Senza braccia, con le protesi, attraverserà a nuoto lo stretto di Messina: la sfida solidale di Andrea Lanari

Nel 2012 il grave infortunio sul lavoro, il 2 luglio i 3 chilometri insieme al figlio e a Marco Trillini, insegnante di nuoto per persone con disabilità. L’impresa servirà a raccogliere fondi per aiutare le vittime del lavoro con Anmil e per il Centro Papa Giovanni XXIII

25 giugno 2024
Andrea Lanari insieme a Marco Trillini

Andrea Lanari insieme a Marco Trillini

Nel 2012 perse entrambe le braccia dopo un grave incidente sul lavoro, rimaste schiacciate sotto una pressa. Da allora per Andrea Lanari, di Castelfidardo, sarà cambiato tutto, o molto. Avrà dovuto affrontare nuove sfide e ricostruire la propria quotidianità. Sicuramente è diventato tra i primi testimonial Anmil, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, con cui ha portato la sua esperienza e testimonianza in giro, anche tra i giovani.  

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Una grande impresa lo attende fra pochissimi giorni, quando il 2 luglio attraverserà lo stretto di Messina a nuoto, con le protesi, fino a Reggio Calabria (più precisamente da Torrefaro a Cannitello). 

Con lui ci saranno il figlio Kevin e l'istruttore Marco Trillini, esperto di nuoto per persone con disabilità e Responsabile della comunicazione del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona. Nuoteranno per circa 3 chilometri e mezzo per raccogliere fondi per aiutare le vittime del lavoro con Anmil e per il Centro Papa Giovanni XXIII.

"Il 2 luglio, grazie all'Asd Siciliaopenwater, insieme a mio figlio Kevin e altri due miei amici tenteremo la traversata dello stretto di Messina a nuoto – dichiara Lanari nel comunicato di Anmil – e sarà un obiettivo importante non solo come sfida personale, ma anche come opportunità per promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro che la cronaca quotidiana mostra come un inutile orpello per tutti”.

Lanari testimonial Anmil
Lanari testimonial Anmil

“Con questa intende lanciare un messaggio di non arrendersi mai e anche quando la vita ci mette davanti a situazioni difficili – prosegue Anmil – è proprio in quei momenti che bisogna tirare fuori tutta la forza di volontà e la grinta necessarie per cercare di superare gli ostacoli. Oggi la sua storia è un esempio per le centinaia di lavoratori e studenti che incontra da anni, cui racconta la sua storia affinché non si ritrovino mai ad affrontare un dramma come il suo".

A condividere l’esperienza con lui, i due figli: Kevin in acqua, mentre Keira lo supporterà da un’imbarcazione, seguendoli lungo tutto il percorso. "Ho voluto scrivere e segnalare questa impresa anche al Papa e al presidente della Repubblica – dichiara Lanari – affinché trovino in questa occasione un'opportunità per fare sentire il loro monito non solo in occasione di tragedie inaccettabili e che ci vedono sempre più assuefatti".

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"Per tutti questi motivi l'Anmil continuerà a battersi per la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso le Testimonianze delle vittime, soprattutto verso i giovani che dobbiamo educare alla prevenzione affinché queste tragedie non accadano più - continua il presidente Zoello Forni - e siamo grati ad Andrea, ai suoi figli e al team che li ha supportati e li accompagnerà in questa grande avventura, per il grande lavoro e la determinazione che hanno dimostrato in questi mesi. A loro il nostro grande in bocca al lupo".