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Spagna, acqua sempre più contaminata a causa degli allevamenti intensivi: l'allarme dell'ong

Da uno studio di Ecologistas en Acción emergono alte concentrazioni di nitrati soprattutto nei piccoli centri abitati. Ma alcuni comuni protestano

di DOMENICO GUARINO -
20 gennaio 2023
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Un milione di cittadini spagnoli beve acqua contaminata a causa degli allevamenti intensivi. È l’allarme lanciato dall'ong Ecologistas en Acción, che ha reso noti i risultati di una ricerca basata su analisi effettuate in 197 Comuni, secondo cui l’acqua di alimentazione conterrebbe livelli di nitrati pari o superiori ai 50 mg per litro. Dato che va ben oltre i limiti reputati sicuri per considerarla potabile. L'eccessiva presenza di nitrati porterebbe alla formazione di due tipi di sostanze: nitriti e composti N-nitroso, con il rischio di un aumento anomalo della concentrazione sanguigna di metaemoglobina (che provoca metaemoglobinemia), specie nei bambini di età inferiore ai sei mesi. In base allo studio, che è comunque parziale in quanto analizza i prelievi effettuati dal ministero della Salute nel 2021 solo nel 62,8% delle aree di approvvigionamento, ad essere colpiti sarebbero soprattutto le popolazioni dei piccoli centri, dove si assiste alla proliferazione di macro-allevamenti intensivi, collegati all’uso massiccio di fertilizzanti azotati in agricoltura, soprattutto nell’irrigazione. Tra quelli analizzati, infatti, il 90% dei comuni che ha registrato un eccesso di nitrati ha meno di 500 abitanti. Per fare solo qualche esempio, a Puebla de la Reina, nell’area di Badajoz (Spagna sud-occidentale), a fronte di appena 710 abitanti, si hanno ben 876.448 capi di bestiame, di cui quasi 846 mila solo di pollame. Ad Almazán, Soria, a fronte di 5.411 abitanti, i maiali superano i 121 mila capi.

Allevamenti intensivi in Spagna: da questi secondo l'ong dipenderebbe l'alta concentrazione di nitrati nell'acqua potabile

In realtà nemmeno le città più popolose sono del tutto immuni al problema. Che è stato riscontrato anche nei territori, ad esempio, di Sagunto, vicino Valencia, o Manacor sull’isola di Maiorca. Ecologistas en Acción ha chiesto al Ministero della Transizione Ecologica e della Sfida Demografica di adottare le misure necessarie per correggere la situazione attuale, ma c'è  anche da dire che diversi comuni contestano i dati forniti dalla ong stessa. Il consiglio comunale di Almazán, ad esempio, che in una nota assicura che tutte le analisi effettuate, sia nel 2021 che nel 2022, dimostrerebbero l’alta qualità dell’acqua potabile in tutti i parametri analizzati. "Il rapporto realizzato da Ecologistas en Acción – dicono – non è conforme alla realtà e non fa altro che allarmare la popolazione. Ad Almazán, l’acqua potabile non ha mai superato i livelli consentiti di nitrati, e vengono forniti i dati delle analisi del 2021 e del 2022. Qui l’acqua è di alta qualità, e sebbene il range consentito arrivi fino a 50 mg/litro, in nel nostro caso ci muoviamo in parametri tra 7 e 9 mg/litro No3". Sta di fatto che in Spagna gli allevamenti estensivi si sono moltiplicati negli ultimi anni, tanto che oggi lo Stato iberico è il più grande esportatore mondiale di carne di maiale, anche se il problema non sono solo i suini. Del resto, l’anno scorso la stessa Commissione Europea aveva fatto ricorso contro la Spagna per non aver rispettato la direttiva sul trattamento delle acque urbane.