Uomo, polacco e gay dichiarato. Robert Biedron, 45 anni, fidanzato ufficialmente con Krzysztof Śmiszek, è il nuovo presidente della Commissione per i Diritti delle donne e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo (Femm). Il deputato socialista, primo politico in Polonia a dichiararsi pubblicamente gay, è anche il primo polacco a ricoprire questa carica. Il messaggio dell’Europa è chiaro: la Polonia non può più essere il Paese della legge anti-aborto, delle donne che muoiono perché non possono abortire, della segregazione delle comunità gay e Lgbt+.
E infatti così ha dichiarato il neo-presidente: “Le mie priorità saranno affrontare la questione della violenza contro le donne, contribuire a colmare il divario retributivo di genere, far ratificare la Convenzione di Istanbul e lavorare per sbloccare la direttiva ‘Women on Boards’. Vorrei concludere ricordando che l’ex segretario di Stato americano Madeleine Albright ha affermato: ‘C’è un posto speciale all’inferno per le donne che non aiutano le altre donne’. Aggiungerei questo: c’è anche un posto speciale all’inferno per gli uomini che non supportano questa lotta”. A fine 2021 Biedron denunciò pubblicamente l’allarme per i diritti nella sua Polonia: “All’inizio di dicembre – dichiarò Biedron – il Parlamento polacco ha iniziato a lavorare a un disegno di legge che punisce l’aborto, l’assistenza all’aborto o l’aborto spontaneo con 25 anni di carcere. Recentemente Diritto e Giustizia (il partito ultra-conservatore polacco, ndr) ha creato l’Istituto per la Famiglia e la Demografia, al fine di controllare, monitorare le gravidanze e gli aborti. Tutto questo sta accadendo nel 2021, nel cuore dell’Unione europea. L’effetto è agghiacciante su milioni di donne, ragazze e madri che avranno semplicemente paura di rimanere incinte. Oggi le donne in Polonia hanno meno diritti rispetto a quando la Polonia è entrata a far parte dell’Unione europea nel 2004. È giunto il momento di intraprendere un’azione decisa”.Visualizza questo post su Instagram