
Ricerca di un nuovo design che mette al centro tatto, udito, olfatto e persino gusto
Un divano nato dall’ascolto dei sensi e dall’incontro tra designer e persone cieche: è questo il cuore dell’iniziativa “Adrenalina incontra Museo Omero e Istituto Cavazza”, che dal 7 al 13 aprile 2025 sarà presentata all’interno di MoscaPartners Variations a Palazzo Litta, a Milano, nell’ambito del Fuorisalone. L’azienda di arredamento e design Adrenalina ha scelto di sviluppare un approccio innovativo, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, sotto la direzione creativa di Debonademeo Studio, progettando un divano senza l’ausilio privilegiato della vista, piuttosto mettendo al centro gli altri sensi: tatto, udito, olfatto e persino gusto. Insomma, un ribaltamento di prospettiva che ridefinisce il concetto stesso di “esperienza”.
Il progetto in questione si colloca come secondo appuntamento di “Adrenalina incontra”, ciclo curatoriale avviato nel 2024 e della durata di cinque anni, nato con l’obiettivo di esplorare nuove forme di creatività e luoghi fuori dall’ordinario. In questa tappa, alcuni workshop hanno coinvolto persone cieche e ipovedenti, invitandole a collaborare attivamente con i designer per immaginare e realizzare un oggetto di design che non partisse dalla vista. “La bellezza – spiegano i promotori – è prima di tutto un equilibrio tra proporzioni, funzioni e sensazioni, e non può limitarsi all’estetica visiva”.
Il risultato di questa sinergia è un divano dove l’elemento fondamentale è il benessere psicofisico, il senso di accoglienza, la percezione nello spazio. La scelta del colore, ad esempio, si basa su studi scientifici che indicano come il giallo sia il più facilmente riconoscibile in presenza di deficit visivi. L’installazione dedicata, al piano nobile di Palazzo Litta, immerge i visitatori in uno “shock percettivo”: filtri applicati alle finestre trasformano gli ambienti, mentre video, suoni e didascalie in Braille raccontano la genesi di un metodo di lavoro che è insieme sperimentale e profondamente umano.
Nel percorso espositivo si potrà assistere anche a un documentario che raccoglie le varie fasi di questo viaggio sensoriale, sottolineando quanto sia importante considerare il design come una disciplina che abbraccia tutti i sensi. L’obiettivo è promuovere una progettazione “umanizzata”, dove l’estetica dialoga con il comfort, l’inclusione e il rispetto dei limiti e delle potenzialità di ognuno.
Possiamo dire che il Fuorisalone 2025 si arricchisce di un’esperienza che supera la dimensione visiva, per avvicinare il pubblico a un design capace di raccontare storie, emozioni e relazioni tra oggetti, persone e spazio. Una vera sfida – e una concreta speranza – di rendere la creatività accessibile a tutti.