In una delle estati più torride e afose della storia, anche un gelato può regalare un attimo di piacevole sollievo dal caldo. Ma come fa chi vive con la celiachia? Nessun problema e nessuna rinuncia: se molte gelaterie si sono adeguate negli anni con proposte ad hoc per le persone con intolleranze alimentari, un gelato gluten-free si può prendere anche se nelle vicinanze non c’è un’offerta per celiaci. Basta seguire qualche accorgimento.
"È una sensibilità che si sta diffondendo – spiega Michele Mendola, fondatore della community CeliachiaFacile, nata per aiutare chi soffre di intolleranza al glutine ad affrontare la vita di tutti i giorni – come per tutte le intolleranze alimentari. E questo nonostante sia necessario un certo impegno. Le gelaterie, come i ristoratori, per poter offrire prodotti per soggetti intolleranti devono aver frequentato un corso di formazione organizzato dalle ASL. Devono poi modificare la certificazione HACCP – prosegue – aggiungendo un capitolo sui cibi senza allergeni che commercializzano e sulle procedure che seguono per tutelare il consumatore. Nel caso della celiachia, una delle insidie maggiori sono le contaminazioni, visto che basta una briciola di cialda per scatenare l’intolleranza”.
Cosa chiedere in gelateria
Ma le persone celiache che si trovano in una gelateria normale, per scelta o necessità, non devono pensare che per loro non ci sia nulla, perché basterà seguire qualche accortezza. “È bene chiedere la collaborazione di chi ci serve – continua Mendola –. Il problema infatti sono le contaminazioni e quindi è opportuno che il gelataio usi una paletta pulita”. Per quanto riguarda i gusti, “buona parte delle gelaterie utilizza dei semilavorati che acquistano dalle industrie dolciarie. Questi prodotti sono senza glutine e quindi non causano problemi. Le gelaterie però aggiungono altri ingredienti necessari per arrivare al prodotto finito, e spesso utilizzano prodotti (come biscotti, Pan di Spagna o cookies) che contengono glutine. Chiaramente, questi gusti per chi è celiaco devono essere evitati”.
Le gelaterie artigianali, invece, “utilizzano direttamente le materie prime e non questi preparati – aggiunge il fondatore di CeliachiaFacile –. In questo caso basterà chiedere al gelataio”. Qui inoltre c’è un’attenzione particolare nell’evitare contaminazioni anche per non alterare le proprietà organolettiche del prodotto.
Cono, coppetta o confezionato?
Il celiaco ha poi bisogno di cialde e biscotti specifici: “I coni gluten-free vengono confezionati singolarmente, per evitare il rischio di contaminazioni, se la gelateria non li ha, allora bisogna chiedere la coppetta – ricorda Mendola – . E se c’è il rischio che su una vaschetta di gelato siano cadute delle briciole di cialda, allora meglio optare per un altro gusto”.
Via libera anche ai gelati confezionati, ovviamente evitando i coni e gli altri gusti con le cialde o con il biscotto. “Ci sono in ogni caso tantissimi tipi di gelato che non contengono glutine E se ci sono dei dubbi basta leggere l'etichetta in cui vengono sempre indicati gli allergeni”. Via libera, infine, per gli amanti della granita che “in sé non contiene glutine, mentre la brioche deve essere gluten-free. Nessun problema, comunque, esistono anche quelle” assicura Mendola.