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Home » Lifestyle » Moda e inclusione: capi invenduti rigenerati da disabili

Moda e inclusione: capi invenduti rigenerati da disabili

Il progetto Re-Up, con una prima collezione di t-shirt e denim, si basa sui principi di circolarità sociale e ambientale

Maurizio Costanzo
28 Maggio 2023
moda-inclusione-disabili

L’inclusione lavorativa e l’ecodesign si fondono grazie al recupero di abiti invenduti

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Quando la moda sposa l’inclusione. Il marchio Ovs lancia il progetto Re-Up con una prima collezione di t-shirt e denim nata dal recupero di capi Ovs invenduti, personalizzati dai giovani di Valemour, generatore d’impresa della fondazione veronese “Più di un Sogno” che favorisce l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva.

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La collezione è nata dal recupero di abiti invenduti

Nato da un workshop rivolto ai designer di Ovs a cui è stato chiesto di sviluppare un progetto che rispondesse ai principi dell’eco-design, Re-Up sintetizza perfettamente l’idea di circolarità.

Moda e inclusione

La selezione di capi invenduti, t-shirt e denim, è stata decorata seguendo la tecnica dripping, ispirata alle opere di Jackson Pollock, ovvero schizzi di colore realizzati con la vernice “Recycrom”, brevettata da Officina +39 e ricavata dalla trasformazione di scarti tessili in pigmenti colorati.

A rendere ogni capo un pezzo unico sono stati i giovani di Valemour, realtà che nasce per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva coltivando la relazione tra imprese profit e non profit.

La circolarità sociale e ambientale di Re-Up

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T-shirt e denim invenduti trovano nuova vita grazie a un progetto che si basa sull’ecodesign e all’inclusione lavorativa

“Re-Up includerà tutti i progetti che realizzeranno l’idea di circolarità nel senso più ampio, sia ambientale che sociale. L’upcycling consiste nel riciclare e ripensare materiali dando maggior valore a un prodotto già esistente. Con questo progetto, grazie alla collaborazione con Valemour, contribuiamo a generare valore anche per la comunità” spiega Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability Ovs.

Un modello ben chiaro a Marco Ottocento, che ha fondato la realtà Valemour nel 2010 e che oggi crea opportunità di inclusione lavorativa per più di quaranta persone con disabilità intellettiva, è ben conosciuta dall’industria della moda e riesce ad attrarre le aziende grazie a un’idea semplice e contemporanea.

“Il nostro impegno è creare comunità accoglienti verso le fragilità e le imprese sono tra le realtà più importanti della nostra vita personale dopo la famiglia e la rete di amicizie” le parole di Ottocento.

“Partire dalle imprese, per favorire l’inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva, significa generare un modello contagioso. In questo caso è avvenuto grazie alla bellezza dei prodotti Re-Up e l’unione dei talenti di tutti coloro che hanno contribuito alla loro realizzazione” dice ancora Ottocento.

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Recupero degli abiti invenduti e inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva: sono gli ingredienti del progetto Re-Up

Valemour, che cosa è

Valemour è un generatore di impresa che nasce per favorire l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità intellettiva.

La gestione è affidata alla Cooperativa Sociale Vale un Sogno di Verona e alla Cooperativa Sociale Vale un Sogno 2 di Torino. Entrambe nascono su iniziativa della Fondazione Più di un Sogno e operano in modo sinergico per raggiungere la missione comune: migliorare la qualità di vita di persone con disabilità intellettiva e sindrome di Down.

Il ruolo che interpreta è quello di essere soggetto attivo nell’individuazione dei bisogni, nella loro elaborazione e nella proposta di soluzioni che ampliano e integrano le opportunità delle persone con disabilità intellettiva.

In un’ottica di generatività sociale, Valemour contribuisce alla realizzazione di una economia sociale e partecipativa in grado di realizzare valore sociale condiviso con il proprio territorio.

La Cooperativa Sociale Vale un Sogno Onlus è nata nel 2010, è una cooperativa di tipo plurimo e ha due sedi: quella legale si trova San Giovanni Lupatoto e ospita l’attività di formazione al lavoro e di impresa sociale, la seconda è situata a Zevio e ospita il laboratorio cucina.

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La fondazione “Più di un Sogno” favorisce l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva coltivando la relazione tra imprese profit e non profit

A San Giovanni Lupatoto sono presenti anche gli appartamenti dove si svolgono i percorsi di educazione all’autonomia e la vita indipendente che Vale un Sogno ha in carico per completare il Progetto di Vita pensato con la Fondazione Più di un Sogno.

Vale un Sogno 2 è costituita a Torino nel 2016 su iniziativa di alcuni famigliari che avevano aderito nel 2013 al progetto Geox for Valemour e che hanno coltivato la volontà di replicare e migliorare sul loro territorio il modello.

L’incontro con L’Oreal Italia ha permesso l’avvio di una progettualità che vede la Cooperativa avere sede operativa L’Oreal di Settimo Torinese dove un’area è dedicata alla formazione al lavoro e un’altra all’attività produttiva specializzata in una commessa fornita dall’azienda.

In parallelo, la cooperativa ha in carico un appartamento sito nella città di Torino per l’educazione all’autonomia di adolescenti e giovani adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva.

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La collezione è nata dal recupero di abiti invenduti
Nato da un workshop rivolto ai designer di Ovs a cui è stato chiesto di sviluppare un progetto che rispondesse ai principi dell’eco-design, Re-Up sintetizza perfettamente l’idea di circolarità.

Moda e inclusione

La selezione di capi invenduti, t-shirt e denim, è stata decorata seguendo la tecnica dripping, ispirata alle opere di Jackson Pollock, ovvero schizzi di colore realizzati con la vernice “Recycrom", brevettata da Officina +39 e ricavata dalla trasformazione di scarti tessili in pigmenti colorati. A rendere ogni capo un pezzo unico sono stati i giovani di Valemour, realtà che nasce per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva coltivando la relazione tra imprese profit e non profit.

La circolarità sociale e ambientale di Re-Up

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T-shirt e denim invenduti trovano nuova vita grazie a un progetto che si basa sull'ecodesign e all'inclusione lavorativa
"Re-Up includerà tutti i progetti che realizzeranno l’idea di circolarità nel senso più ampio, sia ambientale che sociale. L’upcycling consiste nel riciclare e ripensare materiali dando maggior valore a un prodotto già esistente. Con questo progetto, grazie alla collaborazione con Valemour, contribuiamo a generare valore anche per la comunità" spiega Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability Ovs. Un modello ben chiaro a Marco Ottocento, che ha fondato la realtà Valemour nel 2010 e che oggi crea opportunità di inclusione lavorativa per più di quaranta persone con disabilità intellettiva, è ben conosciuta dall’industria della moda e riesce ad attrarre le aziende grazie a un’idea semplice e contemporanea. "Il nostro impegno è creare comunità accoglienti verso le fragilità e le imprese sono tra le realtà più importanti della nostra vita personale dopo la famiglia e la rete di amicizie" le parole di Ottocento. "Partire dalle imprese, per favorire l’inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva, significa generare un modello contagioso. In questo caso è avvenuto grazie alla bellezza dei prodotti Re-Up e l’unione dei talenti di tutti coloro che hanno contribuito alla loro realizzazione" dice ancora Ottocento.
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Recupero degli abiti invenduti e inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva: sono gli ingredienti del progetto Re-Up

Valemour, che cosa è

Valemour è un generatore di impresa che nasce per favorire l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità intellettiva. La gestione è affidata alla Cooperativa Sociale Vale un Sogno di Verona e alla Cooperativa Sociale Vale un Sogno 2 di Torino. Entrambe nascono su iniziativa della Fondazione Più di un Sogno e operano in modo sinergico per raggiungere la missione comune: migliorare la qualità di vita di persone con disabilità intellettiva e sindrome di Down. Il ruolo che interpreta è quello di essere soggetto attivo nell’individuazione dei bisogni, nella loro elaborazione e nella proposta di soluzioni che ampliano e integrano le opportunità delle persone con disabilità intellettiva. In un’ottica di generatività sociale, Valemour contribuisce alla realizzazione di una economia sociale e partecipativa in grado di realizzare valore sociale condiviso con il proprio territorio. La Cooperativa Sociale Vale un Sogno Onlus è nata nel 2010, è una cooperativa di tipo plurimo e ha due sedi: quella legale si trova San Giovanni Lupatoto e ospita l’attività di formazione al lavoro e di impresa sociale, la seconda è situata a Zevio e ospita il laboratorio cucina.
moda-inclusione-disabili
La fondazione "Più di un Sogno" favorisce l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva coltivando la relazione tra imprese profit e non profit
A San Giovanni Lupatoto sono presenti anche gli appartamenti dove si svolgono i percorsi di educazione all’autonomia e la vita indipendente che Vale un Sogno ha in carico per completare il Progetto di Vita pensato con la Fondazione Più di un Sogno. Vale un Sogno 2 è costituita a Torino nel 2016 su iniziativa di alcuni famigliari che avevano aderito nel 2013 al progetto Geox for Valemour e che hanno coltivato la volontà di replicare e migliorare sul loro territorio il modello. L’incontro con L’Oreal Italia ha permesso l’avvio di una progettualità che vede la Cooperativa avere sede operativa L’Oreal di Settimo Torinese dove un’area è dedicata alla formazione al lavoro e un’altra all’attività produttiva specializzata in una commessa fornita dall’azienda. In parallelo, la cooperativa ha in carico un appartamento sito nella città di Torino per l’educazione all’autonomia di adolescenti e giovani adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva.
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