Sarah Bistocchi alla guida del Consiglio regionale: “Occorre essere femministe”

Elezione sul velluto per la 43enne perugina del Pd. Vicepresidenti altre due donne. “Alla Giunta chiedo di lavorare per tutti, per chi ci ha votato e per chi non lo ha fatto”

di Redazione Luce!
21 dicembre 2024
Sarah Bistocchi (foto Crocchioni)

Sarah Bistocchi (foto Crocchioni)

Perugia, 21 dicembre 2024 – Un’elezione sul ‘velluto’. Sarah Bistocchi, del Pd, è infatti da ieri la nuova presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria ed è stata al terzo scrutinio con i voti della maggioranza di centrosinistra e civici. Vicepresidenti dell’Assemblea sono state poi elette altre due donne: Paola Agabiti, FdI, e Biancamaria Tagliaferri, di Umbria domani lista Proietti presidente. Nessun sussulto, nessun tentennamento piuttosto che schede bianche, nulle o con nomi strampalati. La maggioranza ha votato Bistocchi e la minoranza scheda bianca; stessa cose per le due vicepresidenti. E così, al quarto tentativo (gli altri tre c’erano stati giovedì), quello con maggioranza semplice (11 voti), Bistocchi è stata eletta.

Dopo l’elezione, la neo presidente si è rivolta ai consiglieri, agli assessori e alla presidente della Giunta regionale sottolineando che “l’Assemblea legislativa è la casa di tutti i cittadini, un ruolo questo che si esercita per tutta la vita, che non ha scadenze e da cui non ci si dimette, come scrisse Raffaele Rossi, fondatore e presidente dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea. L’impegno politico e istituzionale deve essere rivolto a perseguire gli interessi di tutti i cittadini e di tutti i Comuni umbri”.

“L’esperienza decennale da consigliere comunale di opposizione – ha continuato, secondo quanto riferisce un comunicato della Regione – mi ha posto continuamente di fronte al dubbio sulla correttezza degli interventi, delle dichiarazioni e delle azioni. Mi ha costretto ogni giorno all’esercizio dell’onestà intellettuale e della messa in discussione. Non troverete mai in me un ostacolo verso il legittimo lavoro dei consiglieri di opposizione, che spero verrà esercitato senza demagogia e strumentalizzazioni. Alla Giunta chiedo di lavorare per tutti, per chi ci ha votato, per chi non lo ha fatto, per chi non è andato al seggio.

“Sono grata a chi mi ha scelto come presidente dell’Assemblea legislativa – ha affermato ancora Bistocchi – un ruolo che mi accingo ad interpretare con grande serietà e con grande rispetto, anche dei padri fondatori della nostra Regione, come Pietro Conti, primo presidente della Regione Umbria. Acquista un senso ulteriore la targa apposta all’ingresso di Palazzo Donini, che ho visto qualche giorno fa, in memoria di Pietro Conti, ‘che visse ed operò per una società regionale attenta alle proprie radici e tesa all’innovazione’. Innovazione che non è solo quella tecnologica o strumentale, l’innovazione è in primo luogo culturale e sociale, e si farà anche qui, in questo palazzo, perché fuori da qui c’è un enorme questione di genere da affrontare. E non basterà essere donne per fare gli interessi, i bisogni e i diritti delle donne. E non basterà essere leadership femminile. Occorrerà essere anche un po’ femministe”.