Mai vista così tanta gente al
Palio di Siena. Tra i bambini, in braccio a
mamma Zeynep, c'è anche
Mustafa: il
bambino siriano nato senza arti e arrivato in Italia lo scorso gennaio. Fuggito insieme ai genitori dell'orrore della guerra di cui il suo corpo e quello del padre Munzir ne riportano le cicatrici. Ormai la sua nuova casa è Siena, città che lo ha ospitato calorosamente facendolo sentire fin da subito il benvenuto. Le prime parole del bambino, uscito di casa insieme alla famiglia per incontrare la stampa, furono infatti: “
Mi piace stare in Italia“, disse così ai giornalisti sfoderando un grosso sorriso. Attualmente la
famiglia El Nezzel è ospitata in una casa messa a disposizione della
Caritas di Siena, ma i bagagli sono già pronti per il prossimo trasferimento previsto per settembre. Direzione Budrio in Emilia Romagna, dove il piccolo Mustafa insieme al
padre Munzir, anche lui senza un arto, potranno iniziare il
percorso di cure e di riabilitazione al Centro Protesi Inail di Vigorso.
Mustafa insieme a mamma Zeynep al Palio di Siena
Dalla foto simbolo alla nuova vita in Italia: la storia di Mustafa
La storia di Mustafa e della famiglia El Nezzel ha inizio nel 2016, quando il padre Munzir e la moglie Zeynep furono colpiti da una
bomba lanciata da un caccia del regime di Bashar al-Assad in un mercato a
Idlib, città della
Siria nord-occidentale. A causa della bomba
Munzir perse la gamba destra. La moglie Zeynep, incinta del piccolo Mustafa, si salvò ma il feto subì danni irreversibili. Il piccolo, infatti, poco tempo dopo
nacque senza arti, affetto da una grave forma di
tetra amelia. Tre anni dopo la bomba, Zeynep e Munzir decisero di scappare dalla Siria, rifugiandosi nella provincia turca di Hatay. Fu proprio qui che il fotografo turco
Mehmet Aslan scattò quella foto, “Hardship of Life”, destinata a cambiare la vita per sempre della famiglia El Nezzel. Quella foto simbolo infatti vinse il Siena International Photo Awards (SIPA) 2021. Il moto di solidarietà nei confronti della storia di Mustafa si diffuse immediatamente in tutta Italia. L’ambasciata italiana ad Ankara e la Farnesina si attivarono per trovare la famiglia El Nezzel. L’operazione ebbe successo e parallelamente il Siena Awards attivò una
raccolta fondi per sostenere l’arrivo di Mustafa in Italia.
L'arrivo di Mustafa a Roma
Il trasferimento a Budrio verso una nuova normalità
Il primo
appuntamento tecnico-sanitario per il piccolo
Mustafa al Centro Protesi di Vigorso è stato programmato
a fine settembre, entro quella data è previsto il definitivo trasferimento della famiglia dalla Toscana all’Emilia. Un altro nuovo inizio per Mustafa, i suoi genitori e la sorellina Maria che nascerà a breve. La famiglia siriana recentemente era stata in visita proprio a Budrio, alle porte di Bologna, per entrare in contatto con la nuova realtà, dove potranno iniziare anche un
percorso di integrazione lavorativo e scolastico. Tutto questo grazie alla disponibilità e collaborazione del Comune di Budrio e della Città metropolitana di Bologna. Mentre al
Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio inizierà il percorso
verso una nuova normalità sia per Mustafa, ma anche per il padre Munzir, per ricominciare a vivere nonostante i demoni del passato.