L'inclusione passa anche attraverso l'arte. Ecco "Vedila diversaMente"

Nel centro di Firenze l’installazione temporanea in legno dell'associazione Pallium e della Scuola di Architettura. Tra gli obiettivi, sensibilizzare sui temi del volontariato

di MAURIZIO COSTANZO -
2 luglio 2023
Il taglio del nastro dell'installazione "Vedila diversaMente"

Il taglio del nastro dell'installazione "Vedila diversaMente"

Inclusione passa anche per l’arte, meglio se non al chiuso ma open air, sotto gli occhi di tutti. A Firenze avviene grazie all'installazione architettonica in piazza San Lorenzo per sensibilizzare sui temi del volontariato e dello spazio urbano inclusivo.
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"Vedila diversaMente", l’installazione architettonica site-specific sui temi dell'inclusività visitabile fino al 17 luglio nel capoluogo toscano

Si chiama "Vedila diversaMente", opera site-specific che invita a guardare un'architettura simbolo della città da una prospettiva diversa, ed è realizzata dagli studenti della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze sulla base di un’iniziativa di Pallium OdV e di tre giovani under 35 nell’ambito della manifestazione "Social Innovation Jam". “Vedila diversaMente” nasce dalla riflessione che molti degli ostacoli che rendono difficile la realizzazione di uno spazio urbano realmente inclusivo e che non favoriscono la percezione dei diversi livelli di benefici provenienti dall’attività di volontariato.
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L'inaugurazione dell'installazione fiorentina

Tali ostacoli dipendono molto anche da aspetti immateriali, ovvero da come ognuno di noi riesce a porsi nel rapporto con gli altri, accogliendo punti di vista molteplici e modificando il proprio, anche quello più consolidato e apparentemente scontato, per conseguire davvero una “Firenze per tutti”.

L'installazione tra inclusione e volontariato

L’installazione a carattere temporaneo realizzata in autocostruzione, visitabile fino al 17 luglio, rilegge nella dimensione reale, quattro partiti decorativi del prospetto laterale della Basilica di San Lorenzo trasferendoli inclinati nel piano dell’area pedonale sottostante al sagrato. Viene così ribaltata una visione abituale e familiare per abitanti e visitatori, permettendo di percepire “diversamente” e in modo nuovo dimensioni e rapporti.
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L'opera punta a sensibilizzare sui temi del volontariato e dello spazio urbano inclusivo

La struttura, interamente in legno, utilizzando anche il materiale di una precedente installazione, è lunga 28,50 metri e larga da 4 a 9 metri e si presenta inclinata verso il sagrato della chiesa, tagliata secondo la conformazione dello spazio pedonale antistante.

L'urban art al servizio di valori importanti

“È davvero significativo quando l’arte urbana esprime valori importanti che si richiamano a una visione della città inclusiva e attenta a tutti, ed è ciò che è avvenuto in questo caso" commenta la vicesindaca di Firenze, Alessia Bettini. "Nel cuore della città, a San Lorenzo, un’opera che vuole lanciare un messaggio forte. Ringraziamo Pallium, realtà da sempre impegnata sul fronte della solidarietà, gli studenti che hanno lavorato a questo progetto e tutti coloro che ne hanno permesso la realizzazione a partire da Fondazione CR Firenze sempre attenta a dare gambe a idee di valore” aggiunge Bettini.
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L'opera è stata realizzata grazie a un progetto di associazione Pallium con gli studenti del dipartimento di Architettura Unifi, nell’ambito della manifestazione Social Innovation Jam di Fondazione CR Firenze

"Il mondo del volontariato e del Terzo settore stanno soffrendo un po' la mancanza di nuove leve, soprattutto tra i più giovani. Assume, dunque, un grandissimo valore questo progetto" dichiara il presidente di Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori. Poi entra nello specifico del progetto. "Ha anche il pregio di sensibilizzare sui temi inclusivi e dello spazio urbano che ricoprono oggi un peso assai importante nel dibattito contemporaneo" dice ancora "Complimenti a tutti i protagonisti dell'operazione e alle Istituzioni che l'hanno sostenuta col consueto impegno ed entusiasmo" conclude.
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La struttura è interamente in legno

Pallium, sempre al fianco dei più fragili

Con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare la comunità, Pallium aveva aderito alla terza edizione di "Social Innovation Jam" di "Siamo Solidali" e Fondazione CR Firenze. Quindi aveva realizzato un crowdfunding per il progetto #Firenzepertutti con raddoppio della cifra grazie alla Fondazione. Con il supporto del Laboratorio di architettura e autocostruzione del Dida, 44 studenti della Scuola di Architettura hanno progettato e realizzato con un laboratorio didattico allestito in piazza San Lorenzo, una grande struttura in legno, a carattere simbolico sui temi della proposta vincitrice del bando. A coordinare gli studenti sono stati il professore Leonardo Zaffi, con le architette Eletta Naldi e Luciana Bizzini.
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Un momento dell'inaugurazione dell'installazione fiorentina

“Pallium ha aderito con entusiasmo alla terza edizione di 'Social Innovation Jam' perché ha potuto realizzare un progetto rendendo i giovani parte attiva e attuativa del progetto stesso" afferma la vicepresidente Pallium OdV, Patrizia Cortevesio. "L’obiettivo con cui ci siamo avvicinati era quello di avvicinare i giovani al mondo del volontariato: ci siamo riusciti e i giovani studenti di Architettura sono stati i validi realizzatori dei nostri propositi” conclude Cortevesio. Pallium è una OdV, fondata nella Città del Giglio nel 2001 con gli obiettivi statutari di fornire assistenza domiciliare e di diffondere la cultura della solidarietà. Il servizio cardine di tutta l’attività dell’associazione è l’assistenza sanitaria specialistica domiciliare. Pallium assiste malati oncologici, malati affetti da patologie neurologiche degenerative (SLA) e anziani affetti da gravi patologie, grazie all'impegno congiunto di medici, infermieri, fisioterapisti e volontari.