Una mano per Michele: il 18enne nato senza un arto sogna di fare l'ingegnere

Bertolini ha lanciato una campagna di raccolta fondi su GoFoundMe per acquistare una protesi bionica. Raggiunta la quota, il ragazzo ora vuole aiutare chi si trova nella stessa situazione

di CAMILLA PRATO
2 ottobre 2023
Michele Bertolini

Michele Bertolini

Michele Bertolini, 18enne di Maranello, come tanti giovani ha un sogno da realizzare. Il suo, però, non ha a che fare con un lavoro o un viaggio o con l'incontro con il proprio idolo. Il giovane modenese vorrebbe solo... una mano. Ma letteralmente. Michele è nato infatti senza l'arto destro e nei giorni scorsi ha deciso di lanciare sulla piattaforma GoFundMe una raccolta fondi per riuscire ad acquistare una protesi di ultima generazione che costa 40mila euro.

Raccolta fondi: "Obiettivo raggiunto!"

Michele Bertolini, 18 anni, indossa la mano artificiale. Qualche giorno fa ha lanciato una raccolta fondi per acquistarla

Un sogno che sta per concretizzarsi, visto che domenica 1°ottobre sulla stessa piattaforma - dove aveva fissato il target della raccolta a 20.800 euro - il ragazzo ha festeggiato il conseguimento del traguardo. "Obiettivo raggiunto!!! Grazie di cuore sono felicissimo :)", ha scritto Bertolini sotto il video in cui lui, i genitori e il tecnico ortopedico che segue il suo caso raccontano il motivo della raccolta fondi. Grazie anche all'eco che ha avuto la sua storia, raccontata sulla stampa locale, nazionale e sui social, sono piovuti su GoFundMe oltre 28mila euro, frutto di 330 donazioni (al mattino di lunedì 2 ottobre). La più cospicua, circa un terzo del totale (10.000 euro), è stata versata da un donatore anonimo.
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Ad accompagnare la raccolta fondi anche un video messaggio in cui Michele si racconta 

Michele però, non si accontenta e guarda oltre. "Visto che mi piacerebbe aiutare tutti gli altri a realizzare i loro sogni - aggiunge - la campagna rimane aperta e contribuirà ad avviare altre raccolte fondi per acquistare protesi bioniche ad altre persone". E nel video messaggio ribadisce l'importanza di poter avere finalmente quell'arto mancante: "Questo per me è un inizio, un nuovo inizio". Ultimo di quattro fratelli, racconta mamma Maria Sole, "dopo il parto non me lo volevano far vedere". "A un certo punto esce fuori l'anestesista – prosegue il papà del ragazzo, Luciano – con Michele in braccio, me lo fa vedere e mi fa: 'Lo volete tenere?'. Io pensavo stesse scherzando, ho replicato: 'È bellissimo'".

Il video "Una mano per il sogno di Michele"

"Fin da quando ero piccolo sono sempre stato curioso di come le cose funzionavano in generale", racconta il 18enne, che si è inizialmente ispirato ai personaggi che popolavano i fumetti di Topolino. "Per quanto fosse difficile non mi sono mai arreso", afferma. Vuole diventare ingegnere e lo racconta nel video intitolato Una mano per il sogno di Michele, pubblicato insieme alla raccolta fondi su GoFoundMe. "Non ho mai smesso di provare a fare le cose, ma ho scoperto che per me c'è un grosso limite nel costruire cose fisiche ed è il fatto che mi manca una mano". Ha svolto anche uno stage nell'azienda di Lecce trovando "un ambiente di lavoro eccezionale". È stata la BionIt Labs, dopo varie ricerche che lo hanno portato a prendere contatti anche con il Regno Unito, ad aver realizzato una protesi adatta a lui. "Appena c'è stata la possibilità - spiegava il giovane alla stampa locale - approfittando di una vacanza in Salento, sono andato a provare la mano artificiale: era perfetta". Ora, con le donazioni giunte, il sogno del 18enne sembra essere più vicino a realizzarsi. Ha appena iniziato l'ultimo anno di scuole superiori, ma ha le idee ben chiare per il futuro: "Voglio iscrivermi alla facoltà di Ingegneria meccanica. La prima cosa che farò una volta laureato sarà progettare una nuova mano per il mio corpo e lavorare per aiutare tutte le persone che sono nella mia situazione".