La
scusa più usata per negarsi a una notte di passione è stata, per generazioni, il famoso
mal di testa. Le emicranie di moglie e fidanzate facevano spesso finire a bocca asciutta mariti e compagni. Questo almeno valeva fino a qualche tempo fa. Ora è tutto diverso e lo dimostra un dato: pur di far felice il partner e accontentarlo,
i giovani dicono Sì anche controvoglia.
L'indagine Intimità e sessualità
Dall'indagine "Intimità e sessualità", condotta dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica, emerge che il 50,7% dei giovani asseconda la richiesta di sesso del partner anche controvoglia
È quanto emerge dall’
indagine "Intimità e sessualità", condotta dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica in occasione della Settimana del Benessere sessuale, che ha realizzato interviste in tutta Italia. A rispondere all’indagine online è stata soprattutto la
fascia di popolazione che va dai 20 ai 30 anni, e in totale le risposte sono state 2.140. I dati parlano chiaro: la maggioranza dei giovani, pari al
50,7% del campione, ha detto di
assecondare "qualche volta" il partner nella sessualità anche
quando non ne ha voglia, lo fa "spesso" il 22% e questo accade "sempre" per il 9,5% degli intervistati. Chi dice di
non accontentare mai il partner è il
18,5%, mentre solo il 4% ha dichiarato di essere in astinenza. Le nuove generazioni risultano
molto attive sotto le lenzuola, il 65% degli intervistati non ha avuto difficoltà sessuali negli ultimi sei mesi e il 32% di loro ha dichiarato di lasciarsi andare ogni due o al massimo tre giorni, che è poi la frequenza di rapporti ideale secondo il 44% del campione. Sul piano della qualità, il
48,5% si considera "
soddisfatto", il 34% si dice “molto” soddisfatto mentre solo il 4% non lo è “per nulla”. Non solo ottimi amanti:
i giovani di oggi sono a tutti gli effetti un
popolo di teneroni, tanto che sono soliti scambiarsi baci e carezze affettuose con il proprio partner più volte al giorno, e questo vale per il 62% degli intervistati. Solamente il 5% si lascia andare a dolci effusioni una volta a settimana, mentre chi è più restio e confessa di fare coccole "molto raramente" è solo l’8,5%.
Cade il tabù del sesso, almeno a parole
Tra le generazione più giovani non esiste quasi più il tabù del sesso nella comunicazione di coppia
Se per generazioni toccare l’argomento
intimità era tabù, per i nostri giovani non è più così. Ben il
74% degli intervistati, maschi e femmine, si trova
a proprio agio a parlare di sesso col proprio partner e solo il 18% è in imbarazzo. Una bassissima percentuale, pari al 2,6%, confessa di sentirsi a disagio quando si scivola in certi argomenti, mentre chi evita e finisce per non parlarne mai è solo il 4,5%. Non solo argomenti hot, i giovani si sentono liberi anche di esprimere i propri
sentimenti, ed è così per il 49% degli intervistati, mentre è il contrario solo per il 12,5% del campione. Tutti concordi su un punto però: la priorità sta nell’
educazione a sessualità e affettività, considerata come una necessità portarla tra i banchi di scuola. “Da questa indagine emergono vari aspetti interessanti – spiega la presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, Roberta Rossi – tra i giovani c’è tenerezza e comunicazione. È importante un gioco delle parti e un venirsi incontro che crea il momento di intimità, e da questa fotografia emerge un assecondare l’altro nella sessualità anche quando non si ha voglia. Le nuove generazioni sembrano avere acquisito una
modalità funzionale ed intima di rapporto a due, ma molti di loro non sono sposati, quindi non vivono la condizione di quotidianità che a volte può incidere sulla comunicazione e sulla disponibilità. Un quadro che in parte contraddice l’idea di una crisi generale di rapporti. L’intimità e la sessualità sono ancora dei punti fermi del rapporto a due”.