Senzatetto in aumento in America, un gruppo di sarte ripara gratuitamente i loro vestiti

Si stima che siano circa 600mila i senzatetto: molti dei quali sono afroamericani. A Philadelphia c'è un gruppo di volontarie che si preoccupa di riparare i loro indumenti malconci

di DOMENICO GUARINO -
1 febbraio 2024
beggars-lying-side-street-with-dirty-clothes

beggars-lying-side-street-with-dirty-clothes

Quasi 600mila: è questo, secondo le stime più ottimiste, il numero degli homeless, dei senzatetto, che vice nelle grandi città americane: da New York a Los Angeles, da San Francisco a Chicago, a Philadelpia.

Un fenomeno in costante ascesa, come sottolinea lo studio della National Alliance to End Homelessness e dello Hud, il dipartimento per l’Edilizia e lo sviluppo urbano, secondo cui, tra il 2017 e oggi, i senzatetto negli Stati Uniti sono aumentati del 6%, arrivando alla cifra monstre di 582.462. in pratica 18 americani ogni 10mila non hanno un’abitazione dove vivere, e dormono all’aperto, in ripari di fortuna o in ricoveri organizzati dalle comunità.

Si stima che tra il 2017 ad oggi, i senzatetto negli Stati Uniti siano aumentati del 6%, arrivando a sfiorare i 600mila, una cifra impressionante. Di questi, il 22%, oltre 127mila persone, sono considerati senza casa cronici, il 6% sono veterani delle forze armate, il 5% giovani o giovanissimi, senza famiglia con meno di 25 anni. Gli afroamericani, solo il 13% della popolazione complessiva, costituiscono invece il 39% degli homeless.

I dati: 18 americani ogni 10mila sono senzatetto

Di questi, il 22%, oltre 127mila persone, sono considerati senza casa cronici, il 6% sono veterani delle forze armate, il 5% giovani o giovanissimi, senza famiglia con meno di 25 anni. Gli afroamericani, solo il 13% della popolazione complessiva, costituiscono invece il 39% degli homeless.

Una situazione che purtroppo rispecchia quanto accade anche in Europa, e anche in Italia, ma che fa ancora più effetto in quella che rappresenta l’economia più potente al mondo.

Per fortuna, in questo mare di disperazione e marginalità, dove la negazione della dignità e l’abbrutimento umano sono dietro l’angolo, fioriscono attività di vicinanza e solidarietà che non ti aspetti.

Il volontariato delle "rammendatrici"

A Philadelphia, ad esempio, un gruppo di circa 16 donne, quasi tutte pensionate, ha deciso di puntare sul vestiario degli homeless, dedicandosi a rammendare, a ricucire, gli abiti spesso lisi e sdruciti dei senza casa. Munite di macchine da cucire, di aghi, spilli, fili, bottoni e nastri, oltre che di tanta passione e buona volontà, il gruppo di Menders (“rammendatrici” in italiano), si riuniscono ogni giovedì al Broad Street Ministry, e offrono offrendo gratuitamente le loro competenze per riparare vestiti a chi non ha un tetto.

Offrendo soprattutto la possibilità di salvare qualcosa che potrebbe a sua volta salvare la loro vita: una coperta, un cappotto caldo, un paio di guanti. Le persone in attesa fuori passano davanti alla reception e ricevono accoglienza. “Fa freddo quando il tuo unico cappotto non ha bottoni e la cerniera è rotta. E ciò è peggio quando non hai un posto da chiamare casa”, racconta John C., un uomo sulla cinquantina che vivere per strada. Così sono andato dalle Menders e una di loro l’ha riparato.

@phillyinquirer At Philadelphia's Broad Street Ministry, these volunteers are mending the world one zipper at a time. Every week during the lunch hour at the non-profit, a group of volunteers fix clothing items brought in for repairs by people who are unhoused. To learn more about the menders, click the link in our bio. 📝 by Elisabeth Perez Luna / For The Inquirer 🎥 by Jenna Miller / Staff #Philadelphia #foryou #Philly #LinkInBio ♬ original sound - The Philadelphia Inquirer

Le Menders hanno iniziato il loro lavoro di volontariato quasi dodici anni fa e, a parte lo stop forzato determinato dalla pandemia da Covid, non si sono più fermate, riparando, dai 12 ai 16 articoli a settimana, per garantire una protezione più efficace dal freddo, dal caldo, ed anche una dignità alle persone che non hanno soldi per comprare degli abiti nuovi.

Una goccia in un mare di sofferenza e talvolta di disperazione. Ma si sa, anche le gocce possono scavare le rocce.