È morta Françoise Hardy, icona senza tempo del cantautorato francese

Simbolo della cultura europea del dopoguerra, nel 2023 era stata inserita da Rolling Stone nella classifica dei 200 migliori cantanti di tutti i tempi

di MARCO PILI
12 giugno 2024
 Françoise Hardy, icona musicale e di stile (ANSA)

Françoise Hardy, icona musicale e di stile (ANSA)

Si è spenta all’età di 80 anni Françoise Hardy, cantante francese e icona degli anni Sessanta. Famosa in tutto il mondo per il suo contributo alla cultura pop di quel periodo, ha segnato in modo indelebile i canoni musicali della seconda metà del Novecento. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata sui social network dal figlio Thomas Dutronc, anche lui cantante, nato dalla relazione di Hardy con Jacques Dutronc, cantante e attore francese famoso per il suo ruolo in Van Gogh, nonché per il suo stile musicale tendente al pop rock.

Chi era Françoise Hardy

Nata a Parigi il 17 gennaio 1944, iniziò a suonare la chitarra da autodidatta ad appena diciotto anni. Nel 1962 registrò “Tous les garçons et les filles”, una canzone d'amore divenuta così popolare da vendere oltre due milioni di copie in tutto il mondo.

Grazie al successo della sua musica, nel 1963 partecipò all'Eurofestival (precursore dell’attuale Eurovision Song Contest) con "L’amour s’en va", classificandosi quinta. Una carriera costellata di successi e arricchita dalla pubblicazione di numerosi album, in Francia e all’estero, con brani non solo in francese ma anche in inglese, italiano, spagnolo e tedesco.

Nel 1966 partecipò al Festival di Sanremo assieme a Edoardo Vianello con "Parlami di te", brano che le garantì l’ottavo posto nella classifica generale. Nella sua discografia anche "La Maison où j'ai grandi", cover de "Il ragazzo della via Gluck" di Adriano Celentano. Solamente due anni dopo, nel 1968, dichiarò conclusa la sua carriera, rendendo pubblica la sua decisione di non tenere più concerti dal vivo.

Da icona musicale a icona di stile

Hardy, però, non era solo un’icona musicale internazionale. In una società in fermento come quella europea del secondo dopoguerra, la cantante si era affermata come una vera e propria icona della moda e dello stile vestendosi, ad esempio, con le creazioni di Emmanuelle Khanh, Paco Rabanne e Yves Saint Laurent. Una personalità e una carriera decisamente poliedriche, tali da renderla un autentico punto di riferimento per l’evoluzione dello stile pop rock e yéyé. Un successo coronato dalla produzione di 30 album musicali e dalla vendita di oltre 60 milioni di copie in tutto il mondo.

Nel giugno del 2019, la cantante e attrice francese aveva annunciato a RTL di essere stata colpita da un nuovo cancro e, nel marzo del 2020, aveva dichiarato che non avrebbe mai più potuto cantare. La sua morte segna la fine di un'era per la musica francese, lasciando un'eredità indelebile grazie alle sue canzoni e alla sua inconfondibile presenza scenica. Una personalità che, nel 2023, le era valsa l’ingresso nella classifica dei 200 migliori cantanti all-time realizzata da Rolling Stone, rendendola così l’unica rappresentante francese.