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Maria Laura Albini: "A 40 anni ho cambiato vita, ho fondato un'azienda tutta mia"

Imprenditoria femminile, parità di genere, sostegno ai giovani e all'innovazione sono i temi che le stanno a cuore. Alle donne dice: "Siate coraggiose"

di MAURIZIO COSTANZO -
14 luglio 2023
L'imprenditrice Maria Laura Albini

L'imprenditrice Maria Laura Albini

Maria Laura Albini è tra le 50 imprenditrici italiane più innovative del 2023, all’interno della classifica Fab50, stilata ogni anno da "GammaDonna". Coraggio, passione e determinazione sono tra le qualità che hanno permesso a Maria Laura Albini di cambiare vita alla soglia dei 40, dopo 20 anni di esperienza nel marketing, Crm e business development in aziende leader a livello internazionale tra cui Accenture, Yoox e FC Internazionale Milano. Maria Laura ha sviluppato, insieme a ex colleghi e amici di Yoox, il progetto Arad Digital, per supportare e affiancare le aziende nel percorso di trasformazione digitale. Dopo essersi laureata a pieni voti in Economia Aziendale, con specializzazione sui sistemi informativi all’Università Bocconi di Milano, Maria Laura ha iniziato a collaborare con Innext, società di consulenza aziendale e strategica. Poi è passata in Accenture, all’interno della quale ha lavorato per cinque anni, cimentandosi con le industry più disparate: da telecomunicazioni/media, al mondo del banking, passando per il retail.
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Il progetto Arad Digital è finalizzato a supportare e affiancare le aziende nel percorso di trasformazione digitale (Foto d'archivio)

Nel 2010, è entrata come responsabile del Crm in Yoox, per la quale ha seguito la parte di set up e implementazione sia per la parte multimarca che monomarca, una piccola startup all’interno di un gruppo già molto importante all’epoca. Nel 2015, ha accettato la proposta di FC Internazionale Milano, di creare il nuovo dipartimento Crm e Marketing della società e ha contribuito al lancio della Media House, i cui presupposti erano quelli di produrre contenuti di qualità, esperienze uniche e innovativi modelli di engagement per i tifosi interisti. Prossima ai 40 si è chiesta dove fosse finito il sogno che aveva da piccola di diventare imprenditrice e di fondare un’azienda tutta sua. Così tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, insieme a vecchi amici di Yoox, ha sviluppato il progetto, Arad Digital, con non poche difficoltà dovute alla pandemia, per supportare diverse realtà nella transizione digitale. Alla vocazione imprenditoriale, Maria Laura Albini affianca la volontà di sostenere giovani, donne, uomini e le loro startup nei propri percorsi di crescita, attraverso associazioni e programmi quali ad esempio: StyleIT, Startup Bootcamp Fashion Tech, WeSportUp, Encelado Ventures e IAG. Inoltre, sostiene attivamente l’importanza e la ricchezza della diversità di genere e il potenziamento della leadership al femminile attraverso programmi di mentorship come quello promosso insieme al comune di Milano, per sensibilizzare i cittadini sul tema degli stereotipi, per incidere positivamente sulle condizioni delle giovani donne, valorizzare il loro ruolo nella società e contribuire al superamento del divario di genere nell'ambiente lavorativo. Altri progetti di empowerment femminile, con cui Maria Laura ha collaborato: La Carica delle 101, Valore D, SheTech, Young Women Network e WomenXimpact. “Essere riconosciuta tra le protagoniste dell’innovazione in Italia è per me motivo di orgoglio e mi motiva ancora di più a continuare su questa strada" commenta Maria Laura Albini, Partner Arad Digital. "La spinta verso l'innovazione ha da sempre fatto parte di me e questa passione mi è stata trasmessa da mio nonno paterno, il quale è sempre stato una persona visionaria, uno più avanti rispetto alla propria epoca" racconta.
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Nel 2015, Albini ha accettato la proposta dell'Inter di creare il nuovo dipartimento Crm e Marketing della società

"Il mio percorso non è stato privo di difficoltà, anzi, sono molti gli ostacoli che ho dovuto affrontare per conquistare le diverse posizioni lavorative che ho ricoperto nel corso degli anni" prosegue. "Con la mia storia, vorrei essere di ispirazione per altre donne che hanno un sogno nel cassetto, ma che per timore di fallire, di essere giudicate e di non essere all’altezza vi hanno fino ad oggi rinunciato. A loro dico: siate coraggiose, osate e vedrete che l’impegno, la passione e la determinazione vi porteranno dritte all’obiettivo!” dice Maria Laura.

Maria Laura Albini si racconta a Luce!

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Maria Laura Albini

Maria Laura Albini, cosa l'ha spinta a cambiare vita a 40 anni? “Giunta alla soglia dei 40, mi sono chiesta dove fosse finito il sogno che avevo da bambina di avere un'azienda tutta mia e con coraggio, passione e determinazione ho deciso di lasciare la carriera Corporate e di inseguire la mia vocazione imprenditoriale e la voglia di aiutare gli altri che mi ha sempre contraddistinta. La consulenza è il binomio perfetto per realizzare questa mia visione e, insieme ad alcuni ex-colleghi di Yoox, abbiamo fondato ARAD Digital”. Quale è il suo impegno a sostegno del mondo dell’innovazione, dei giovani e delle loro startup? “Amo il mondo delle startup da sempre, perché mi piace fare accadere le cose. Pensare a un’idea e vederla concretizzarsi, trovo sia l’equivalente del realizzare un piccolo miracolo e ho avuto esempi in famiglia e nel mio cerchio stretto di amicizie o relazioni lavorative che mi hanno dato la forza di intraprendere anche per me stessa questo percorso. Mi sono dedicata al mondo delle startup a partire dalla mia tesi di laurea, il cui tema era il lancio di un nuovo business per la produzione di videogiochi 2D e 3D per mobile. Ho iniziato come Mentor con Startup Bootcamp Fashion Tech, Bocconi4Innovation, e WeSport Up, per poi lanciare insieme ad altri ex YOOXers Encelado Ventures. Inoltre, sono anche stata commissario esterno del Comune di Milano per l’assegnazione di un bando dedicato alle startup durante il periodo del Covid. Sono anche parte di un gruppo strutturato di business angel, Iag e questo significa per me prima di tutto, give back, ovvero aiutare il mondo delle startup a crescere. Iag lavora ogni giorno per costruire un futuro in cui l’innovazione disponga delle risorse necessarie per avere un impatto positivo sulla società e mi sento molto allineata con questa visione. Gli investimenti in Ricerca&Sviluppo in Italia rispetto agli altri paesi europei e al resto del mondo sono ancora bassi, il nostro tessuto industriale è composto principalmente da piccole e medie imprese tradizionali, spesso poco inclini al cambiamento. Il mercato, però, ci sta chiedendo di ridefinire le regole del gioco, non solo a livello finanziario, ma anche di sostenibilità del business e le aziende, se vorranno continuare ad essere competitive, dovranno innovare, per avere un modello di business solido nel lungo periodo. Investire in startup innovative è un modo per farlo".
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Maria Laura Albini: "Giunta alla soglia dei 40, mi sono chiesta dove fosse finito il sogno che avevo da bambina"

In che modo promuove attivamente l’importanza della diversità di genere e del ruolo della leadership al femminile? “Ho lottato in prima persona contro le diversità e gli stereotipi di genere, scegliendo degli studi e una carriera lavorativa considerati prettamente da maschi. All’inizio del mio percorso professionale, la supremazia maschile in ruoli di comando era evidente e numerose sono state le discriminazioni e le difficoltà che ho dovuto affrontare. Per questo motivo ho deciso di trasmettere alle nuove generazioni, e in particolare alle ragazze, che non esistono lavori o attività da maschio o da femmina, che è fondamentale non lasciarsi influenzare dai pregiudizi e non limitare mai la propria libertà di scelta e i propri sogni. In particolare, sostengo attivamente l’importanza e la ricchezza della diversità di genere e il potenziamento della leadership al femminile attraverso programmi di mentorship come quello promosso insieme al comune di Milano, per sensibilizzare e influenzare i cittadini sul tema degli stereotipi, per incidere positivamente sulle condizioni delle giovani donne, valorizzare il loro ruolo nella società e contribuire al superamento del divario di genere nell'ambiente lavorativo. Ho collaborato anche con altri progetti tra cui: La Carica delle 101, Valore D, SheTech, Young Women Network, WomenXimpact, GirlsRestart, FederManager Minerva e Programma Omnia di Accenture Alumni”.
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Maria Laura Albini: sostengo attivamente l’importanza e la ricchezza della diversità di genere e il potenziamento della leadership al femminile" (Foto d'archivio)

Lo sviluppo tecnologico delle imprese sfruttando l’intelligenza artificiale: a che punto siamo e lei in che modo supporta ed affianca le aziende nel percorso di trasformazione digitale? “L’intelligenza artificiale è sicuramente il tema del momento, nonostante, in realtà, siano anni che è nata questa tecnologia. La differenza è che ora è diventata accessibile a tutti e i case study che prima erano solo teorici, oggi si stanno concretizzando, portando le aziende a rendere più efficaci e più efficienti i loro processi interni. Personalmente supporto le aziende nel percorso di trasformazione digitale attraverso Arad Digital, la società di cui sono partner e che grazie ad attività di temporary management accompagna le diverse realtà nel percorso di messa a terra delle iniziative proposte durante i nostri workshop di consulenza direzionale sul digitale a 360 gradi”.

La locandina del premio Gamma Donna, la storica associazione che da vent’anni lavora per ridurre il gender gap in campo socio economico

È stata recentemente nominata tra le 50 imprenditrici italiane più innovative del 2023: qual è il segreto del suo successo e cosa si sente di dire alle nuove generazioni che vogliono intraprendere la sua strada e raggiungere i suoi risultati d’eccellenza? “La definizione di successo è sempre molto personale. Considero un mio successo l’aver realizzato il sogno che avevo da bambina, ossia quello di creare un’azienda tutta mia e diventare quindi un’imprenditrice. Onestamente, non so se ci sia un segreto da svelare. Quello che posso consigliare in base alla mia esperienza è di lavorare sodo e con passione, tenendo sempre bene a mente i propri obiettivi e dove si desidera arrivare. È un po’ come andare in barca a vela: il vento può cambiare e spetta a noi modificare la rotta per arrivare alla meta ed è questo quello che ho fatto nel corso degli anni. Le nuove generazioni avranno di fronte tantissime sfide, prima tra tutte riuscire ad interagire con le generazioni che hanno vissuto in un periodo molto diverso da quello attuale e che perciò ragionano in modo differente, ma che sono una fonte preziosa per imparare a creare insieme le imprese del futuro”. Progetti futuri? “Non riesco mai a stare ferma, ne ho diversi in mente. Sicuramente consolidare la presenza di Arad Digital nel mercato italiano ed europeo, senza perdere di vista i giovani imprenditori che seguo come business angel e le attività di insegnamento, che per me sono molto importanti in quanto rappresentano il mio contributo nei confronti delle nuove generazioni. E poi perché no, un nuovo progetto imprenditoriale, una volta fatta una società e comprese le logiche, è sempre interessante pensare a quali altre realtà si possono ideare, vedere nascere e realizzare”.