Avevano bisogno di un sostituto per il saggio di fine anno, mi sono messo le scarpe e ho imparato la coreografia in dieci minuti lasciando i presenti a bocca aperta. Avevo trovato la mia strada. Negli anni a venire ho proseguito i miei studi frequentando l’Accademia Arcobaleno".

Vittorio Schiavone e la sua grande passione per Michael Jackson

La diagnosi

La paura più grande era quella di non potersi più muovere come prima. Spazzando via la sua passione più grande, la danza, e tutti i suoi sogni.  "Con la sclerosi multipla, tronco e braccio erano quasi paralizzati, non riuscivo a battere le mani, e una mi bruciava - spiega -. Inizialmente mi sono spaventato, poi grazie anche ad un grande lavoro psicologico sono giunto alla conclusione che l’unica cosa che mi rimaneva era sfruttare quei segnali come punti di forza. Oggi sono stabile ma la malattia ha cambiato la mia mentalità, mi ha fatto capire il valore del tempo".

Vittorio Schiavone, ballerino e performer affetto da sclerosi multipla

Negli ultimi anni Il Colibrì ha coronato i suoi sogni esibendosi in alcuni dei più importanti teatri italiani. "Ho superato le audizioni senza che la giuria conoscesse la mia malattia", proprio come il teatro Nazionale a Milano, o il Teatro San Carlo a Napoli per il musical Mary Poppins. Ma anche alla Scala nell’opera in “The Tempest“ di Shakespeare e “Il ratto del Serraglio“ di Mozart. A dimostrazione del suo talento nel 2018 riceve il premio “Miglior performer ensamble musical“, in qualità di ballerino del corpo di ballo. Quando non è impegnato nei teatri, specialmente in estate, Schiavone si rifugia sulle coste sarde per provare gli spettacoli dal vivo come un qualunque artista di strada con esibizioni a metà tra spettacoli di danza e stand-up comedy.