Mimmo Lucano fa il bis. Dopo il trionfo alle Europee con la lista Avs (Alleanza Verdi Sinistra), dove ha ottenuto 188mila preferenze, ha vinto anche le elezioni comunali a Riace e sarà quindi nuovamente sindaco. “È un'emozione indescrivibile. Per me è la quarta volta, ma questa è l'elezione più bella e importante perché proviene da una storia di sofferenza e di resistenza”, ha detto mentre i suoi sostenitori lo accoglievano intonando le note di ‘Bella ciao’.
Dal buio dell’arresto alla luce delle elezioni
Lucano torna era decaduto dalla carica di primo cittadino nel 2018, dopo il suo arresto nell’ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Locri sui presunti illeciti nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro della Locride, che aveva portato alla sua condanna in primo grado a 13 anni e due mesi, quasi il doppio rispetto a quella richiesta dai pm.
La condanna era stata poi ridotta, in appello, ad un anno e mezzo, con pena sospesa. “Gramsci – ha detto – diceva che bisogna avere sempre il coraggio di continuare e di ricominciare. E io l'ho fatto”.
La rivincita su Matteo Salvini
Tra i festeggiamenti c’è stato anche spazio per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini, che tempo fa lo aveva definito ‘uno zero’: “Gli zeri – le sue parole – adesso sono a doppia cifra. Lo vorrei invitare per venire a Riace visto che cinque anni fa con entusiasmo aveva pensato che tutto era finito. Si è sbagliato e questa è la risposta”.
Lucano ha anche parlato del nuovo quadro politico europeo a seguito delle ultime elezioni, che hanno visto le destre avanzare in maniera netta in Francia, Germania e Austria: "La destra avanza in Europa – ha dichiarato – ma la sinistra avanza da Riace. Dalla periferia dell'Italia è possibile far partire una speranza per l'Europa e per il mondo. Ancora non so come mi dividerò tra gli impegni al Parlamento europeo e quelli di sindaco, ma per me sarà sicuramente facile e, soprattutto, non cambierà il mio rapporto con la politica vissuta. Io sono uno come tanti e credo di avere gli anticorpi giusti per non creare distanze con i cittadini. Riace ha avuto una storia e un'esperienza fantastica – conclude –. Ha accolto persone in fuga dalle guerre e dalle miserie. È un'opera che non si vede perché immateriale, ma è questo il nostro biglietto da visita”.