È il libro di cui, in queste settimane, si potrebbe dire si parla di più. È stato ristampato a pochi giorni dalla sua pubblicazione e sui social se ne discute di continuo. Ma sarebbero note fredde e riduttive. Di Tuamore (La Nave di Teseo) si deve ammettere anzitutto che siamo di fronte a qualcosa di davvero nuovo nel panorama editoriale. Forse ci troviamo davanti a ciò che negli anni ’70 auspicava lo slogan della pubblicità "la verità, ben detta", applicato però, in questo caso, alla letteratura.
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