Un canestro coi tacchi a spillo? Meglio con sneakers e pantaloncini. Perché la bellezza non è tutto. Certo, quando si partecipa ad un concorso per essere eletta Miss di un certo Paese sicuramente mettere in mostra un certo fascino, magari anche canoni estetici considerati effettivamente belli, ha il suo peso. Ma dopo? Non è che si possa vivere 24 ore su 24 con la corona in testa o la fascia indosso, sai che scomodità…
Insomma c’è tutta una vita a riflettori spenti da portare avanti: ne parla oggi in un’intervista al Corriere della Sera Alice Sabatini il concorso di Miss Italia l’ha effettivamente vinto nel 2015. Prossima a convolare a nozze con il cestista Gabriele Benetti, si racconta per com’è oggi, chi era la ragazza di allora e com’è cambiata. Perché di vite, nel frattempo, ne ha vissute parecchie, nonostante la giovanissima età.
“Se non ti fermi un attimo non apprezzi il lavoro svolto e le soddisfazioni raggiunte: mi sdento il risultato di un percorso e di certe scelte”. La 27enne originaria di Orbetello (Grosseto), in questi nove anni dall’incoronazione è cresciuta, la ragazza acqua e sapone coi capelli corti –rivoluzionaria ai tempi e forse ancora oggi – è diventata una donna adulta, più consapevole, più serena e felice anche. Non perché essere eletta la più bella d’Italia non le abbia regalato una grandissima gioia, ma perché quel titolo, a scanso di pregiudizi e stereotipi, porta con sé anche responsabilità e giudizi. Non è tutto rose e fiori, la strada spianata – perché è innegabile che Alice si è trovata a vivere molti passaggi difficili di quell’età, come la maggioranza delle sue coetanee – non si traduce però in una vita perfetta.
Il rapporto con i giudizi negativi
Soprattutto quando ogni occasione diventa motivo di giudizio, di confronto, di critica. Che sia la finale di Miss Italia dove in molti mettono in dubbio che una ragazza coi capelli corti, col ‘taglio maschile’, possa rappresentare la reginetta di bellezza nazionale, a un’uscita infelice, pronunciata anni dopo ("Mi piacerebbe essere nel 1942 per vivere la Seconda Guerra Mondiale, viste le pagine dedicate dai libri: tanto, essendo donna, non farei il militare e sarei a casa con la paura...”), che suscitò non poche polemiche. “Non ne parlo più: ho spiegato tante volte il senso di quella frase, chi vuol capire capisca”, dice oggi.
La maturità sta anche in questo: imparare a lasciarsi scivolare via quei commenti, quelle critiche facili da leoni da tastiera, da persona frustrata che non ha nulla di meglio da fare che scagliarsi contro una giovane, bella, di successo, magari tramite social, magari in anonimo, non capendo che quelle parole dette così alla leggera per una ragazza di poco più di 20 anni hanno il peso specifico di una montagna di pietre.
Ma crescere, diventare adulta, è anche questo: imparare – spesso a proprie spese – a distinguere quali pareri tenere in considerazione e quali no, quali sono costruttivi e quali tossici. “Ho capito la differenza tra chi ti conosce e chi no: certe cose bisogna farsele scivolare via. Infine, mi godo ciò che ho senza invidie”.
Sport e disturbi dell’alimentazione
Anche perché dopo quell’evento Sabatini racconta di aver avuto alcuni problemi di peso, con le sue abitudini alimentari: “Avevo sbagliato una dieta e il fisico era stressato. Finché lo ‘combattevo’, non perdevo peso. Quando invece ho stabilito che Alice poteva anche essere quella, i risultati sono venuti: ho pure scoperto di essere celiaca, molto dipendeva dalla malattia. A me piace mangiare, vengo da una famiglia di ristoratori: ho unito l’alimentazione sana allo sport”.
Un percorso in cui infatti lo sport può aiutare a superare momenti difficili. Slanciata, atletica, un fisico – questo sì – da invidiare, Sabatini è tornata a giocare a basket, nel Varese, che milita in Serie B. Poteva ambire a qualcosa in più? Forse, ma come ha spiegato, sono state le scelte fatte a determinare quella che è oggi. Il sogno di essere tra le più forti, poi “la vita è cambiata con Miss Italia”, che l’ha spinta a cavalcare il momento. Ma la pallacanestro, lo sport tanto amato da portare lei e la sua famiglia a fare importanti sacrifici per permetterle di allenarsi,è sempre rimasto nel suo cuore, ha continuato a seguirlo, fino al ritorno in campo, in un nuovo spogliatoio.
Tante passioni
L’amore per lo sport che ora va di pari passo con tante altre passioni arrivate nel frattempo: l’iscrizione alla facoltà di biotecnologie all’università, la recitazione, la moda, le apparizioni in tv, e chi più ne ha più ne metta, senza sentire il bisogno di incasellarsi in una sola etichetta, in un solo lavoro. Ma parliamoci chiaro: alla sua età è giusto che si tenga aperta tutte le strade possibili!
“Nella vita bisogna essere fluidi” dice ancora la 27enne al Corriere della Sera. Non si ferma, mai, dal set passa al parquet, dagli abiti da passerella alla tuta: “Ho studiato per diventare attrice: è un mondo difficile, nel quale sto entrando in punta di piedi, incassando anche dei no. La moda la frequento da quando avevo 3 anni: è la ‘comfort zone’ nella quale mi trovo meglio. Essere giocatrice appaga infine una passione. E le passioni vanno seguite”.