Chi è Emma Webber, prima miss lesbica incoronata a un concorso internazionale

Pochi giorni fa conquistato il titolo "Ms World International Woman", riservato a tutte coloro che promuovono inclusività e body positivity

di CAMILLA PRATO -
2 settembre 2023
Emma Webber

Emma Webber

Emma Jay Webber è una mamma 41enne di Bristol, single e oversize. E qualche giorno fa è diventata la prima finalista apertamente lesbica di un concorso internazionale di bellezza.

Ms World International Woman

La 41enne ha partecipato a inizio di agosto alla kermesse internazionale Ms World, a Miami, in Florida. Madre di due bambini, Webber si è piazzata al quarto posto nella classifica generale. Invece aggiudicata la corona di Ms World International Woman, un titolo assegnato a una miss che promuova i valori della diversità e della body positivity.
 
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Pubblicando entusiasta il traguardo raggiunto su Instagram, la reginetta di bellezza ha scritto: "Per sempre grata ❤️🇬🇧👑🏳️‍🌈 Sì... ho pianto 😂". Con la sua personalità e il suo sorriso ha conquistato la giuria del concorso, e ora sui social pubblica orgogliosa come non mai le immagini del suo successo. E a ragione, visto che ha infranto barriere spessissime fatte di pregiudizi, racchiudendo in sé molti degli stereotipi che, fino ad oggi, hanno spesso tenuto lontane molte donne che non rispondevano ai canoni di bellezza considerati standard.

Chi è Emma Jay Webber

Emma Jay Webber è stata finalista nel 2022 del concorso nazionale di Miss Gran Bretagna e ora sta sfruttando il suo successo per portare una rappresentanza Lgbtqia+ nel circuito internazionale dei concorsi.
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La 41enne mamma di due bambini lavora come autista di carrelli elevatori

Residente a Gloucestershire, nel Regno Unito, di giorno lavora come autista di carrelli elevatori. Ha iniziato a partecipare a questo tipo di eventi per aumentare la sua autostima dopo la fine del suo matrimonio e il divorzio nel 2016, partecipando per la prima volta a Miss British Beauty Curve 2018. La 41enne, mamma di due bambini, da allora ha raggiunto la top ten a Miss Gran Bretagna nella sua categoria di età, e quest'anno ha vinto il concorso Miss Regno Unito World International.

La rappresentanza Lgbtqia+

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La 41enne oversize, single e apertamente lesbica ha iniziato a partecipare ai concorsi per migliorare la propria autostima

La vittoria della reginetta britannica, ricordiamo una donna single e oversize, a Miami è particolarmente significativa nel contesto della più ampia comunità Lgbtqia+ della Florida. "Con tutto ciò che sta accadendo nel mondo e il massiccio aumento dei crimini d’odio contro le persone Lgbtq+, ho pensato che questo dovesse essere il passo successivo – aveva detto qualche mese fa –. Devo portare questa mia  candidatura sulla scena mondiale e usarla come un enorme megafono". Una casa di risonanza per tutte coloro che si sentono costantemente escluse, o sotto attacco, o ancora minacciate per la loro identità di genere o il loro orientamento sessuale.

Il concorso di bellezza in Florida

Basti pensare alle mosse portate avanti, nell'ultimo anno, dal governatore della Florida Ron DeSantis, ovvero progetti di legge che limitano fortemente l'espressione e i diritti delle persone della comunità arcobaleno nello Stato. Tra questi l'introduzione di divieti sulle cure di transizione per i minori di 18 anni e l'attuazione della cosiddetta "Don't Say Gay", che vieta di discutere di orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole. Un contesto in cui la reginetta proveniente da oltreoceano si è trovata, suo malgrado, ma che non ha lasciato in disparte nella sua sfida personale che andava ben al di là del concorso stesso.
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La britannica ha vinto il titolo Ms World International Woman a Miami

Parlando con ITV West Country dopo la sua vittoria la 41enne Webber ha detto: "Quello che ho fatto dimostra che come donna Lgbtq+ puoi seguire i tuoi sogni e raggiungere qualsiasi obiettivo. Sono stata in Florida come donna lesbica! Quindi puoi fare tutto ciò che vuoi, indipendentemente dal tuo background". "Essere lì come finalista è già di per sé una storia degna di essere raccontata – ha aggiunto –. Ma vincerlo davvero... Non credo che una persona Lgbtq abbia mai vinto un concorso importante a livello globale".

La situazione in Italia

Sempre quest'estate, mentre Emma Jay trionfava a Miami come prima reginetta apertamente lesbica a una kermesse internazionale, nel nostro Paese Patrizia Mirigliani asseriva che Miss Italia non avrebbe accolto aspiranti miss transgender, ma solo concorrenti 'biologicamente donne'. Un no senza se e senza ma, senza aprire ad alternative, che ha provocato una valanga di critiche e di polemiche da parte sia di chi considera questo tipo di manifestazioni ormai superate (patriarcali e maschiliste) e chi invece considera questa norma una discriminazione bella e buona. Ma, come per riflesso incondizionato, è stata proprio la comunità transgender a dare la risposta più convincente alla provocazione, con centinaia di candidature arrivate in pochissimi giorni che hanno mandato in tilt il sito di Miss Italia. Inclusione 1 - Transfobia 0!