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Testamento biologico: “A sette anni dalla legge, si sa ancora poco”

L’Ordine dei medici di Firenze non la manda a dire: sulla procedura del biotestamento c’è ancora oggi una scarsa informazione. “Molto lavoro da fare. La volontà sui trattamenti sanitari è un diritto delle persone”

28 marzo 2024
Testamento biologico e disposizioni anticipate di trattamento

Testamento biologico e disposizioni anticipate di trattamento

“Purtroppo oggi, dopo quasi sette anni dall'introduzione della legge, ancora in pochi sono a conoscenza della procedura da seguire per depositare il testamento biologico. Come Ordine dei medici e con la nostra commissione bioetica cerchiamo di promuovere le Disposizioni anticipate di trattamento perché troviamo sia un segno di civiltà”.

Lo dichiara Pietro Dattolo, presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, in seguito a un incontro promosso a sette anni dalla legge 219, o biotestamento.

"C'è ancora del lavoro da fare - dice Dattolo - per diffondere tra i cittadini l'esistenza del diritto alle Dat. Si tratta di una manifestazione anticipata della propria volontà riguardo ai trattamenti sanitari, qualora, a causa di gravi condizioni di salute, venga meno la capacità di autodeterminarsi. È un diritto. È sufficiente prenotare un colloquio nelle strutture sanitarie adibite - continua il presidente - dove un'equipe di medici, psicologi, anestesisti e altre professioni del settore aiuterà il cittadino a redigere il biotestamento con eventuale nomina di un fiduciario”.