Gli studi Ocse rivelano che appena il
37% degli italiani ha sufficienti conoscenze in
campo finanziario. Nonostante ciò e benché gli italiani investano soprattutto nell’abitazione, oltre
4,5 miliardi appartenenti alle famiglie sono impiegati in prodotti finanziari. Un paradosso i cui effetti si aggravano, se si osserva il fortissimo
gender gap rilevato nel settore: appena il
25% delle decisioni in campo finanziario sono assunte da donne. E di queste l’
85% appartengono alla fascia di
single che famiglia non ha o non l'ha ancora e a quella di chi -
separate, divorziate, vedove - famiglia non ha più. Altrimenti, di finanza si occupa il maschio di casa. A rivelare i dati è
Maria Luisa Parmigiani, head of sustainability & stakeholder management del Gruppo Unipol e direttrice della Fondazione
Unipolis. Parmigiani ha deciso di intervenire per ridurre il divario fra generi che caratterizza il mercato finanziario e non solo. “In campo assicurativo – osserva – ogni tre contratti per prodotti di protezione come polizze vita e polizze casa stipulati dai 15 milioni di clienti del gruppo, due sono sottoscritti da uomini e uno da donne. Non sussiste alcun motivo oggettivo perché si mantengano differenze così marcate. Era necessario intervenire per colmare il divario”.
Maria Luisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis
Finanza: alfabetizzazione al femminile
Fondazione
Unipolis ha agito su
tre leve. Quella direttamente rivolta a colmare il gender gap consiste in
percorsi per adulti, in particolare donne al fine di renderle edotte della realtà della finanza e del mondo assicurativo. "Importante è individuare i canali opportuni perché la partecipazione non sia percepita come obbligatoria, nella quale come si suul dire ’c’è più fatica che gusto’: la collaborazione del cliente è fondamentale e laddove questa c'è i risultati sono buoni. A Firenze abbiamo lavorato con la piattaforma dei
Genitori single, con seminari di educazione finanziaria per assistere chi si trovasse in condizioni di mancanza di autonomia e di consapevolezza. Il risultato purtroppo è stato di frequenza assai limitata. Spesso le persone fanno fatica a rendersi conto dell’importanza della conoscenza finanziaria
se non ne hanno immediatamente necessità”.
L’opera nelle scuole
Oltre al divario fra generi, il problema degli italiani risiede in quel ristretto
37% dichiarato dall’Ocse di persone
consapevoli delle basi del mondo finanziario. A prescindere dal genere, dal sesso. Retaggio di una cultura prevalentemente umanistica, che anche in campo economico si è fatta largo su principi filosofici, più che sulla tecnica. A evidenziare il problema della ridotta educazione nel settore da parte degli italiani su Luce! è stata
Claudia Segre (
leggi l’articolo). Sarebbe senz’altro opportuno istruire la popolazione, a prescindere dal genere. “Credo che l’insegnamento delle materie economiche dovrebbe trovare subito spazio nelle
scuole dell’obbligo“, auspica
Parmigiani - Intanto noi, oltre ai citati percorsi per adulti operiamo con altre due leve: la prima è sviluppare l’educazione finanziaria e assicurativa
nelle scuole secondarie di secondo grado: da una decina di anni coinvolgiamo ogni anno
1400 studenti e studentesse delle terze e quarte classi di Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e dal 2020, con la dad, anche le scuole del sud Italia. La tecnica con cui lavoriamo è la simulazione di un’impresa, per distinguersi dai corsi scolastici in cui il soggetto scelto è l’individuo: in tal modo i giovani imparano a immedesimarsi nei due soggetti dell’economia. In ogni classe si formano
gruppi di 4-5 ragazzi, in modo tale che tutti siano costretti a studiare. Il confronto fra i test in ingresso e in uscita dà esiti positivi”. Inoltre, il gruppo Unipol effettua iniziative di empowerment sulle
materie Stem (scientific, technologies, engineering, mathematics) nelle scuole
secondarie di primo grado, per stimolare le giovanissime ad affrontare percorsi orientati alle competenze tecnico scientifiche.
Rigenerazione dal basso
Fondazione Unipolis si occupa anche di rigenerazione delle
periferie urbane e delle “
periferie delle periferie”. Il progetto parte da Milano, dove è avviato un processo di “
Ricercazione“, con tre zone al centro di studi per definirne in modo partecipato i modelli di sviluppo. Si tratta di
via dei Missaglia,
Torre Stephenson,
via Senigallia: una a sud, una a nord, una a nord ovest. “Sono in corso azioni di ‘ingaggio civile’ per definire quali saranno le destinazioni d’uso delle aree dal punto di vista della
sostenibilità dell’abitare; di
salute,
qualità del vivere e accessibilità dei servizi
sanitari; di
socialità e
cultura - spiega Parmigiani – Dal 2020 è in corso un piano di raccolta di informazioni finalizzate col tempo a
evitare la gentrificazione, ovvero l'allontanamento di persone di basso ceto, conseguenza dell’arrivo di strati socio-economicamente più elevati della popolazione. Vogliamo che il quartiere torni alle persone che vi abitano, perché risponde
ai loro bisogni, non creare un ambiente
bello ma inutile destinato a tornare presto ‘
brutto’, perché nessuno ne usufruisce”.
Virgilio Sieni ospite di Casermarchelogica a Sansepolcro
Culturability
Il gruppo Unipol promuove processi di riqualificazione che nascano dai territori. A tal fine anche nel 2021 lancia il bando
Culturability giunto alla sesta edizione. Nelle precedenti il bando ha favorito lo sviluppo di centri ed iniziative culturali rigenerati e già attivi,dislocati al
45% al nord, al 24% al centro Italia, al 31% al Sud e nelle isole. Un esempio virtuoso giunge dalla
Caserma Archeologica di Sansepolcro (Arezzo), dove - riferisce Parmigiani - "si è riportato alla vita uno spazio pregiato e abbandonato, trasformandolo in museo,che produce quaderni d’arte, promuove la street art, ha contatti e scambi continui con le scuole". I fondi del bando Culturability sono erogati in forma di grant fino a 90mila euro; con voucher fino a30mila euro; e con accompagnamento supporto da parte di un team di mentor per un valore di 25mila euro. info:
www.unipolis.it
Casermarcheologica di Sansepolcro (Arezzo)