Oms e Ipc lanciano “Equipped for equity”: 2,5 milioni di persone hanno bisogno di protesi e carrozzine

La campagna per garantire un maggior accesso alla cosiddetta tecnologia assistiva per persone con disabilità, sportivi e non, è stata lanciata in occasione delle Paralimpiadi di Parigi 2024

29 agosto 2024
030912 - Madison de Rozario - 3b - 2012 Summer Paralympics

Atlete paralimpiche ai Giochi

Mai come in occasione delle Paralimpiadi è fondamentale sfruttare la visibilità che porta un evento del genere per lanciare campagne che, spenti i riflettori dei Giochi che illuminano i più fortunati spesso, hanno un impatto sulla vita di tutti i giorni anche di chi, quella fortuna non ce l’ha.

A livello globale, infatti, oltre 2,5 miliardi di persone hanno bisogno di uno o più prodotti di assistenza, ovvero tecnologie digitali che possono migliorare la qualità di vita di ch ha una qualche forma di disabilità. Con l'invecchiamento della popolazione il loro numero potrebbe toccare i 3,5 miliardi entro il 2050. Ma “in molti Paesi, la maggior parte delle persone che ne avrebbe bisogno non vi ha accesso”. Ed è qui che è necessario intervenire e sensibilizzare la società perché si superino differenze e disuguaglianze, in cui la diversità non sia più un ostacolo. 

La campagna Equipped for equity

In occasione dell'apertura delle Paralimpiadi di Parigi2024, l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e il Comitato Paralimpico Internazionale (Ipc) lanciano la campagna "Equipped for equity", con cui chiedono che sia garantito a tutti, indipendentemente dalla loro posizione, l'accesso alla tecnologia di cui hanno bisogno. Lame da corsa, protesi in titanio, sedie a rotelle super leggere: “La tecnologia assistiva svolge un ruolo cruciale nel consentire agli atleti paralimpici di competere ai massimi livelli, mostrando le loro straordinarie capacità e ispirando milioni di persone", spigano Oms e Ipc.

L’accesso limitato alla tecnologia assistiva

“Tuttavia, le disuguaglianze globali nell'accesso a questi prodotti sanitari essenziali rimangono una sfida significativa”. Ad esempio, solo tra i 5 e il 35% degli 80 milioni di persone che necessitano di una sedia a rotelle ne ha accesso, a seconda di dove vivono, e solo il 10% della domanda globale di apparecchi acustici è soddisfatta. “Senza accesso alla tecnologia assistiva, alle persone con disabilità viene negato il diritto di partecipare a tutti gli aspetti della vita e sono anche maggiormente a rischio di esclusione, isolamento e povertà". Per questo Oms e Ipc sfrutteranno la piattaforma delle Paralimpiadi per condividere messaggi e informazioni sul perché l'accesso universale a questi dispositivi è essenziale. "Invitiamo governi, donatori e società civile a dare priorità a questi prodotti trascurati ma essenziali, integrandoli nei programmi di assistenza primaria", spiega Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms.

“Queste tecnologie consentono di ridefinire ciò che è possibile nello sport e ispirare milioni di persone in tutto il mondo", conclude Andrew Parsons, presidente dell'Ipc.