Le promesse di Veronica Ferraro a Davide Simonetta: “Proveremo ancora ad avere un figlio”

Le dolci parole che l’influencer 34enne ha dedicato al marito durante la romantica cerimonia. La coppia, appena sposata, sta affrontando il percorso della fecondazione in vitro

di SOFIA TULI
13 settembre 2024
Il matrimonio di Veronica Ferraro e Davide Simonetta

Il matrimonio di Veronica Ferraro e Davide Simonetta

“E ci proveremo ancora ad avere un figlio, spero sia come te. Ma se rimarremo soli io comunque avrò già vinto tutto”. Sono alcune parole che Veronica Ferraro, nelle sue promesse di matrimonio, ha dedicato al compagno, ormai marito, Davide Simonetta.

E sono le parole che più di altre, all’interno di un discorso pieno di emozione e di amore, sono rimaste impresse. Perché per quanto sui social siamo abituati a vedere solo il meglio della vita di personaggi pubblici e influencer, pensando erroneamente che sia tutto lì, c’è tanto altro che non vediamo e che spesso non viene mostrato. 

Non è il caso della neo sposina e questo le fa onore. Perché lei per prima, mesi fa, ha parlato di questa maternità cercata e fortemente voluta, che stenta ad arrivare, dando voce a tante altre donne – a tante altre coppie – che come lei e come loro stanno o hanno affrontato la stessa difficoltà. 

Un post su Instagram, datato marzo scorso, racconta il percorso della fecondazione in vitro che la coppia ha intrapreso: foto senza trucco né filtri e video in cui Davide l’aiuta con le punture. Un carosello che parla a molte donne, che possono così identificarsi. 

Il desiderio di diventare madre in un’età considerata già avanzata dalla scienza, a 34 anni, con l’orologio biologico se non agli ultimi ticchettii, ma quasi. Le difficoltà di concepire senza supporti medici che pian piano diventano impossibilità, quindi poi la decisione di intraprendere un percorso in salita, non sempre facile e non per forza efficace. 

“Quando io e Davide abbiamo iniziato a provare ad avere un bambino, ci siamo sottoposti a dei test e abbiamo scoperto di avere entrambi problemi a concepire naturalmente. Anche in quel caso non mi sono scoraggiata, so che al giorno d’oggi ci sono tanti metodi per provarci comunque. L’unico mio rimpianto però è non aver avuto una conoscenza e consapevolezza maggiore, anni fa, della possibilità di vitrificare i miei ovuli, perché di certo lo avrei fatto in più giovane età, quando la mia capacità riproduttiva era più alta – aveva scritto Ferraro – Credo davvero che sia una tematica importante e sono contenta che ora se ne parli sempre di più anche in Italia...Da qualche giorno ho iniziato il percorso di stimolazione ovarica e successivamente, dopo il matrimonio, porteremo a termine (speriamo con buoni risultati!) la fivet”. 

Poi un secondo post una settimana dopo, a fine marzo, la ritraeva in un letto di ospedale per il pick up degli ovociti e nel frattempo video e dirette con esperti per parlare dei vari metodi che esistono. Delle varie possibilità (politica permettendo) che la scienza ci ha dato per diventare genitori, laddove la natura – per vari motivi – ce le tolga.