L'aula della Camera dei deputati trasformata in una pista da fioretto. È quello che ha fatto la campionessa paralimpica Bebe Vio che, in occasione della cerimonia per il 75° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione Italiana, ha tenuto un discorso toccante alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
L'appello dell'atleta agli studenti: "Provate a realizzare i vostri sogni"
Il discorso di Bebe Vio
"È molto bello essere qui a rappresentare i giovani", esordisce così l'atleta con quel sorriso che l'ha sempre contraddistinta. Poi arriva l'esortazione rivolta ai
giovani: "75 anni della Costituzione sono tantissimi, io ricordo qui l'articolo 34 che riguarda l'istruzione. Io l'ho vista come un mezzo per trasformare
i sogni in obiettivi. Il sogno resta un sogno se resta nel cassetto, l'istruzione, invece, ci dà la possibilità di tirare fuori il sogno dal cassetto". "La squadra che si crea con i compagni di classe è pazzesca, ti fa dire
'arriviamoci insieme'. Io mi sono finalmente
laureata, è stata un'impresa, ma ce l'ho fatta".
La campionessa insieme al capo dello Stato Sergio Mattarella
Infine l'ultimo momento saliente: "Tutti mi dicono come fai a fare tutto? In realtà siamo bravi ad inventarci
scuse e dire 'non ce la faccio, in realtà la mia fortuna è quella di avere una combo tra sport e scuola". "Da domani
avremo lo sport in Costituzione con l'ultima votazione qui alla Camera, io penso sia una cosa incredibile. Tutto questo per dirvi:
ragazzi sognate, poche scuse e lavorate". Ed è proprio questo discorso che riesce a strappare più di un sorriso al
capo dello Stato, che segue l'intervento della campionessa paralimpica di scherma visibilmente
divertito dalla spontaneità, al di fuori del protocollo, del racconto delle sue vicissitudini di studentessa alle prese con le conseguenze di allenamenti, gare e jet lag sulla concentrazione.
I presenti alla cerimonia
Tra i primissimi ad arrivare in Transatlantico, con largo anticipo, l'ex presidente della Camera
Gianfranco Fini. Con un buon margine rispetto ai vincoli del Cerimoniale, anche l'altro ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Folta la rappresentativa del governo, da
Francesco Lollobridiga e Giancarlo Giorgetti, da Carlo Nordio a Gennaro Sangiuliano. Circondato, come consueto, dai giornalisti,
La Russa si chiude dietro un garbato "il silenzio è d'oro".
"Con l'ultima votazione, finalmente lo sport entrerà a far parte della Costituzione", tutta la felicità della donna
Impossibile non notare
Valeria Marini, ospite d'eccezione che entra in Aula al braccio del deputato FdI Gimmi Cangiano, suo compagno. Una standing ovation apre la cerimonia, quella che saluta l'ingresso nell'Aula del Presidente della Repubblica, e una la chiude quando a prendere il microfono, dopo le prolusioni affidate a Fontana e poi a Sciarra, Amato e Coraggio, è
Andrea Bocelli con un 'Nessun dorma' che merita l'applauso corale.
I ringraziamenti
Sulla giornata sono intervenuti in coro, prima il senatore e presidente nazionale UDC
Antonio De Poli che sui social ha scritto: "
Una grande emozione oggi pomeriggio a Montecitorio. Con la straordinaria voce di Andrea Bocelli, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, abbiamo celebrato i 75 anni della Costituzione". "La grande atleta Bebe Vio ci ha ricordati un tema importante: domani si compie l'ultimo passaggio con il voto sulla modifica dell'art. 33 per l'inserimento dello sport in Costituzione. Un traguardo storico".
Il senatore e presidente nazionale UDC Antonio De Poli (Instagram)
Poi il senatore di Forza Italia
Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato che ha voluto ringraziare il tenore e la campionessa: "Voglio ringraziare pubblicamente Andrea Bocelli e Bebe Vio per aver portato il sapore della vita nella celebrazione dei 75 anni della Costituzione".