Anna ha la voce sottile. Sembra esitante, invece è precisa. Lo senti, che pensa sempre prima di dire qualsiasi cosa. Ha sedici anni compiuti da pochi giorni, e già alcune prove da attrice importanti. Anna ha una maturità non comune, e allo stesso tempo sembra fragile.
cyberbullismo. Il cortometraggio, prodotto da un Rotary club fiorentino, è diretto da Giuseppe Ferlito. Anna ne è la protagonista, in una storia ispirata ad alcune vicende reali, drammatiche. Fra i protagonisti 'adulti', Paolo Conticini e Pino Ammendola. "Ti accorgi di me?" sarà presentato il 14 luglio prossimo ad "Apriti cinema!", nel cortile degli Uffizi a Firenze, alle 21.
Ma nel frattempo, Anna ha affrontato una sfida ancora più grande. È una delle protagoniste della serie tv "Nudes", prodotta da Bim insieme a Rai Fiction, in questi giorni già visibile a tutti su Raiplay. Dieci episodi, diretti dalla regista Laura Luchetti, per raccontare l’adolescenza, dall’interno. Un gruppo di adolescenti che si trova a fare i conti con la divulgazione online di immagini a sfondo sessuale. Una serie – nata da una omonima serie norvegese pluripremiata – che affronta il tema del "revenge porn", e più in generale il rapporto fra internet e sessualità fra i giovani. La sua forza è raccontare tutto questo dal punto di vista dei ragazzi: e Anna è una di queste anime, attraverso cui viviamo tutta la vicenda. Anna, come racconteresti il tuo personaggio nella serie? "Sono Ada, una ragazza che vorrebbe restare tale per sempre. Vive con una mamma single, non si sente a proprio agio con il suo corpo. Ha un’amica inseparabile, Claudia, e non è mai uscita con un ragazzo. Poi comincia un gioco, uno scambio di messaggi con un ragazzo conosciuto su una app di incontri. È il primo ragazzo che la fa sentire desiderata. Ma le foto che Ada condivide con quel ragazzo così dolce, tenero, attento prendono una strada sbagliata". Che cosa ha rappresentato l’esperienza di una serie per la Rai, per la sua crescita di attrice? "È stata un’esperienza bellissima: tanti giorni di riprese, in un posto che era lontano da casa, anche se di poco, e non mi permetteva di ritornare nel nido familiare, la sera. Ho trovato una troupe generosa, disposta ad aiutarmi in molte cose".
Ci sono state scene difficili da girare? "C’era quella foto. Quella foto che mando al ragazzo, in cui si vede in realtà solo la mia schiena nuda. Ma davanti alla troupe mi sentivo esposta, ed è stato un momento delicato. Per fortuna, come ho detto, ho trovato molta delicatezza, molto tatto nelle persone con cui ho lavorato". Le emozioni che doveva tirar fuori erano anche molto pesanti… "Sì, molto forti. Ogni volta era un’impresa quasi dolorosa, scavare dentro di me, riuscire a tirare fuori certe emozioni. Ma mi consola pensare che in questa storia si potrebbero riconoscere anche altre persone, e che questo dolore che in qualche modo ho provato potrebbe aiutare altre ragazze". Ci sono tanti casi di revenge porn che accadono, in tutto il mondo. "Per questo credo che una serie come 'Nudes' sia importante. A scuola non mi è mai capitato che se ne parlasse: e invece sarebbe importante. Non solo per gli adolescenti, ma per gli insegnanti, per sapere cosa fare, all’occorrenza. E per i ragazzi: per riuscire a trovare la voce, per non aver paura del giudizio degli altri".
Che cosa le ha fatto scoprire, di sé, il personaggio? "Ada mi assomiglia molto, perché all’inizio vuole tenersi tutto dentro, per paura delle conseguenze, dei giudizi. E invece poi riesce a esprimersi. E Ada mi ha insegnato questo: la forza di riuscire a parlare". Era già iscritta ad una agenzia di attori, e ha un profilo Instagram già piuttosto seguito. È cambiato qualcosa dopo l’uscita di 'Nudes'? "Ci sono state alcune persone che mi hanno scritto su Instagram, condividendo i loro pensieri sulla serie. Ma insomma, non è cambiato molto. Riesco ancora a fare la spesa senza le folle di fan davanti al supermercato!». Sorride. Un’ironia quasi British" Ha frequentato per tre anni i corsi di recitazione della scuola Immagina a Firenze. Che cosa porta con sé? "Devo quasi tutto a quella scuola, al lavoro su di me e con gli altri ragazzi. Lì ho imparato a tirare fuori tutti i sentimenti, a comunicarli. Giuseppe Ferlito è un grande insegnante".
Anna ha un padre docente universitario di fisica, una mamma medico, ricercatrice farmaceutica. Una famiglia colta, che però non le ha messo i bastoni fra le ruote: al contrario, sua madre è la sua prima fan. Anna ha vissuto l’infanzia in Svizzera, a Zurigo, per poi tornare a Firenze, dove studia in un liceo con indirizzo linguistico. Parla inglese e francese: ha un po’ meno feeling con il tedesco. Lei è Anna Agio, giovane attrice fiorentina. Aveva quattordici anni e studiava recitazione alla scuola Immagina di Firenze, quando è stata scelta come protagonista del cortometraggio "Ti accorgi di me?", nato nell’ambito di una campagna di lotta contro il