Una novella del Decameron di Giovanni Boccaccio come protagonista di un processo in un'aula di tribunale. E' questo l'evento che andrà in scena il 10 dicembre dalle 15 alle 18, all'interno del corso di Letteratura e retorica dell'Alma Mater, al polo penale del tribunale di Bologna. L'obiettivo è chiaro e si legge già nella locandina dell'iniziativa: riflettere su “una vicenda intrisa di retorica del discorso giudiziario“.
La storia tra Elena e Rinieri
L'iniziativa dal titolo “Praesumitur honesta, rapta et non seducta” ripercorre le vicende della VII novella dell'Ottava giornata del Decameron. I protagonisti sono Elena, vedova di stirpe nobile che non si era mai voluta risposare, e Rinieri, nobile fiorentino che si era invaghito di lei solo con uno sguardo. Il racconto diventa così simbolo nell'attualità di una “relazione tossica”, come spiegano gli organizzatori, fatta di vendette e soprusi.
L'uomo avrebbe infatti voluto passare una notte d'amore con la donna, ma lei lo prese in giro lasciandolo fuori casa al freddo per ore e Rinieri “sdegnato contro di lei, trasformò il lungo e fervente amore in crudo e violento odio”, come recita il Decameron. Nelle righe di Boccaccio, il nobile fiorentino reagisce al rifiuto abbandonando Elena nuda ustionata dal sole, rischiando di farla morire. Non certo esempio d'amore cortese, piuttosto narrazione di un conflitto violento ed esasperato che ricorda moltissimo le dinamiche inquietanti della nostra attuale società.
“Una novella a sfondo nero che non si studia a scuola“
“Si parla tanto di educazione sentimentale - dichiara Bruno Capaci, professore di Letteratura e retorica dell'Università di Bologna - noi processiamo un caso di violenza contenuto nel romanzo criminale scritto da Boccaccio. Una novella a sfondo nero che non si studia a scuola, ma fornisce materia per un processo“.
I giudici che dovranno emettere la sentenza
Spetterà ai giudici Domenico Truppa e Iacopo Santinelli pronunciare la sentenza davanti all'imputato Rinieri (interpretato da Alessandro Patelli), difeso dall'avvocato Mariachiara Antinori, e alla vittima Elena (Maria Maddalena Giacchi) difesa dall'avvocato Luca Mazzanti, con tanto di testimoni, fante e fantesca.