Elly Schlein e il duetto con J-Ax: tra massimi sistemi e pop-politica

La performance della segretaria del PD solleva interrogativi sul futuro della politica: è possibile attrarre i cittadini senza ridurre il dibattito a spettacolo? In un contesto di crisi e conflitti, la vera sfida è trovare un linguaggio che unisca accessibilità e sostanza, senza cedere all’effimero.

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI
10 ottobre 2024
La segretaria del Pd Schlein con JAx sul palco del Forum di Assago

La segretaria del Pd Schlein con JAx sul palco del Forum di Assago

Da questa mattina, i social sono inondati di video della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in duetto con J-Ax sul palco del Forum di Assago. Un’esibizione inusuale su cui ci sarebbe molto da dibattere, sia sotto il profilo politico che comunicativo, sociologico e psicologico. In un’epoca in cui la disillusione verso la politica tradizionale è sempre più insidiosa, individuare soluzioni per accorciare le distanze tra istituzioni e cittadini sembra essere l’unico vero cruccio in ogni angolo del globo (occidentalizzato).

Ma è davvero utile spostare l'attenzione dal dibattito politico alla spettacolarizzazione per uscirne?

Il connubio tra politica e cultura pop è un tema di discussione sempre più ricorrente. Gli Stati Uniti hanno fatto scuola: Obama che balla durante le sue campagne elettorali è solo la punta dell'iceberg di una serie infinita di tentativi di umanizzare una classe storicamente legata a stereotipi rigidi, tra ipocrisie malcelate ed etichette di comportamento che, forse, non erano completamente da rottamare. Selfie, narrazioni quotidiane e approcci empatici a buon mercato sono ormai all’ordine del giorno.

L’allontanamento dalla dimensione istituzionale è un dato di fatto. Ma a quale prezzo si sta snaturando il linguaggio della politica? Il rischio di ridurre il dibattito a una competizione a colpi di like e visualizzazioni, trascurando le questioni sostanziali che richiedono attenzione e intelligenza, è dietro l’angolo. E se anche la sinistra, storicamente votata all’intellettualismo, si piega a questa logica, la strada verso una politica sempre più a portata di smartphone è tutta in discesa.

JAx con Elly Schlein
JAx con Elly Schlein

Eppure, in giro per il mondo esistono ancora politici che, lontano da slogan e comparsate, cercano di riportare la discussione su temi concreti. Esempio ne è Jeremy Corbyn che, nell’ultima campagna elettorale, ha abbracciato una strategia comunicativa che ha saputo dare spazio a un dibattito serio e strutturato, dimostrando che esiste ancora una riserva politica in grado di restare in contatto con le proprie radici istituzionali.

L’idea è che, mentre il mondo brucia tra conflitti e crisi economiche e sociali, individuare una via più votata all’approfondimento e alla riflessione potrebbe essere non solo giusto ma addirittura urgente. Invece di chiedersi se la politica debba essere pop, forse sarebbe più utile interrogarsi su come integrare elementi di cultura pop senza sacrificare la sostanza, cercando di evitare che la ricerca di una connessione autentica con gli elettori scivoli nel baratro della spettacolarizzazione. Mantenere un b richiede intelligenza e sensibilità. La vera sfida è rendere la politica accessibile, senza scarnificarla o ridurla a mero intrattenimento.

In un’epoca in cui la democrazia è messa alla prova, è fondamentale non dimenticare che le risposte ai problemi (complessi) della società richiedono più di un post su Instagram: servono impegno, profondità e, soprattutto, ascolto. La leggerezza è preziosa e non deve essere rinnegata, ma bisogna farne buon uso, integrandola sapientemente a un discorso politico capace di rimanere solido e rassicurante. Per tutto il resto, c’è la cultura, quella fatta bene. Ma questo è un altro discorso.