Kamala Harris e il “tan suit”: omaggio a Obama o provocazione a Trump?

L’outfit sfoggiato dalla candidata dem alla Casa Bianca il primo giorno della convention Democratica ha attirato l’attenzione dei media per un semplice dettaglio: il suo colore

di AMBRA NARDI -
23 agosto 2024
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La vicepresidente e candidata alla Casa Bianca Kamala Harris (Photo by Brendan SMIALOWSKI / AFP)

Non è un semplice completo ma un forte messaggio politico. La prima sera della convention del partito democratico tenutasi a Chicago, Kamala Harris ha indossato un look che non è di certo passato inosservato: un completo color nocciola firmato Chloé

In campagna elettorale, soprattutto per Harris – che ha ricevuto il passaggio di testimone come candidata Dem dall’attuale presidente Joe Biden a fine luglio – niente può essere lasciato al caso. La scelta dell’outfit, apparentemente innocua, va collocata all’interno di un contesto più ampio della tradizione presidenziale americana. Insomma in questi casi anche l’abito può fare il moncao, persino quello indossato da chi ti sta intorno: basta pensare alle migliaia di delegate e donne del pubblico della Convention democratica di Chicago sono vestite di bianco, il colore del movimento delle suffragette in omaggio a colei che potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti. L'iniziativa è nata l’ultimo giorno tra le varie delegazioni democratica e attraverso email e chat è diventata virale anche tra tutte le donne presenti.

Non un semplice colore

Guardando il guardaroba dei precedenti candidati – dai Democratici ai Repubblicani – si nota come le sfumature predilette dei completi siano prevalentemente sobrie, riprendendo i colori della bandiera americana. I cosiddetti “presidential colours” spaziano dal blu al nero, dal grigio all’azzurro, spingendosi al limite verso il bianco (colore prediletto di Hillary Clinton). 

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I politici americani e i colori presidenziali, da sinistra a destra: George W. Bush (Repubblicano), Joe Biden (Democratico) e Hillary Clinton (Democratica)

Ma nella campagna presidenziale la scelta del colore del completo non è una semplice coincidenza ma un vero e proprio statement, come la scelta di Donald Trump di indossare perennemente una cravatta rossa, colore ufficiale del partito Repubblicano. 

Donald Trump con la sua cravatta rossa, colore simbolo del partito Repubblicano (ANSA)
Donald Trump con la sua cravatta rossa, colore simbolo del partito Repubblicano (ANSA)

Il tan suit, il "completo abbronzato”, indossato dalla Harris alla Democratic National Convention (DNC) potrebbe celare un messaggio politico ben più ampio. La neo-candidata Dem non è stata la prima ad indossare questo insolito colore: nel 2014 il presidente Obama tenne una conferenza sulla crisi in Ucraina e sull'Isis indossando un completo di una sfumatura simile. 

Obama e il suo "tan suit" nel 2014 (ANSA)
Obama e il suo "tan suit" nel 2014 (ANSA)

Invece dei soliti colori blu o grigio, l’ex presidente Usa si è presentato alla stampa con vestito marrone chiaro, camicia bianca e cravatta grigia, provocando una pioggia di critiche dall’opposizione Repubblicana. 

Anticipare le prossime mosse del tycoon 

Secondo alcuni, la scelta della neo-candidata Dem potrebbe essere un omaggio a Barack Obama, esprimendo la volontà di voler proseguire la campagna elettorale con un approccio simile quello dell’ex presidente, non troppo attento ai formalismi. Per altri invece si tratterebbe semplicemente di una scelta di un look più casual, visto che la prima giornata della convention Democratica non prevedeva nessun intervento formale della Harris. 

La candidata alla Casa Bianca Kamala Harris e il vicepresidente Tim Walz durante la seconda giornata della convention Dem (Instagram)
La candidata alla Casa Bianca Kamala Harris e il vicepresidente Tim Walz durante la seconda giornata della convention Dem (Instagram)

Ma anche al secondo giorno della Convention la candidata ha sfoggiato un look inusuale, salendo sul palco Dem con un tailleur color lilla. Forse questa scelta potrebbe aver un significato più profondo: giocare d’anticipo sulle prossime dichiarazioni di Donald Trump e del partito repubblicano, che durante la campagna elettorale si sono appoggiati ad argomenti più “frivoli” per attaccare la candidata democratica, di fatto allontanando il centro della discussione dai temi politici.

Kamala Harris ha dato segno di aver studiato attentamente il suo avversario e di aver capito come attaccarlo: con ironia e con una sana dose di ingegno.